«Spacciati a chi?»

«Spacciati a chi?»

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IL MESSAGGERO (U. TRANI) – «Giochiamoci questa chance: non esistono invincibili nel calcio». Garcia sveglia la Roma come se il diluvio di Bologna non fosse bastato. Con slogan diretti al gruppo. «Serve la gara perfetta. Dobbiamo crederci e prenderci i nostri rischi». Non si sa se bluffa quando dice: «Se pensiamo solo a difenderci, meglio non scendere in campo. Non voglio perdere prima di giocare». La verità, però, è tutta al 16 settembre, partita contro il Barça all’Olimpico. Vuole la fotocopia. «La grande organizzazione che ci ha permesso di resistere: ora bisogna ripeterla». Allineati e coperti. «Arriviamo con umiltà, ma non siamo battuti».

PRIMI CALCOLI – Garcia guarda ai risultati anche degli altri. «Al Barça basta il pari per essere primo. A noi perdere o pareggiare non cambia nulla, anche se prendere un punto qui sarebbe un grandissimo risultato. Per avere il destino nei nostri piedi, però, dobbiamo fare l’exploit. Solo la vittoria ci cambierebbe il futuro. Ma prima di noi tocca al Bate che ospita il Bayer. Se vince il Leverkusen non dipenderà più solo da noi». Replica al cronista spagnolo che prova a spaventarlo: «Non ho dovuto aspettare la partita di Madrid per scoprire il Barça. Che ha una grande tecnico e tutti campioni. In Champions, in questo stadio mitico, sono caduti solo una volta; nella Liga, invece, ogni tanto si fermano pure loro. Non esistono squadre che non perdono mai. Certo, bisogna avere un po’ di fortuna. E’ solo la seconda gara di otto. La prossima sarà tra cinque giorni e quindi potremo dare il massimo per uscire dal campo senza avere rimpianti. Abbiamo giocatori di qualità anche noi, dobbiamo essere pronti ad accendere la luce».

 

SCELTE CALIBRATE – «Se De Rossi, giocando, perde poi le successive sei gare, allora il rischio non me lo prendo. Soprattutto se la partita decisiva sarà la prossima e non questa. Ma ci aiuterebbe tanto e si è visto nella prima gara contro il Barça». Garcia deciderà se impiegarlo solo dopo aver conosciuto il risultato di Borisov: se il Bate perde, Daniele va in campo. Il centrocampista si è allenato, ma rimane in dubbio. Sarebbe il terzo titolare assente dopo il forfait di Gervinho e Salah. Non abbiamo tutte le nostre armi. Ma qui si può perdere anche con i migliori. Quando mancano alcuni, c’è spazio per altri». Come Keita che, 2 Champions vinte con il Barça, sfida Vainqueur, Iago Falque è davanti a Iturbe. Ma è dietro che la Roma non convince. Garcia rilancia: «I miei giocatori sanno che mostri ci aspettano. Quel tridente lo abbiamo bloccato. Nessuno si deve addormentare». Pjanic, miglior marcatore stagionale con 8 reti, sembra timido quando gli chiedono se prima o poi vestirà la maglia del Barça: «Voglio vincere con la Roma. Sono lusingato per l’interesse di questo grande club. Nel calcio non si sa mai… Giocare in questi stadi è bello». La zona del Camp Nou, per questioni di sicurezza, sarà chiusa alle auto. Si accede a piedi e con il biglietto. La partita di Youth League è stata anticipata a mezzogiorno. Impiegati il triplo degli agenti e 600 steward. Museo e store del Barça aperti fino alle 14, lo stadio dalle ore 17,45.

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