La stagione ’90-’91 verrà ricordata come una delle peggiori in casa giallorossa, parzialmente riscattata dalla conquista della Coppa Italia: nono posto in campionato, lo scandalo doping che coinvolse Peruzzi e Carnevale, la scomparsa dell’amato presidente Dino Viola e una finale di Coppa Uefa persa contro l’Inter. Con al timone il nuovo presidente Ciarrapico la Roma si apprestava a disputare la stagione ’91-’92 piena di dubbi e incertezze. In estate venne acquistato dalla Juventus il tedesco Thomas Hässler per il quale venne sacrificato Angelo Peruzzi (ancora squalificato), ma a stupire fu il reparto arretrato.
Era la Roma di Hässler, Völler, Rizzitelli, Giannini, Carnevale eppure quella stagione passò alla storia grazie al reparto difensivo. Quella squadra, allora allenata da Ottavio Bianchi, subì una sola rete nelle prime 5 giornate, record eguagliato in questa stagione da Rudi Garcia. In quel caso galeotto fu lo 0-1 casalingo contro l’Inter alla 2° giornata che venne preceduto da una vittoria per 1-0 a Verona e seguito da altri due trionfi sempre per 1-0 a Cagliari e Firenze, intervallati da un pareggio a reti bianche casalingo contro il Genoa. Quella Roma poteva schierare a difesa della porta giocatori come Aldair, che da lì a poco sarebbe diventato capitano e baluardo, Nela, Carboni, Tempestilli, tutta gente che ha scritto pagine di storia giallorossa.
Così come in quell’occasione anche la nuova Roma di Garcia ha trovato compattezza dopo una stagione travagliata, così come nel ’91-’92 anche quest’anno i giallorossi avevano addosso il peso di una finale di coppa persa. Quella Roma, dopo un positivo avvio, calò alla distanza salvo poi riprendersi nelle ultime 5 giornate e conquistare un posto nella Coppa Uefa. Almeno per ciò che riguarda il piazzamento finale Garcia spera di fare meglio.
