Spalletti: “La Roma è fortissima, può arrivare in fondo alle tre competizioni....

Spalletti: “La Roma è fortissima, può arrivare in fondo alle tre competizioni. Florenzi ci ha dato un pezzetto di lui stesso”

SHARE

Torna nella sala stampa di Trigoria mister Luciano Spalletti, alla vigilia della gara con il Torino che si disputerà domani, alle 18, allo Stadio Olimpico. Queste le parole dell’allenatore della Roma:

“Purtroppo c’è la situazione di Florenzi e c’è che Nura ha fatto la sua prima apparizione e tutto procede nel migliore dei modi”.

Prima del Villarreal ha detto che con il Torino avrebbe cambiato qualcosa. Ora?

“Cambiare qualcosa era in riferimento al periodo ma non al Torino. Ora le differenze ci saranno sui minuti di utilizzo degli uomini e non sul valore. Il risultato dell’andata col Villarreal qualcosa modifica ma abbiamo a che fare con un gruppo forte. Quello che miravo all’inizio era di fare un gruppo che può arrivare sino in fondo a tutte le competizioni. Non si potrà dire che in quella partita li non eravamo al massimo perché ci mancavano calciatori. A noi non manca nulla”.

L’andata con il Torino. Può dire qual è l’emblema dell’evoluzione della squadra?

“Non è sempre l’uomo in più che determina la classifica del campionato. E’ il modo di vivere, di essere, in quel momento li il Torino era in splendida condizione e noi no. Quello che ha fatto la differenza è stata l’applicazione, la maniera con la quale si viene a lavorare, come si pensa diventa fondamentale. Sarà una partita difficilissima che noi dobbiamo vincere se vogliamo restare dentro le tre competizioni. La vittoria passa attraverso la prestazione, dobbiamo fare una diversa dall’andata”.

Chi non ha giocato dal primo minuto in Spagna può farlo domani?

“Si, ma in queste situazioni con poco tempo devo vederli oggi in allenamento, di chi ha pulito qualcosa e la valutazione momentanea tenendo conto di molte cose. Non ho così chiara la situazione prima dell’allenamento, ci sarà anche la giornata di domani per capire di più. Certamente tutti possono sostituire altri, ad esempio Mario Rui potrà fare bene, ma non ha il ritmo indiavolato dei novanta minuti per la ricerca della vittoria”.

Qual è il significato per il calcio italiano di Roberto Baggio?

“Intanto dobbiamo fargli gli auguri sinceri. E’ uno di quei calciatori che ti fa vedere come si fa, dovrebbe essere un paladino del calcio, uno che non ha macchie. Ha fatto tunnel a tutti, gol a tutti, è sempre stato apprezzato da tutti, non è mai stato antipatico a nessuno. Ho ancora negli occhi i gol fatti a Firenze, lo ringrazio per tutto quello che ci ha fatto vedere”.

La situazione di Vermaelen? Un commento sul ritorno di Zeman

“Thomas ha questo problema alla mano che gli si sta calcificando, lo puoi rischiare ma ogni giorno è un rischio minore per il suo utilizzo. Se gli facciamo ritardare qualche giorno è meglio, ma lui ha dato disponibilità a giocare. L’esclusione in Coppa è figlia di un ragionamento che non volevo sostituirlo in caso in cui avesse giocato. Ora è apposto, in settimana si è fatto un esame radiografico, il dottore ha detto che sta guarendo ma dobbiamo stare attenti. Da Zeman abbiamo imparato tutti, sono contento sia tornato ai massimi livelli perché farà vedere le sue qualità. Non lo ha fatto vedere, ma essendo stato fuori si sarà documentato molto”.

E’ sembrato molto arrabbiato per quel quarto d’ora di sofferenza a Villarreal. Davvero crede che questa squadra deve risolvere problemi seri o no?

“Non ero arrabbiato, ma dispiaciuto. Se la squadra fa male è perché io ho lavorato male, non gli ho trasferito tutta la consapevolezza di quanto sono forti. Ora va di moda rifare i muri nel calcio europeo, le nostre squadre non hanno vinto spesso fuori dai confini, quando si va sul 2-0 non si spinge più. Domenica ho detto loro parole un po’ più forzate, a loro non dico nulla di più, abbiamo a che fare con una squadra forte, pensando al di la e al di qua del muro, giocare le partite per vincere. Se c’è la possibilità di mettere una seria ipoteca sul passaggio del turno, perché non è ancora superato, si fa. Se qualcuno crede che la partita di ritorno sarà facile si sbaglia, ci sono precedenti come il Milan contro il Deportivo. E’ una squadra che fatto soffrire le grandi. Ai miei devo dire che sono bravi, ma anche che bisogna avere rispetto del proprio lavoro. Noi dobbiamo migliorare nella fase di riconquista della palla, rendere giocabili tutti i palloni. Molti umani intorno alla palla per fare possesso, prima si diceva palla nostra tutti larghi sfruttiamo il campo. Ora invece si stringono le distanze, io gioco palla vicino a te perché se la perdo ti salto subito addosso. C’è un momento in cui riconquisti palla ma non è ancora tutta tua, ci sono quei quattro-cinque secondi in cui non è di nessuno. Dobbiamo migliorare in questo, il pacchetto è di 12 chilometri a partita ma dipende da come li usi. Io non sono avvelenato, non sono nervoso, sono niente, uno che vuole sfruttare le qualità della propria squadra per fare risultato”.

Potrebbe giocare Grenier domani?

“E’ un’ipotesi corretta, nelle esercitazioni che si fanno ho visto che nella resistenza alla velocità va in difficoltà perché gli manca la partita. Prima o poi dovremo farlo giocare per averlo poi sempre a disposizione, ma domani dobbiamo vincere”.

Fino a che punto un presidente deve intervenire nelle scelte dell’allenatore?

“Io devo guardare a casa mia, ci sono cose da risolvere a casa nostra. Il ruolo dell’allenatore è così, esci dal campo e non ti saluta, quell’altro ti manda a quel paese, uno ti dice che era meglio se giocava l’altro. Io non sto comodo con le spalle al muro, ho bisogno di più aria. Però De Laurentiis è un grande presidente e Sarri è un grande allenatore. Io con la mia squadra non devo organizzare nulla, sono fortissimi, non posso fingere. Se fingo nello spogliatoio faccio una figuraccia”.

Candidatura Abodi, lei è con Ulivieri? Tuttosport dice che se Allegri andasse via lei sarà certamente l’allenatore della Juventus…

“Sto ricostruendo gli elementi con Ulivieri, non conosco bene tutti gli elementi, ma al momento sono d’accordo con lui. Ma devo conoscere bene tutto. Io alla Juve? Non capisco la domanda, non so cosa dirti. Ti suggerisco io la domanda, Florenzi. In questa vicenda ci ha consegnato un pezzetto di lui. Se domani ce lo permettono entriamo in campo con “Flo Szczesny, FloPeres, FloFazio” ci ha donato quei cento metri di più”.

 

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.