Roma-Juventus: i precedenti recenti

Roma-Juventus: i precedenti recenti

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Quella con la Juventus è una delle sfide più sentite dai tifosi e dall’ambiente romanista. Anzi, c’è anche chi la considera più importante del derby. Merito di quei favolosi anni ’80 in cui a contendersi il titolo erano quasi sempre giallorossi e bianconeri, anche se il bilancio complessivo è tutto a favore della Juve. Nessuno potrà però mai dimenticare alcuni scudetti vinti dai bianconeri in maniera, se non illecita, quantomeno immeritata (vuoi per il gol di Turone, vuoi per il suicidio giallorosso con il Lecce nel 1986). Per non parlare, poi, della storia recente e dei veleni alimentati da Zeman sul doping e sulla Juve di Moggi, Giraudo e Bettega. L’ex ds della Juventus ha ragione a dire che la sfida ha perso qualcosa in termini di rivalità, perché viene sentita meno nei giorni precedenti, ma i bianconeri rimangono comunque i nemici storici, e l’Olimpico sicuramente lo dimostrerà domenica. Dalle accuse di doping lanciate da Zdenek Zeman, sono queste le sfide tra Roma e Juventus all’Olimpico:

ROMA-JUVENTUS 2-0 (1998-99) La partita dei veleni. Non solo una sfida sul campo, ma anche tra Zeman e Lippi, tra le due dirigenze e tra le due tifoserie. Ci si aspetta una partita cattiva e nervosa, ne esce fuori una stupenda, ben giocata da entrambe le squadre. La Roma ha il merito di trovare il vantaggio con Candela e la fortuna di essere salvata dal palo sul tiro di Fonseca, contestato ex. Poi ci pensa Paulo Sergio a chiudere la gara, mandando in estasi l’Olimpico.

ROMA-JUVENTUS 0-1 (1999-2000) La Roma, priva di Totti e Delvecchio, non riesce ad incidere in attacco con il solo Montella. La Juventus, pur non facendo faville in attacco, è ben messa in campo e con un’organizzazione di gioco superiore riesce a mettere in difficoltà la Roma. I bianconeri trovano il gol-vittoria con una punizione di Zidane, che batte Antonioli al 50′.

ROMA-JUVENTUS 0-0 (2000-01) Una sfida tra due pretendenti per lo scudetto. La gara è combattuta e ben giocata da entrambe, e alla fine il pareggio è il risultato più giusto. Peccato però per l’assenza di reti, visto che la Juventus aveva colpito un palo con Ferrara e la Roma si era vista annullare un gol di Batistuta dall’arbitro.

ROMA-JUVENTUS 0-0 (2001-02) Ancora una volta è sfida-scudetto. Finisce come l’anno precedente, ma cambierà poi il risultato finale. Lo zero a zero questa volta rispecchia la gara, troppo nervosa per garantire lo spettacolo che le due squadre potenzialmente potrebbero esprimere.

ROMA-JUVENTUS 2-2 (2002-03) Una stagione anomala per la Roma di Capello, che all’Olimpico con la Juve spreca una grande occasione. Portatasi sul doppio vantaggio con i gol di Totti e Cassano, la Roma dopo il gol di Del Piero si fa rimontare nella ripresa, a 5′ dalla fine, da un gol di Nedved. Il finale è troppo nervoso e riserva le espulsioni di Birindelli e Candela prima e di Totti poi.

ROMA-JUVENTUS 4-0 (2003-04) Una gara memorabile, che nessuno potrà mai dimenticare. La Juventus si presenta a Roma con l’intenzione di frenare la corsa verso il titolo dei giallorossi, ma gli uomini di Lippi vengono annientati da una Roma perfetta. Nel primo tempo è Dacourt a sbloccare il risultato, poi nella ripresa la Roma dilaga. Totti segna su rigore, poi Cassano realizza anche il terzo gol. Pelizzoli respinge sul 3-0 un rigore centrale di Trezeguet e Cassano chiude le marcature. La frustrazione di Montero e Tudor si concretizza sulle gambe di Totti, che invita il croato a tornare a casa dopo averne presi quattro. Se tutte le partite fossero così, gli uomini potrebbero anche non aver bisogno di donne: un’affermazione importante e impegnativa, ma da non negare a priori…

ROMA-JUVENTUS 1-2 (2004-05) Nel ritorno a Roma degli odiati ex Capello, Emerson e Zebina, si rivede dopo anni una sconfitta interna per la Roma contro la Juve. Come poi affermato più volte da Totti, però, quella sera i bianconeri giocavano in 14, forti soprattutto dell’asso Pisacreta, assistente dell’arbitro Racalbuto (non internazionale ma designato comunque per un match clou…e alcuni juventini ancora negano l’esistenza di Calciopoli!). Un gol di Cannavaro in fuorigioco e un rigore concesso per fallo (molto dubbio e con presunto contatto fuori area) di Dellas su Zalayeta, servito in posizione irregolare da Ibrahimovic.

ROMA-JUVENTUS 1-4 (2005-06) Questa volta la Juve vince con merito. Anzi, stravince. Troppo forti i bianconeri, troppo deludente una Roma letteralmente assente e colpita dai tremendi colpi della Juventus che, dopo il vantaggio di Nedved nel finale di primo tempo, nella ripresa segnano altri tre gol nel giro di cinque minuti, con Ibrahimovic e una doppietta di Trezeguet. Inutile il gol della bandiera di Totti su rigore.

ROMA-JUVENTUS 2-2 (2007-08) Dopo il purgatorio della B, la Juventus torna in serie A e all’Olimpico pronta a ricominciare la guerra con la Roma. Gli ospiti trovano il vantaggio con Trezeguet, ma Totti con la classe e col mestiere realizza il sorpasso con due gol, al 30′ e al 36′ del primo tempo. La Roma però commette un grave sbaglio: considerare, nel finale, vinta una partita non chiusa. E succede l’impensabile: Cicinho sbaglia una rimessa laterale in zona difensiva, che viene assegnata quindi alla Juventus. E da quella rimessa nasce il gol di Iaquinta, lasciato libero di calciare a rete e battere un Doni più che incerto.

ROMA-JUVENTUS 1-4 (2008-09) Contro una Juventus decisa a lottare per lo scudetto, una Roma in una stagione anonima e deludente, e per di più priva di Juan, De Rossi, Pizarro, Totti, Perrotta, Aquilani, Cassetti, Taddei, Motta e Cicinho, non può davvero nulla. Dopo il doppio vantaggio bianconero firmato Iaquinta, la Roma si era illusa col clamoroso gol di Loria. Tutto inutile, perché il risultato viene fissato sul 4-1 per la Juve da Mellberg e Nedved. Unica nota positiva l’esordio in serie A di Marco D’Alessandro.

ROMA-JUVENTUS 1-3 (2009-10) Un grandissimo rimpianto. L’ultima gara di Spalletti da allenatore della Roma, alla seconda giornata, vede una Juventus destinata a recitare il ruolo di grande pretendente al titolo e i giallorossi costretti a una nuova annata deludente. Almeno così lascia presagire il risultato finale: il gol di De Rossi non serve a nulla a fronte del gol di Melo e alla doppietta di Diego (che ringrazia sentitamente Cassetti e Riise). 50 milioni di euro per i due brasiliani, questa è la differenza vista in campo tra la Juve e la Roma di Rosella Sensi, che il 31 agosto aveva piazzato il “colpo” in attacco Zamblera. L’arrivo di Claudio Ranieri, cacciato pochi mesi prima dalla Juve, cambiò totalmente le cose e i ruoli si invertirono. Visto il finale di campionato, il rammarico per aver perso in casa con una Juve tra le più brutte viste in tutta la storia aumenta esponenzialmente…

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