Il nostro viaggio nel passato questa volta ci porta nel dicembre del ’97. Allo stadio Olimpico di Roma i giallorossi ricevono l’Atalanta di Mondonico, che a fine stagione vivrà l’incubo della retrocessione in serie B. I bergamaschi in estate avevano ceduto il capocannoniere dell’ultimo campionato, il giovane Filippo Inzaghi, alla Juventus, e senza più un grande bomber davanti, chiusero il torneo con l’amaro record negativo di gol segnati (appena 25). Inzaghi fece le fortune dei bianconeri già dal primo anno, festeggiando con i compagni la vittoria dello scudetto, dopo una lunga corsa a due con l’Inter di Ronaldo. La Roma, guidata per la prima volta da Zeman, arrivò quarta e si qualificò per la Coppa Uefa; questa stagione fu caratterizzata dalla consacrazione definitiva di Francesco Totti, che per la prima volta in carriera raggiunse la doppia cifra, segnando 13 gol in 30 partite.
LA PARTITA
Zeman lancia Pivotto al centro della difesa e Vagner a centrocampo; davanti il tridente Paulo Sergio-Balbo-Totti. Gli avversari si trovano nei bassi fondi della classifica, ma la partita non è assolutamente da sottovalutare: l’Atalanta di Mondonico, infatti, viene da due successi di fila all’Olimpico (0-1 nel ’95 e 0-2 nel ’96).
Alla Roma di Zeman bastano, però, solo 23 minuti per trovare il gol del vantaggio: Cafu sulla fascia destra si sovrappone a Di Francesco, riceve il pallone e fa partite un cross rientrante, sul quale si avventa prima di tutti il difensore atalantino Carrera, che di testa deposita la sfera alle spalle del proprio portiere Pinato, che scriteriatamente si trovava fuori dai pali. Autogol. Roma in vantaggio.
I giallorossi volano sulle ali dell’entusiasmo, e riescono a trovare altri due reti in appena 9 minuti: al 27° arriva il raddoppio, sull’asse Di Francesco-Totti: controllo di destro e bolide in diagonale di sinistro, un gol splendido per l’attaccante romano. Un capolavoro balistico che è solo il preludio al terzo gol: questa volta il suggeritore è Di Biagio e l’esecutore Paulo Sergio. L’Olimpico è in delirio. E’ 3-0. La Roma sta dominando.
Quella che si stava tramutando in una grandissima sceneggiatura senza sbavature, si offusca nella ripresa: come da copione di un classico ‘film zemaniano’, infatti, la difesa romanista inizia a ad avere preoccupanti svarioni, regalando occasioni d’oro all’attacco atalantino: le migliori capitano sui piedi di Caccia e Zanini, ma il portiere della Roma Konsel è in giornata di grazia: l’estremo difensore giallorosso è assolutamente strepitoso, e si merita di gran lunga il premio di migliore in campo. La sua bravura evita alla Roma di subire gol, ma la vittoria ha comunque un retrogusto amaro: Di Biagio, infatti, in diffida, riceve il giallo per un fallo di mano evidentemente involontario, e pertanto sarà assente nella trasferta di Milano con l’Inter capolista.
IL TABELLINO DELLA GARA
ROMA-ATALANTA 3-0
Roma: Konsel, Cafu, Pivotto (46° Dal Moro), Petruzzi, Candela, Di Francesco, Di Biagio, Vagner (66° Scapolo), Paulo Sergio (74° Gautieri), Balbo, Totti. A disp.: Chimenti, Tommasi,Cesar Gomez, Delvecchio. All.: Zeman.
Atalanta: Pinato, Carrera, Bonacina, Sottil, Mirkovic, Dundjerski, Foglio (52° Zanini), Gallo (52° Carbone), Sgrò, Zenoni, Lucarelli (72° Caccia). A disp.: Fontana, Rustico, Mutarelli, Boselli. All.: Mondonico.
Marcatori: 23° Carrera (autogol), 27° Totti, 32° Paulo Sergio.
Arbitro: Farina
Spettatori: 53.703
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