Alisson all’asta, Roma su Olsen e sul sogno Chiesa

Alisson all’asta, Roma su Olsen e sul sogno Chiesa

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IL TEMPO (E. MENGHI) – Parla inglese l’asta di mercato per Alisson. Almeno per ora. Liverpool e Chelsea si contendono il portiere che piace anche al Real Madrid e sono passate all’attacco. Il momento che tutti a Trigoria si aspettavano è arrivato e questa settimana potrebbe portare grosse novità. Tradotto: offerte.

In pole position ci sono i Reds, che nell’ombra delle due rivali di mercato hanno fatto passi più lunghi. Ma la sfida è appena cominciata e non sarà una corsa solitaria per la squadra che un anno fa aveva sedotto e conquistato Salah ed è di nuovo pronta a spezzare il cuore ai romanisti. Alisson dirà addio, salvo clamorose retromarce, e resta solo da capire dove andrà. Ad oggi il Liverpool è quello che si è spinto più in alto, ma il Chelsea è in agguato e prepara la risposta.

Monchi è al lavoro per trovare l’erede: non c’è solo Areola sul suo taccuino, negli ultimi giorni il diesse ha virato su Olsen, che seguiva da prima del Mondiale. L’Italia lo ricorda come il numero uno della Svezia che lo scorso novembre sbarrava l’accesso in Russia agli azzurri, la Serie A potrebbe riscoprirlo se Monchi decidesse di fare all-in su di lui. A 28 anni, lo svedese rientra nella categoria dei giocatori affidabili: il campionato italiano sarebbe il punto più alto della sua carriera, anche se col Copenaghen (e prima ancora con il Malmoe) ha avuto modo di collezionare presenze in Champions: 12 partite giocate, due gironi in pratica. In patria gli riconoscono grandi doti nell’uno contro uno e nel guidare la difesa, mentre dovrebbe migliorare palla al piede. Lo spilungone della Svezia, alto 1.98 centimetri, sarebbe una scelta forse rischio sa per la porta giallorossa, l’alternativa è quell’Areola che vorrebbe lasciare Parigi (ma lo sceicco non è molto d’accordo).

Monchi sta seguendo i due fronti parallelamente, Olsen costerebbe meno, in Svezia sono convinti che basterebbero 16 milioni, mentre per il portiere del Psg se ne dovrebbero sborsare almeno 20. Lo svedese arriverebbe a Trigoria prima del francese che ha appena cominciato le ferie da campione del mondo, ma queste sono piccolezze. In ogni caso, per l’operazione erede di Alisson non si avrà un grosso esborso economico, Monchi il regalo più grande per Di Francesco lo sta preparando in attacco: in testa ha Suso, ma il sogno resta Chiesa. El Shaarawy potrebbe essere una pedina utile nella trattativa con la Fiorentina, difficile e costosa, che la Roma proverà comunque ad intavolare. Uno tra il Faraone e Perotti, nel caso, andrebbe via, assieme agli esuberi Defrel (in orbita Samp) e Gerson (giallorossi in parola con l’Empoli, il giocatore riflette). Il Palermo ha chiesto Capradossi in prestito. A Trigoria c’è ancora il «pienone», ieri sera è ripartito il ritiro dopo il giorno libero e la cena di squadra commentata dall’ex Nainggolan: «Belli miei». Oggi doppia seduta.

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