Garcia: “La squadra è motivata come me a vincere. Di mercato non...

Garcia: “La squadra è motivata come me a vincere. Di mercato non parlo”

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10899624_986605624690894_2114561031_nConsueta conferenza stampa prepartita per il tecnico giallorosso Rudi Garcia, in vista della trasferta di domani sera contro la Fiorentina.

Che ne pensa delle parole di De Rossi che ha detto che lei porterà la Roma sul tetto d’Italia?
“Quando uno parla bene dell’allenatore poi sa che si farà prendere in giro negli spogliatoi. Fa bene comunque a dirlo, siamo uniti verso quest’obiettivo. C’è una solidarietà pazzesca, è la nostra forza”

Come sta la squadra? Come l’ha preparata?
“Sta bene, è tranquilla come il suo allenatore. E soprattutto molto motivata. Ci aspetta una bellissima partita, la Fiorentina gioca bene ed è un buon test per noi”

Manolas è al 100%? Florenzi giocherà terzino destro?
“Sono tutti convocati. Kostas è quasi al 100%, si allena con la squadra da due giorni. Sulla destra posso scegliere tra Maicon e Florenzi, non c’è Torosidis. Più sono coperto meglio è”

L’anno scorso a questo punto eravate a -8. Quest’anno siete a -5, ma c’è più pessimismo. Perché?
“Non lo so perché. Siamo a metà campionato, ci sono 57 punti per poter rimontare. Quest’anno c’è più discontinuità di gioco forse, dobbiamo migliorare. È la seconda squadra di sempre per punti dopo il girone d’andata. Io vedo sempre positivo”

La Roma ha la capacità per vincerle tutte fino allo scontro diretto? Che ne pensa di Salah?
Per me non ha senso parlare di una partita che non è la prossima. Voglio che i miei siano concentrati alla gara di domani. Non basta uno scontro diretto per vincere il campionato, ci sono tante partite. Di mercato non parlo, a parte che abbiamo un direttore sportivo bravissimo. Se ci sarà qualcosa me ne parlerà”

Sta cercando di cambiare modulo? Vuole ancora qualcosa di diverso?
“Questa squadra sa fare più moduli. A Palermo ad esempio lo abbiamo cambiato tra un tempo e l’altro, e i risultati sono stati ottimi. Abbiamo tre possibili moduli di gioco. Quando faccio una scelta a inizio gara è sempre per far giocare meglio la mia squadra, per dominare l’avversario e vincere la partita. Il nostro problema è che pareggiamo troppo”

Sono arrivate per la prima volta le critiche dei tifosi per il suo commento sul rigore contro l’Empoli. Si sente incoerente?
“Ho sentito anche che mi sono italianizzato, e questo mi inorgoglisce. Mi sono comunque già espresso su questo, posso capire il dispiacere dei tifosi per la non buonissima prestazione contro l’Empoli. Siamo stati poco efficaci, abbiamo sbagliato troppe occasioni, poi quando subisci il pareggio può capitare che la gara si decida su un episodio. Io parlo sempre di tecnologia, e non di moviola. Gli arbitri sono leali e in questo caso era anche ben piazzato. Io faccio parte del 50% di chi dice che c’era rigore, poi c’è un altro 50% che pensa il contrario. Noi abbiamo bisogno della fiducia dei tifosi; i giocatori giocano meglio quando sentono il loro supporto. Siamo secondi, ai quarti di Coppa Italia e in Europa League. Non capisco dov è la negatività, a parte la qualità del gioco”

Può essere la condizione atletica il problema della Roma? È preoccupato di questo?
“No, non lo sono. Ti può capitare di cambiare molto e spesso o di giocare sempre con gli stessi per via degli infortuni. A volte scendono in campo alcuni giocatori non al 100%, e non riescono a dare il meglio. L’altro giorno abbiamo giocato 120 minuti senza problemi, stiamo bene. Non c’entra nulla con il fatto che giochiamo meno bene”

Può essere mentale allora?
“Abbiamo dei giocatori in meno, per via di squalifiche, Coppa d’Africa e infortuni, quindi può capitare che manca qualche automatismo di gioco. Abbiamo recuperato due gol nel derby e uno al Palermo, come può esserci un problema mentale? La squadra dà tutto in campo e lo farà per l’intero campionato. La stagione non è mai un fiume tranquillo, ogni tanto c’è vento e bisogna tenere dritta la barra”

La cessione di Jedvaj è una scelta sua o della dirigenza?
“Di entrambi. Le cose le facciamo sempre insieme”

Ieri Pioli ha detto che quando gli allenatori si incontrano propongono di fare alcune cose, ma poi ognuno in realtà parla per sè. Si sente chiamato in causa?
“È anche umano credo. Quando viene un arbitro, non in divisa, a parlarci delle nuove regole è anche meglio In questo modo lo vediamo come uomo, e non solo come arbitro. È normale essere più agitati a caldo, e credere di avere sempre ragione. Ma rimango dell’idea che più si parla con i direttori di gara e meglio è”

Pensa che una vittoria domani possa essere decisiva psicologiamente?
“Andiamo a Firenze con la fiducia per vincere. La Fiorentina è una buona squadra, ma anche noi lo siamo e vogliamo i tre punti. Ho visto i ragazzi allenarsi con entusiasmo e voglia, e sono convinto potranno metterli anche domani in campo”

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