Paredes, toccata e fuga verso Genova

Paredes, toccata e fuga verso Genova

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PAREDES 1IL MESSAGGERO (S. CARINA) – L’arrivo nel pomeriggio di Nainggolan ha offuscato quello di Paredes, sbarcato nella capitale qualche ora prima. Considerando la giovane età del ragazzo può non essere un male. Anzi, visto che lo status da extracomunitario dell’argentino non permetterà al calciatore di rimanere a Trigoria (ieri ha assistito alla seduta di allenamento e pranzato con la dirigenza) sino alla fine della stagione (sarà girato in prestito: Sampdoria in pole, le alternative sono il Bologna e il Sassuolo), farlo arrivare a fari spenti potrebbe rivelarsi un vantaggio per il futuro.

Reduce da un’operazione al quinto metatarso del piede destro (5 dicembre), Paredes è stato preso in prestito con diritto di riscatto a 4 milioni e mezzo. Sciarpa giallorossa al collo, per la maglia dovrà invece aspettare l’estate. A Trigoria sperano di ripetere un Lamela-bis. E’ unnumero 10 che ha tutto per sfondare: classe, forza, grinta e visione di gioco. Battezzato un po’ troppo frettolosamente come l’erede di Riquelme nella cantera gialloblù, la sua storia somiglia a quella di molti ragazzi argentini che hanno affidato le loro fortune al pallone. A quattro anni gioca nei baby della Justina sui campi di San Justo, provincia di Buenos Aires. Poi un’altra breve esperienza nel Brisas del Sur e nel 2002 eccolo già al Boca Juniors. Il primo tecnico a inserirlo nella squadra maggiore è stato Borghi, l’argentino che Berlusconi aveva acquistato nel 1987 per il primo Milan di Sacchi. Ma il grazie più grande, Paredes lo deve a Julio Cesar Falcioni che prima del ritorno di Carlos Bianchi in panchina, regala al club sia il titolo di Apertura nel 2011 che la trasformazione del ragazzo da trequartista in regista. Una evoluzione tattica che ricorda quella di Verratti, anche lui nato suggeritore dietro gli attaccanti e poi rivelatosi metronomo di qualità in mediana. Rispetto all’ex pescarese, Paredes ha conservato propensioni più offensive (ieri l’agente Adani a Trs lo ha definito «un mix tra Lamela e Oscar») oltre a possedere un fisico più compatto (un metro e ottanta di altezza per un peso di 75 chili) e un buon tiro dalla distanza. Qualità da vendere, dunque: il futuro lo aspetta.

BRADLEY, IPOTESI VERONA Paredes si va ad aggiungere ad una serie di calciatori promettenti che la Roma ha già acquistato in previsione della prossimastagione. Oltre all’argentino, sono già stati presi Golubovic e Radonjic ed altri (Abner, Sanabria eMilutonovic) sono in procinto di arrivare. Proprio il brasiliano Abner parla oramai da romanista: «So che manca poco, sono felice», ha rivelato in patria. Ma il progetto-giovani vede anche i fari puntati su Iturbe (il Verona ora chiede Bradley che piace anche il Bologna), non tralasciando Jorginho (anche se la Fiorentina e il Milan sono concorrenti agguerrite). C’è poi il sogno Pastore (ma c’è nodo-ingaggio) che però potrebbe comportare le pericolose avances del Psg su Pjanic (respinte a fatica nei giorni scorsi). La querelle sul contratto va avanti: dalla Roma trapela che si sta aspettando una risposta dal bosniaco che rimanda la questione al club. Romagnoli è ad un passo dallo Spezia.

 

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