Ranieri ha perso il controllo della situazione, ma non è solo colpa...

Ranieri ha perso il controllo della situazione, ma non è solo colpa sua. Ci vuole una guida alla Mourinho

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Lo scorso anno da questo sito lo avevamo difeso nonostante il gioco non ci fosse. Non solo perché la Roma aveva risposto sul campo alle critiche dell’inizio di stagione disastroso con Spalletti, ma soprattutto per il fatto che Ranieri aveva dato quelle motivazioni che i giocatori (gli stessi di quest’anno, con l’aggiunta di Borriello) avevano perso, spremuti dalla gestione tecnica precedente. Tutti, ma proprio tutti, ad agosto credevano che la Roma avrebbe potuto lottare per lo scudetto, se non vincerlo, ed essere competitiva in Champions, magari spingendosi in più di quei quarti di finale dove la stregata notte di Manchester grida ancora vendetta. Una vendetta, per l’appunto, che non c’è stata e, a quanto si percepisce, difficilmente ci sarà.

E’ inutile dire che Claudio Ranieri ha deluso un po’ tutti, non quanto nel gioco, perché la Roma giocava così anche lo scorso anno con la differenza che le vittorie non più tardi di 10 mesi fa arrivavano, quanto nelle dichiarazioni che hanno lasciato sorpresi in molti. Non si può dire che lo Shakhtar Donetsk, buonissima squadra ma, per l’appunto, una squadra normale, è paragonabile al Barcellona. Forse mister Ranieri non ha visto il gioco del Barcellona ieri a Londra contro l’Arsenal? Seppur perdendo, comunque, resta la candidata numero uno per la vittoria finale. Lucescu non è certo Guardiola e Guardiola non è certo Lucescu. A parte il gioco delle parti, sembra esserci una delegittimazione da parte di alcuni giocatori (non tutti) verso il tecnico. E quindi, se non c’è fiducia nelle scelte di Ranieri, parte dello spogliatoio si sente di dover fare come vuole. Basti pensare a Borriello, l’ultimo arrivato, che contesta (a ragione o no, questo non sta a lui deciderlo comunque) di dover stare in panchina pur avendo segnato “venticinque mila gol”.

Ranieri ha sbagliato sin dall’inizio con la gestione del gruppo. A questo gruppo non serviva il gioco per ottenere risultati, ma fame di vittoria per arrivare lontano. Il tecnico romano ha perso il polso della situazione, perché se Vucinic a Cesena prende male la sostituzione, Borriello non accetta la panchina, Totti (a ragione) non prende nei migliore dei modi i 4 minuti giocati a Genova con la Sampdoria, qualcosa è sbagliato dall’inizio. Ranieri dice da molto tempo che i giocatori devono accettare le sue scelte, ma puntualmente non le accettano. Si presume, quindi, che non hanno fiducia nel suo operato. O almeno una parte del gruppo.

Siamo sempre più convinti che la colpa sia dei giocatori, ma anche Ranieri ha la sua porzione di responsabilità. E siamo sempre più convinti che questo gruppo sarebbe potuto andare sino in fondo sia in campionato che in Champions League, almeno oltre l’ostacolo Shakhtar, che non è il Barcellona. E siamo sempre più convinti che per questi giocatori ci voglia una gestione da pugno di ferro, a partire dalla società, finendo con l’allenatore. Lanciamo due nomi, molto in voga in questi ultimi tempi: Franco Baldini come collante tra squadra e società (cosa che non ha saputo fare Montali) e un allenatore alla Mourinho che si addossi tutte le pressioni, anche a costo di inimicarsi mezzo mondo. E’ l’unica soluzione per un gruppo a cui mancano gli attributi.

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