Il più grande di tutti resta ancora lui. L’unico giocatore giallorosso, tra l’altro, di cui sia stata ritirata la maglia. Dos Santos Nascimiento Aldair, per tutti semplicemente Pluto. Quattordici anni di onorata e splendida carriera indossando quella maglia numero 6 che, dal 2003, nessuno infilerà mai più. Quattrocentoquindici presenze, 20 gol ed un amore dato, e ricevuto, dal popolo romanista che forse solo i più grandi, da Totti a Di Bartolomei, da De Rossi a Conti, possono vantare. Pluto però è solo la punta dell’iceberg di quel feeling che lega i difensori carioca alla compagine capitolina. Alcuni davvero notevoli, come il buon Pendolino Cafu, terzino della Roma Campione d’Italia nel 2001, altri meno come Cicinho che ancora si deve capire che tipo di giocatore sia.
C’è stato poi l’arrivo di Juan, attuale numero 4 della formazione di Luis Enrique, ormai a Trigoria da cinque stagioni. Tutti i supporters romanisti hanno sperato di poter rivivere i fasti del vecchio Pluto ma il buon Juan, giocatore dalla tecnica sopraffina e difensore eccelso, è stato più in infermeria negli ultimi tempi che in campo. Così, a 33 anni, apre che il suo destino sia scritto in un’idea di rinnovamento che hanno portato Luis Enrique e la nuova società.
Cosa c’è di meglio quindi che sostituire un brasiliano con un altro? Così dalle pagine del Corriere dello Sport è iniziata a circolare la voce che Bruno Uvini, ventenne difensore del San Paolo, sia nelle mire del DS Walter Sabatini. Fortissimo centrale carioca, Uvini risponderebbe alle caratteristiche del nuovo corso giallorosso: giovane, emergente, ambizioso. La concorrenza è dura perchè le maggiori società europee sono sul giocatore ma sappiamo che Sabatini, soprattutto nel mercato sudamericano, ha spesso battuto tutti sul tempo. A meno che il DS romanista, alla fine, non tiri fuori il classico coniglio dal cilindro spiazzando tifosi e colleghi…
