CLAUSURA 2012 – Arsenal de Sarandì campione per la prima volta nella...

CLAUSURA 2012 – Arsenal de Sarandì campione per la prima volta nella storia.

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Finale col botto nel Clausura 2012 che non si può certo dire esser stato avaro di emozioni. L’Arsenal de Sarandì grazie al successo casalingo contro il Belgrano Cordoba per 1-0 si laurea campione d’Argentina emergendo nella bagarre finale che non ha risparmiato vittime illustri come il Boca Juniors e staccando all’ultima “curva” il Tigre fermato in casa per 2-2 dall’Independiente,un pareggio che vale comunque la salvezza. Il titolo per i ragazzi del Viaducto è certamente meritato, a far saltare il banco è stata la maiuscola prestazione nel turno precedente sul campo della Bombonera dove l’Arse che è sempre stato a ridosso dei piani alti per tutta la stagione,silenziosaocome un cobra ha atteso il momento propizio per dare il “letale morso” imponendosi a sorpresa per 3-0 sui rivali del Boca garantendosi così tra lo stupore generale la prima posizione ad una giornata dalla fine consolidata con la rete del “califfo” Lisandro Lopez che ha sancito il successo sul Belgrano consegnando il primo titolo in 55 anni di storia per la squadra, fondata nel 1957 nei sobborghi di Avellaneda,vicino Buenos Aires,dal presidente della Federcalcio argentina Julio Grondona, in onore proprio dell’Arsenal di Londra, più quotata e conosciuta.

In coda il San Lorenzo riesce a rimandare agli spareggi promocion l’amaro verdetto vincendo al Nuevo Gasometro neanche a dirlo in rimonta,tanto per non far mancare il cardiopalma al suo pubblico contro i verdinegro del  San Martin per 3-1 e sfruttando il suicidio casalingo del Banfiled che perde 3-0 in casa contro il matematicamente salvo Colon sprofondando nella segunda division; un autentico favore del Sabalero al Ciclon al quale il successo non sarebbe servito a nulla qualora il Banfield avesse a sua volta vinto. In questo tourbillon di emozioni e colpi di scena è impossibile non spendere due parole sul ritorno alle armi del River Plate che grazie a due reti di una vecchia conoscenza del calcio Italiano come David Trezeguet raggiunge matematicamente la promozione diretta tornando a misurarsi laddove gli si compete.

 

TIGRE – il “Matador” conclude questa travagliata stagione che lo ha visto contemporaneamente lottare per il titolo e per la salvezza con un pareggio che vale quantomeno la permanenza nella Primera Division, una magra consolazione in prospettiva di cio che poteva essere ma che comunque non toglie lustro all’impresa degli azulgrana che erano partiti con un promedio( la media argentina tra partite giocate e punti calcolata in 3 stagioni che stabilisce chi retrocede) imbarazzante ma attraverso le buone prestazioni sul campo hanno vissuto una stagione da sicuri protagonisti partecipando anche alla cavalcata per il titolo chiudendo a soli 2 punti dalla prima e attestandosi pensate un po al quint’ultimo posto che vale la salvezza diretta.

BOCA – gli uomini di Falcioni che avrebbero dovuto sperare nel doppio Harakiri di Arsenal e Tigre per vincere il titolo vengono invece asfaltati a Floresta per 3-1 dall’All Boys chiudendo la stagione al terzo posto,questo potrebbe essere considerato un mezzo fallimento visto il valore degli Xeneizes se non fosse però che in settimana gli auriazules si contenderanno la Libertadores con il Corinthians essendo anche giunti alla finale della prima edizione della Coppa di Argentina,dove invece se la vedranno con il Racing di Avellaneda,voluta, pensate un po’, dal presidente federale Julio Grondona in seguito alla clamorosa retrocessione del River Plate, in modo da garantire comunque al prestigioso club la possibilità di confrontarsi con le squadre di massima divisione. Il fatto di aver corso su tre fronti ed esser arrivato in fondo su tutte e tre le competizioni ha sicuramente risucchiato le energie fisiche e mentali della rosa boquense che ha visto svanire l’ipotesi “Triplete” dopo la debacle casalinga con L’Arsenal ed ora è chiamata a cercare di aggiudicarsi almeno uno dei due trofei, chiaramente la Libertadores che manca dai tempi di Carlos Bianchi è quello più ambito, per non rischiare di rimanere con un pugno di mosche.

 

SAN LORENZO – Disastrosa stagione del Cuervo rigenerato però dalla cura di Caruso Lombardi che quanto meno ha saputo trasmettere a questa squadra,deficitaria nell’organico soprattutto difensivo, la voglia di non arrendersi mai e di crederci fino alla fine e questo ha permesso al San Lorenzo rimonte improbabili come quella contro il Newell’s old Boys,dove il Ciclon sotto di due reti al secondo tempo è riuscito a ribaltare il risultato ottenendo un successo che in fin dei conti è valso la provvisoria salvezza, sul filo di lana,nell’attesa di disputare i play out promocion nel quale è bene ricordare i gol in trasferta non valgono doppio e anzi a parità di gol segnati a spuntarla è la squadra di Primera division in virtù di quello che in Argentina è definito “Vantaggio Sportivo”.

RIVER PLATE – Davanti agli occhi di un tifoso d’eccezione come Erik Lamela, in incognito, il River ottiene il successo che vale il primato in Segunda division dopo la clamorosissima retrocessione dello scorso anno in cui si sono vissuti momenti di altissima tensione anche con la barra brava, la tifoseria più accesa del club di Buenos Aires. Il ritorno nella massima divisione dei Millonarios conferisce certamente maggior lustro al futebol albiceleste che però ha mostrato squadre magari meno blasonate ma comunque dalla continuità di rendimento come Arsenal e Tigre; certo però che il derby Boca – River è un clasico tra i più belli e sentiti del mondo e assistere ad un incontro di questo tipo non può che farci piacere sia per lo spettacolo che per il livello tecnico dei due club della capitale Argentina.

 

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