Giocate quando vi pare!

Giocate quando vi pare!

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Ha ragione l’Olimpico: questi giocatori giocano davvero “quanno je pare”. Ancora una rimonta (questa volta per fortuna un punto arriva, ma in casa col Parma equivale ad una sconfitta) e ancora un calo, fisico e mentale, nell’ultima metà della ripresa. La Roma parte bene, col 4-2-3-1 classico con Totti centravanti e Brighi trequartista. Con David Pizarro accanto a De Rossi è la Roma a mantenere il pallino del gioco a centrocampo, sfruttando anche i lanci in profondità e le sovrapposizioni (ritrovate dopo mesi d’assenza), con quest’ultime che hanno propiziato il rigore trasformato da Totti. Parliamo del Capitano: 600 presenze con la Roma festeggiate dal 251° gol, ospite d’onore la sua vittima preferita, il Parma. Totti ha disputato una gran partita, di qualità e di sostanza, capace di lottare da solo in mezzo alla difesa del Parma e di andare a lottare a centrocampo quando necessario. Sembrava tutto perfetto, col 2-0 legittimato al termine del primo tempo. Nella ripresa il Parma, complice l’infortunio di Pizarro, ha la meglio a centrocampo ma la Roma sembra in grado di gestire con tranquillità il risultato fino a quando non crolla definitivamente. Riise scompare sulla sinistra e lascia Valiani libero di avanzare e propiziare entrambi i gol di Amauri (altro “Lazzaro” riportato in vita dalla Roma), ma è tutta la squadra che crolla. Il forcing finale non serve a nulla, nemmeno con la superiorità numerica. Impossibile capire quanto sia di natura psicologica, in un gruppo dalle motivazioni rinate dopo la partenza di Ranieri, il crollo della Roma; di certo, il calo fisico c’è, perché è fin troppo evidente che questa squadra non riesce a reggere 90′ di grande intensità… Complimenti ai “verdurai” di Trigoria!

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