All Star Colosseum, la festa della Roma dei canestri è stata un...

All Star Colosseum, la festa della Roma dei canestri è stata un trionfo

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Si è conclusa tra sorrisi e pallacanestro la prima edizione dell’All Star Colosseum, una serata che ha visto alternarsi sul nuovo playground del Basket Roma ed all’interno della sua struttura le tante anime di una città così grande la Città Eterna. 

Sul campo, con le tre partite che si sono alternate a partire dalle ore 19 e con le premiazioni, ed intorno, con le tante persone che si sono disposte intorno al rettangolo di gioco e che tra una tappa al bar, quattro chiacchere e buona musica, hanno animato una giornata speciale. 

La giornata ha preso il via con la presentazione dell’applicazione Pick And Roll, punto di riferimento per la community cestistica che durante l’anno e l’estate affolla proprio i playground non solo della Capitale ma di tutta Italia. 

E’ arrivato poi il momento del basket giocato, con le ragazze delle selezioni di Roma Sud e Roma Nord che hanno indossato le divise realizzate da Fourteen prima di darsi battaglia a suon di canestri e di bel basket, con il sole di una giornata splendida che sulle panchine ha costretto qualche giocatrice ad indossare anche gli occhiali da sole. Il primo confronto se lo aggiudica Roma Nord ma è Queen Nnodi della squadra di Roma Sud a conquistare il premio di miglior giocatrice dell’incontro, premio che le viene consegnato da una “romana de roma” come Sabrina Cinili, venuta a salutare la gente presente, in un momento di pausa dal ritiro con la Nazionale Italiana che la vedrà impegnata dal prossimo 27 Giugno nei campionati Europei.

E’ stato poi il turno delle formazioni del basket in carrozzina, nella sfida che ha visto contrapposti il Don Orione ed il Santa Lucia, questi ultimi protagonisti di un appello a cui la città non può rimanere sorda: la ricerca di un campo di gioco di cui al momento sono sprovvisti e che li costringerebbe a rinunciare al loro titolo. 

L’All Star Colosseum è stata anche l’occasione per la consegna del premio “Roma Amor”, anch’esso alla sua prima edizione. Ad aggiudicarselo sono stati Francesco Carotti, direttore operativo della Virtus Roma, Giuliano Bufacchi, coach della nazionale italiana Sindrome di Down, la Società Sportiva LaSalle per il lavoro svolto per la propria comunità e Valerio Bianchini, accolto da una vera e propria ovazione, allenatore dei grandi successi del Banco Roma. 

A chiudere la serata ci hanno pensato i ragazzi che guidati da Claudio Carducci per Roma Nord e da Enrico Gilardi per Roma Sud hanno tra schiacciate e triple infiammato il pubblico presente, in un regime di pura festa e pieno divertimento, e che alla fine ha visto il bis della squadra del Nord. 

Il tutto aldilà del risultato: doveva essere una festa e festa è stata. Sono state tanti quelli che hanno deciso di esserci per il solo motivo di vivere un momento di pura appartenenza e di pura identità cittadina. Una festa fatta di tantissimi momenti: come l’applauso per Alessandro Sbuelz, ragazzo dal cuore e dall’animo sconfinato, delle bambine che chiedevano una foto a Sabrina Cinili, di Sbarra, Gilardi e Bianchini a colloquio. Delle tante realtà: dei suoi giocatori, di chi ci lavora, di chi le dirige. Delle persone: di chi è nato a Roma, di chi come Alex Righetti ci ha giocato e ci vive da tempo, di chi ci è solo transitato per qualche anno ma che a Roma ha lasciato cuore ed amici. 

Una serata che in maniera forte e chiara ha detto che Roma ha passione per il basket, che Roma c’è e che esiste una base sulla quale ristrutturare, costruire, mettendo da parte, qualora e dove ce ne fossero, frizioni e difficoltà e che compattandosi può davvero divenire qualcosa di cui sempre si è parlato e che si è sempre sognato. 

Perché Roma è la città più bella del mondo e la sua gente lo è ancora di più. 

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