Garcia: “A Udine obiettivo 3 punti. Molti sono al 100% fisico. Strootman...

Garcia: “A Udine obiettivo 3 punti. Molti sono al 100% fisico. Strootman pronto”

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Garcia pre fiorentina 1Torna il campionato dopo la sosta natalizia e, come di consueto, mister Rudi Garcia presenta la sfida del giorno dopo. Alla vigilia di Udinese-Roma, domani alle 12.30 al Friuli, il tecnico giallorosso fa il punto della situazione in vista della trasferta del giorno della Befana. Queste le sue parole:

In settimana si sono allenati poco Yanga-Mbiwa, Totti e Destro, quali sono le loro condizioni?

“Sono tutti tornati o oggi o già da ieri, sono al 100%. Sarà possibile per loro dare una mano alla squadra per prendere i tre punti, anche se sappiamo bene che Udine è un campo difficile. Lo scorso anno abbiamo mostrato che se siamo al 100% avremo l’opportunità di vincere la partita”.

Quanto può incidere la Coppa d’Africa in un mese centrale come gennaio?

“Posso solo dire ciò che ho già detto, lo sappiamo dall’inizio della stagione. Ho la fortuna di avere una rosa ampia e dei giocatori forti, per me non è un problema. Ci sarà per altri la possibilità di mostrare la loro bravura”.

Strootman è più vicino al top?

“Più si allena, più migliora. Per Kevin è stato così, anche per lui la sosta ha fatto bene sul piano mentale, sono tutti tornati con una freschezza importante. Kevin è carico, non è pronto da oggi. Piano piano vedremo se è tornato al 100%, ma in allenamento si sta avvicinando”.

Con l’assenza di Gervinho, pensa che sia arrivato il momento di Iturbe?
“Possiamo solo dire che il profilo di Manuel è quello che si avvicina di più a quello di Gervinho. A parte questo, ho questa soluzione ma anche altre. La cosa più importante è che ho ancora scelte da fare, dobbiamo migliorare perché nelle ultime due gare abbiamo segnato troppo poco e siamo stati poco efficaci. Dobbiamo migliorare questa cosa”.

Come ha trovato il gruppo dopo la sosta? Peseranno i diffidati nelle scelte?

“Assolutamente no, c’è solo una gara che conta ed è quella di domani. Non farò calcoli sulle prossime gare, i giocatori diffidati sanno che devono giocare con fair-play ma non devono avere un atteggiamento differente, devono essere presenti. Ho trovato un gruppo con entusiasmo, voglia e grinta. La settimana ha fatto bene sul piano mentale e l’intensità degli allenamenti lo dimostra”.

Non crede che per vincere il titolo serva una punta in grado di segnare 15-20 gol? Cosa si aspetta da Destro?

“Anche se non abbiamo segnato tanti gol abbiamo avuto tante occasioni, soprattutto a Genova, e siamo il secondo attacco. Preferisco dodici giocatori che possono segnare come successo l’anno scorso, piuttosto che un giocatore che mette 20-25 gol col rischio di perderlo. Mi sono già espresso, non ho chiesto nessun cambio e così blocco anche le domande sul mercato. Destro è un bomber, non è meno o più importante degli altri. Avrà la sua possibilità di mostrarlo e aiutare la squadra. Se fa la seconda parte della stagione come l’anno scorso mi va benissimo”.

Può portare pressione essere sempre costretti a rincorrere?

“Io metto la firma per fare nel 2015 quello che abbiamo fatto nel 2014. La differenza è che quest’anno dobbiamo vincere qualcosa”.

Lei parla spesso di Juventus-Roma. Questa partita può diventare un alibi?

“Mi piace essere obiettivo. Quando mi chiedono di quella partita rispondo sempre allo stesso modo. Poi la squadra è intelligente e non si sofferma solo su quella partita”.

Quattro vittorie e un pareggio senza Gervinho, che ha fatto 11 assist nel 2014. In che modo la Roma cambierà gioco?

“Più che sul piano tattico, gli altri attaccanti e giocatori offensivi devono prendersi più responsabilità. La strada giusta da seguire è quella di Ljajic, lui non ha atteso che Gervinho andasse via per rendersi importante. Mi aspetto da tutti gli altri giocatori offensivi la stessa cosa, prendere lo spazio vuoto che uno lascia”.

Parla spesso di squadra migliorabile e da migliorare. In quali caratteristiche può farlo?

“Vi do appuntamento a fine anno. Ogni squadra può migliorare in tanti campi, la cosa che non deve cambiare è la filosofia di gioco, l’identità di gioco che ci deve portare ad attaccare e a mostrare quello che mostrano i ragazzi, un atteggiamento di squadra in campo. Questo deve essere un marchio di fabbrica della Roma”.

In questa fase la Roma si gioca molto in chiave scudetto?

“La strada sarà ancora lunga per tutti, ogni partita è importante, sul piano psicologico può dare una spinta in avanti o qualcosa in meno alla squadra che fa un risultato negativo. Se abbiamo la buona idea di vincere le partite è meglio, ma non cambia nulla sul fatto che ogni punto conta e che i conti si fanno solo alla fine. Dobbiamo fare di tutto per prendere tanti punti, essere in grado di finire davanti a 19 squadre alla fine del campionato”.

Iturbe e Strootman sono gli acquisti di gennaio?

“Kevin sicuramente. Aveva bisogno di tempo per tornare al 100%. Per fortuna giocheremo di più nella seconda parte della stagione. Ho molta fiducia in Manuel, lui da sempre il 100%”.

C’è un reparto da puntellare in questa rosa?

“Ho la fortuna di avere un giocatore fino al 2019 che può giocare da per tutto. Sono felice per il rinnovo di Florenzi, è un simbolo di Roma e il futuro di questa squadra”.

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