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DI FRANCESCO: “Dobbiamo venir fuori dalle difficoltà, sento la fiducia dei miei. Perotti ko, nessuna lite Dzeko-Florenzi” (VIDEO)

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Torna il campionato, dopo la batosta di domenica scorsa a Bologna, con l’impegno casalingo di domani, alle 21, contro il Frosinone. Mister Eusebio di Francesco interviene in conferenza stampa per rispondere alle domande sul complicatissimo momento giallorosso. Queste le parole del tecnico della Roma:

Squadra in ritiro. Come sta?

“Le risposte le ritroveremo domani. E’ un ritiro voluto dalla società e da me per ricompattare ed esaminare alcune cose”.

C’è differenza tecnica col Frosinone, gara simile a quella contro il Bologna?

“Lo dicono i numeri e le due squadre si somigliano. Due gare simili, giochiamo in casa e siamo obbligati a cercare i 3 punti”.

Un giudizio sul mercato?

“Secondo me è un errore farlo ora, anche se cercate di pungolarmi. Io devo lavorare e valorizzare al meglio la mia rosa, anche se non ci sto riuscendo. Parlare di mercato quando si gioca contro Chievo e Bologna.. la Roma deve essere superiore a queste squadre, in questo momento non darò giudizi”.

Dzeko giocherà o riposerà visti i tanti impegni ravvicinati?

“Farò questa valutazione oggi, giocherà o lui o Schick, ci sono tante partite: il derby e la Champions”.

Karsdorp è stato escluso dalle partite precedenti per alcune motivazioni. Come sta?

“Il motivo dell’esclusione col Bologna è principalmente tecnico, poi si legano le altre cose come gli aspetti caratteriali, ma non c’è stata nessuna lite col ragazzo. Ho tanti calciatori e scelgo in base a quello che vedo. Mi dimostrerà di meritare il campo”.

Pallotta si è detto disgustato. Lei sente la fiducia?

“Mi sarei preoccupato se fosse stato felice. Non c’è bisogno di sentire la fiducia di nessuno”.

Preoccupato dal nervosismo sul campo dei suoi calciatori?

“Siamo tutti nervosi quando le cose non vanno bene. Il rituro serve per capire e risolvere insieme. Io ho bisogno dei calciatori e loro di me, bisogna uscirne tutti insieme, siamo consapevoli di non star facendo bene ma anche che possiamo uscirne”.

Lei si vuole affidare più agli uomini che ai calciatori. 

“Quando le prestazioni tecniche e fisiche non riescono bisogna trovare qualcosa in più. Siamo mancati nella continuità della gara, l’approccio a Bologna è stato buono, poi abbiamo preso gol al primo tiro e ci siamo disuniti. Dobbiamo essere uomini, ma chi non giocherà col Frosinone non è che non è un uomo, dobbiamo solo ritrovarci nel momento di difficoltà”.

Sul 2-0 contro il Bologna si era 5 contro 3, ma nessuno tiene Santander. Da cosa nasce l’errore?

“Non puoi essere stanco al 57′, è una questione di posizionamento errato nella fase di temporeggiamento. Non si esce negli spazi ma si accompagna la giocata, eravamo messi male nella fase preventiva. Il giocatore che più si avvicina a Santander è Marcano, che era il più lontano dall’azione. Santander è combattivo, ha fatto più scatti di tutti, va sottolineato, è stato il più cattivo, sicuramente per nostre mancanze. Abbiamo interpretato male l’azione”.

Quando sei arrivato alla Roma volevi cambiare i comportamenti. In campo si vede tanto nervosismo, il lavoro non sta portando i suoi frutti?

“Li porterà, ma non avete mai visto i calciatori litigare, io in campo da calciatore ho visto i veri litigi. Magari litigassero di più, vorrebbe dire avere senso di appartenenza. Sarebbe una questione di amor proprio, senza ruffianeria. Siamo tutti in discussione, ma c’è la voglia di rispondere in maniera differente. Non sempre ci si riesce ma è arrivato il momento di farlo e basta”.

Ha parlato di specificità dei ruoli ma abbiamo visto degli adattati i campo… Come sta Perotti?

“L’anno scorso ho messo El Shaarawy a destra e ha fatto il fenomeno. Kluivert è un’ala, chi ve l’ha detto che gioca solo a sinistra, il ct olandese? Ha avuto occasioni da gol, se le avesse fatte parleremmo in maniera diversa. Marcano sul gol di Mattiello c’entra relativamente, analizziamo bene le cose. Per Pastore troveremo il ruolo in campo, è un calciatore offensivo. Cercheremo di aiutarlo, siamo qui per questo, la ragione la vedremo alla fine, tutti riprenderanno il ruolo che più gli piace. Perotti è infortunato, non sarà convocato, speriamo di rimetterlo a disposizione per la gara contro l’Empoli tra dieci giorni”.

Prima di Napoli-Roma disse che sarebbe stato il primo a farsi da parte se non ci fossero state risposte. Ora?

“No no, io ho detto che se avessi capito che non ci fosse stata disponibilità me ne sarei andato, ma non percepisco nulla di tutto ciò. Come la lite Dzeko-Florenzi: non c’è assolutamente stata. Poi è normale che si può discutere su una palla messa in una certa maniera, come quando voi giocate a calcetto. Ma non mettetemi in bocca cosa mai dette”.

 

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