Pallotta: “Cerchiamo di costruire un progetto simile a quello di Siviglia e...

Pallotta: “Cerchiamo di costruire un progetto simile a quello di Siviglia e Atletico Madrid”

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Queste le dichiarazioni del presidente della Roma James Pallotta ai microfoni del portale americano Soccer.NBCsports.com:

E’ incredibile quello che ha fatto il Leicester ma se guardi all’Atletico Madrid, che ha raggiunto due finali di Champions in tre anni e ha ricavi intorno ai 160-170 milioni o al Siviglia che ha fatto lo stesso in Europa League. Questo è quello che stiamo cercando di costruire”.

E’ stato interessante monitorare il suo arrivo alla Roma e come è stato “accettato” dai tifosi giallorossi. E’ stato più impegnativo di come se lo aspettava?
“Molto di più. Ed è tuttora una sfida, sinceramente. E’ diverso lo sport in Europa, come saprai, rispetto ad essere un partner dei Celtics o in qualsiasi altro sport negli USA. Alla fine della giornata è gratificante, in alcune cose abbiamo fatto abbastanza bene, in altre abbiamo commesso degli errori, alcune le abbiamo azzerate. Zero a zero, dall’esterno qualcuno può pensare che stiamo facendo un ottimo lavoro ma io non ho molta pazienza. Tendo a soffermarmi sugli errori e le cose che abbiamo ancora da fare. E’ il modo che mi ha permesso di fare soldi con gli hedge fund per 25 anni. Potrei avere 5 titoli che sono in grande giornata e uno no, io sarei infuriato con me stesso

“Ci sono cinque o sei leve che non abbiamo ancora iniziato a tirare in termini di entrate che si possono ottenere da lì. Siamo una delle prime, se non la squadra più in crescita nei social media. Stiamo certamente in testa per quanto riguarda la tecnologia e le cose che stiamo facendo nessun club le ha mai fatte. Abbiamo trasmesso una partita in diretta su Facebook, prima squadra a farlo. Periscope, chat con Twitter, Facebook, l’utilizzo di Google glasses e la diretta streaming su YouTube e probabilmente un’altra dozzina di cose. Stiamo facendo un sacco di cose interessanti ma abbiamo una lunga strada da percorrere sul merchandising, sullo stadio, l’entertainment…Potrei continuare a lungo ma il progetto sta venendo su”

Un altro punto su cui siete avanti è l’attenzione all’analisi, qualcosa di caro alla tua famiglia visto che tuo figlio gestisce una società che ha aiutato il vostro club.
“Abbiamo investito nella sua compagnia ma la usiamo ogni tanto. Ci siamo costruiti un nostro centro di analisi tra Boston e Roma. Abbiamo delle cose piuttosto sofisticate che abbiamo costruito sui giocatori e sulle loro prestazioni. Abbiamo preso due figure, non proprio degli scienziati dei dati, ma professori di un livello più alto”

Lo scorso anno, a BlazerCon, i dirigenti della Roma hanno seguito la conferenza riguardo cosa la Serie A potrebbe imparare dalla Premier League. Cos’hai preso dal campionato inglese?
“Quello che gli inglesi fanno bene è proprio il campionato. Lo hanno capito una dozzina di anni fa o giù di lì, è gestita bene, più in linea con i campionati americani. E’ quello che devono fare la Serie A e la Liga, è stupido non approfittare della base di fan che abbiamo in tutto il mondo. Sul fronte delle TV, la Serie A ha un ottimo accordo, al contrario di quello internazionale e la Liga è appena arrivata a 600 milioni di dollari, ben al di sotto della Premier League. C’è una buona possibilità, nei prossimi 10 anni in Italia sui diritti TV, di aumentare di 10 volte l’accordo”

La Roma non aspetta sul campo ma anche il vostro brand e marketing sono stati molto aggressivi. Avete il vantaggio di avere colori e logo unici…
“Ti faccio un esempio. Ci sono stati alcuni studi secondo i quali i colori della Roma sono i più riconosciuti in tutto il mondo. Nelle nostre divise con Nike siamo sempre stati tra le migliori 100 e Copa 90 ieri ha votato la nostra uniforme da trasferta come la migliore quest’anno. Ho fatto mettere il lupetto invece di Romolo e Remo e la gente è impazzita. Quando giro per gli Stati Uniti e magari gioco a golf indosso un cappello da baseball e di solito è della Roma, con i suoi colori o appunto col lupetto. E la gente mi chiede “Che cos’è? Una testa di lupo?””

“Un paio d’anni fa mi è stato chiesto perché avessi deciso di investire nella Roma. Ho iniziato a parlare e dopo un paio di minuti mi sono detto che sarei potuto andare avanti per mezz’ora ma alla fine il motivo è che…è Roma cazzo!”

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