Torna in conferenza stampa Rudi Garcia, alla vigilia della trasferta di San Siro, domani alle 20.45, contro il Milan. Queste le parole dell’allenatore della Roma:
Tra Roma e Lazio chi ha la partita più difficile?
“Mi preoccupo solo del MIlan, dobbiamo essere concentrati. Non mi interessa niente a parte questa partita e dobbiamo continuare mettendo gli stessi ingredienti a MIlano. L’obiettivo è lo stesso da 22 mesi, vincere la partita che giochiamo“.
Per il Milan il momento è delicato. Lo è anche per Destro?
“Se parliamo di Mattia sappiamo che è un giocatore talentuoso ma adesso è del Milan, non della Roma. La cosa che importan è la Roma, come giocherà e che farà per vincere questa partita. Io mi interesso solo a questa cosa e le altre cose le teniamo in mente per capire la qualità dell’avversario e per capire dove possiamo vincere la partita“.
Quali sono le condizioni di Doumbia e Keita?
“Sembra di sì, si sono allenati regolamente oggi. Dobbiamo ancora valutare Adem, ma sembra che piano piano ritroviamo tutti i giocatori possibili“.
Prima si puntava molto sul possesso palla. Cosa è cambiato?
“E’ una scelta del momento per alcune partite possibili. Siamo sempre andati in vantaggio, vuoldi re che nel secondo tempo volevo colpire in contropiede. È uno dei parametri che hanno fatto fare questa scelta. Poi c’è un modulo dell’avversario, sapete che io mi adatto solo per fare in modo di poter fare gol e poter dare problemi all’avversario. Possiamo anche adattarci per cancellare le qualità dell’avversario. Gli attacchi del Napoli, Genoa e Sassuolo quando siamo in vantaggio. Domani può essere totalmente differente, o totalmente differente“.
Totti non rischia di diventare il capro espiatorio per tutto ciò che non va nella Roma?
“E’ un grande campione e si parla sempre di lui. Lasciatelo tranquillo, è importnate, può iniziare o entrare in gioco. L’unica cosa che conta è vicnere a Milano e avere tutti i giocatori al 100%. Il capitano va lasciato tranquillo“.
In cosa è cambiata la Roma con l’arrivo di Doumbia e la partenza di Destro?
“Sono due giocatori d’area, in generale non è cambiata. Poi non sono proprio uguale e ci sono pochi cambiamenti. Sono bomeer e gli piace avere palloni vicino l’area“.
Nainggolan, quanto è rischioso tenere in sospeso il suo futuro?
“Tutti sono importanti. La parola d’ordine è concentrazione. Non abbiamo nessun secondo di pensare alla propria situaizone, dobbiamo solo pensare alla gara che arriva. Ognuno di loro poi fa qualcosa con la società. Ma non è il momento di parlare di mercato e dei singoli. Io il silngolo lo voglio in campo per far vincere la Roma“.
Luis Enrique, lasciando la Roma, disse che questo ambiente ha bisogno di aiuto. Cosa ne pensa?
“La cosa che posso dire è che parlo di campo perché sono l’allenatore e le cose che devo fare è far lavorare la squadra per vicnere le paritte e le partite si giocano sul rettangolo di gioco”.
Keita si è allenato poco, è in grado di giocare tutta la partita?
“Penso di sì, ha recuperato ma è rimasto un po’ di fastidio per questo lo abbiamo gestito. E’ tornato, si sente bene: più ho giocatori nella rosa e più siamo forti perché ho scelte da fare all’inizio e anche per i cambi”.
