Scatta oggi pomeriggio la quarantesima edizione del torneo «Beppe Viola-Arco di Trento» . Ambizioni diverse, ma uguale entusiasmo, per le due squadre romane. La Lazio reciterà da outsider. Non parte favorita dal pronostico, ma ci proverà e potrebbe anche inserirsi nella lotta per il titolo. La Roma è campionessa in carica e campione d’Italia: logico che anche quest’anno voglia recitare da assoluta protagonista. La Lazio è ad Arco di Trento, dove dodici mesi fa la corsa dei ragazzi di Avincola si fermò a un passo dalla finale, contro quella Roma che avrebbe poi alzato il trofeo. I biancocelesti, quest’anno allenati da Carlo Perrone e in difficoltà in campionato (sono a -4 dal Foligno, attualmente quarto), sono inseriti nel girone B con gli argentini del C. A. I. (primo avversario oggi alle 15 a Rovereto), il Lecce e la Fiorentina. Da seguire, tra gli altri, il portiere Scarfagna, gli attaccanti Tira e Rozzi (già aggregati alla Primavera) e il portoghese Pedro Rosario, arrivato in estate dal Benfica e autore di una doppietta domenica scorsa contro il Celano. La Roma, invece, vincitrice dell’ultima edizione, inaugurerà il 40 ° torneo Beppe Viola oggi alle 15 affrontando il Milan. L’anno scorso la squadra giallorossa si portò a casa il trofeo battendo 1-0 la Fiorentina (gol di Falasca), questa volta il tecnico Andrea Stramaccioni ci riproverà con i ragazzi del ’ 94, privi però del giocatore di maggior talento, Valerio Verre, che proprio ieri ha debuttato (e da capitano) nelle qualificazioni agli Europei Under 17, in Italia-Scozia 0-0. Al suo posto convocato il ’95 Mazzitelli, rivelazione degli Allievi Regionali di Sandro Tovalieri. Domani seconda gara con il Parma, sabato i danesi del Nordsjaelland, domenica eventuale semifinale, martedì l’atto conclusivo
