LIBERTADORES 2012 – Corinthians regina del Sudamerica; 2-0 al Boca

LIBERTADORES 2012 – Corinthians regina del Sudamerica; 2-0 al Boca

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Il Corinthians per la prima volta nella sua storia vola sul tetto d’America spezzando un tabù che fino agli ultimi 90 minuti sembrava insormontabile. Trionfo meritato per gli uomini di Tite che si sono dimostrati come la squadra più solida e continua della rassegna, magari non spettacolare ma sempre efficace potendo contare su un impenetrabile fase difensiva che fa somigliare il “Timao” più ad una squadra europea piuttosto che ad un esponente del calcio brasiliano. Per fare un paragone, nel modo di affronatare la gara ricorda molto il Chelsea di Mourinho che era in grado di far giocare male qualunque squadra gli si presentasse al cospetto portando poi a casa il risultato pieno non sempre in maniera roboante ma con una elvetica regolarità. Il Corinthians ha chiuso la sua Libertadores da imbattuto, in 14 partite non è mai uscito sconfitto sfruttando al meglio la solidità difensiva in trasferta per poi pungere tra le mura amiche del Pacaembu divenendo il nono club brasiliano ad iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione sollevando cosi il prezioso e ambitissimo trofeo.

Il Boca Juniors invece vede sfumare il secondo titolo in poco piu di due settimane e sale alle stelle la tensione per gli Xeneizes ai quali ora resta soltanto la finale di Coppa di Argentina contro il Racing per cercare di raccogliere le briciole e non chiudere la stagione passando da uno storico Triplete ad un pugno di mosche. Il tecnico Falcioni sembra ormai essere finito sulla graticola tanto che si profila un avvicendamento con Arruabarrena sulla panchina,  per via dei rapporti tesi con i senatori della squadra che si sono ammutinati contro di lui durante la partenza per San Paolo poichè  si era opposto alla partenza assieme alla squadra di Roncaglia che non aveva il benestare della Fiorentina, nuovo club del calciatore, per disputare la finale; così Riquelme scavalcando il tecnico con il quale non ha mai avuto in eccelso feeling ha convinto il presidente boquense a far partire Roncaglia con la squadra minacciando altrimenti di restare tutti a Buenos Aires. Lo stesso Riquelme in lacrime a fine partita ha confidato di sentirsi vuoto dentro e di non riuscire a dare più il cento per cento al suo club paventando più di un ipotesi su un suo addio al termine della stagione. L’addio di uno dei simboli che ha fatto la storia del Boca Juniors è un ulteriore duro colpo che si aggiunge al drammatico finale della stagione Xeneizes.

LA PARTITA – Davanti ai 40.000 assiepati sugli spalti del Pacaembu in una gara molto tesa per la posta in palio il Corinthians con il suo consueto atteggiamento che si potrebbe definire arido di emozioni nel rettangolo verde e la grande motivazione non corre rischi per tutto il primo tempo chiudendosi molto bene in difesa senza concedere nulla al Boca nell’attesa che gli auriazul – reduci dall’1-1 dell’andata che in virtù della rete subita in trasferta li obbligava a fare la partita – scoprissero il fianco alle ripartenze del Timao, cosa che accade puntualmente nella ripresa dove altrettanto precisamente Emerson Sheikh si fa trovare all’appuntamento con il gol sfruttando prima un assist di tacco di Danilo per battere Sosa subentrato all’infortunato Orion e raddoppiando poi sfruttando un errato disimpegno di Schiavi che pone fine alle speranze boquensi e di fatto cala il sipario sulla partita facendo esplodere di gioia la Fiel , la curva che ha spronato la squadra con una stupenda coreografia ad inizio gara recitante la scritta “Vai Corinthians” .Dopo aver sospirato per lungo tempo il trofeo più importante non è difficile ipotizzare una grande festa sulla falsariga del carnevale per le vie di San Paolo al grido di Corinthians Campeao.

 

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