Fonti Unicredit: “Un solo americano per la Roma”. Da Boston c’è Di...

Fonti Unicredit: “Un solo americano per la Roma”. Da Boston c’è Di Benedetto

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Thomas Richard DiBenedetto (stando a una fonte autorevole come Forbes, dovrebbe scriversi tutto attaccato) e non John Fisher. Il nome nuovo, quello fatto in questi giorni di trattative negli States, dovrebbe essere quello giusto: fonti interne a Unicredit, infatti, hanno confermato a Romagiallorossa che tra i potenziali acquirenti della Roma c’è un solo americano. Il nome di John Fisher, quindi, sembra allontanarsi definitivamente dalla trattativa per l’acquisto della società, a vantaggio di quello di DiBenedetto, italo-americano ed elemento di spicco del gruppo di imprenditori di Boston interessati alla Roma. Il potenziale acquirente ha 60 anni e gestisce, oltre a due società di investimenti, immobiliari, anche servizi di intelligence ai governi. In passato ha avuto interessi nel mondo delle telecomunicazioni e delle compagnie di software. DiBenedetto ha interessi anche nei Boston Red Sox, gloriosa squadra di baseball, in cui ha anche militato, senza però sfondare, anche il figlio Thomas Austin. Sembrerebbero prive di fondamento le voci che vorrebbero Joe Tacopina come intermediario di questi imprenditori: Unicredit garantisce che c’è solo l’advisor Rothschild. Inoltre, semmai ci dovessero essere altri intermediari nelle trattative, questi sarebbero da ricondurre a legali dello studio Tonucci.
Quale futuro per la Roma? Intanto Unicredit ha annunciato che cercherà di rispettare la scadenza del 31 gennaio, e che dopo gli incontri con i potenziali acquirenti nessuno è in vantaggio, sono tutti allo stesso livello. Ovviamente, si cercherà di cedere la società all’acquirente con il piano economico-finanziario più importante, non solo in termini di offerta alla banca, ma anche per quanto riguarda il progetto di rilancio della Roma. Per il momento non c’è nessuna conferma per le voci che vorrebbero Unicredit in quota di minoranza dopo la cessione della società. Di reale, ora, c’è solo la necessità, per la banca, di vendere, per recuperare il credito e per non essere più chiamata a decidere. In futuro, comunque, il semplice rapporto banca-cliente, garantiscono all’interno del gruppo, potrà continuare, con tutte le operazioni finanziarie possibili.

Enrico Chillè

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