As Roma, approvato il bilancio 17-18. Baldissoni: “Costi alti per mantenere il...

As Roma, approvato il bilancio 17-18. Baldissoni: “Costi alti per mantenere il livello di competitività. Stadio? E’ un nostro diritto costruirlo, non una speranza”

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In scena a Trigoria la consueta assemblea degli azionisti di As Roma, per l’approvazione dell’ultimo bilancio giallorosso, in perdita per circa 25 milioni di euro.

1) approvazione del progetto di bilancio al 30 giugno 2018; delibere inerenti e conseguenti;
2) provvedimenti ai sensi dell’art. 2446 cod. civ.; delibere inerenti e conseguenti;
3) relazione sulla remunerazione ai sensi dell’art.123-ter del D.Lgs. n.58 del 24 febbraio 1998 e successive modificazioni e integrazioni;
4) conferimento dell’incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi dal 2019 al 2027; delibere inerenti e conseguenti;
5) nomina di un sindaco supplente; delibere inerenti e conseguenti.

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17.14 – Approvato il primo punto all’ordine del giorno.

17.11 – Baldissoni dichiara la chiusura della discussione e apre la procedura della votazione per il primo punto all’ordine del giorno, l‘approvazione del progetto di bilancio al 30 giugno 2018. Presenti 27 soci.

17.08 – Arriva la replica Staderini: “Riguardo la parte civile, credo che la Roma abbia interesse a costituirsi parte lesa, visto che c’è un ritardo nella costruzione. Già semplicemente questo, per non parlare dell’immagine, credo che basti. Continuando con questa strada e privando la società di un posto alternativo, mi fa dire che gradirei che si rassegnassero le dimissioni di chi ha gestito questa fase, per me bisogna prendere atto di ciò che è accaduto e dall’altra parte si vuole andare avanti senza provare a recuperare il danno che ci spetta”

Replica anche Marini: “Prendo atto che la squadra B parteciperà al campionato, è un aspetto positivo. Ho letto di alcuni premi per l’accesso alla Champions League e sulla quota scudetto, chiedo chiarimenti a riguardo. Sono differenti o sono gli stessi?”. Baldissoni risponde: “Ogni obiettivo raggiunto implica il raggiungimento del premio. Sono differenti”.

17.13 – Replica l’azionista Palma: “L’Uefa pubblica delle interessanti statistiche. Una interessante era sull’età media delle rosa: la Roma, insieme alla Juventus, figurava nella lista delle dieci squadre più anziane. La partecipazione della seconda squadra? Siamo sicuri che l’anno prossimo ci sarà concesso? Siamo sicuri che la Roma avrà i titoli e la forza politica di ottenere la seconda squadra? Quest’anno c’era la certezza, il prossimo no. Si è parlato di politica dei giovani, ma la Roma si allena poco. Confrontandola con le altre squadre la Roma si allena poco, i giocatori vengono risparmiati ma si fanno male. Il livello degli infortuni muscolari simboleggia il bisogno dell’intervento di un preparatore che possa correggere ciò, l’allenatore non è in grado. Avete fatto tante promesse, avete parlato di miglioramento tecnico, persino Totti poteva, ma non l’ha mai fatto. Si parlava di allenatori specifici per ruolo, i giocatori non hanno voglia di allenarsi? Altrimenti si stancano e si affaticano. Si può migliorare la disciplina, l’orgoglio di essere romanisti e non di andare in altre squadre europee. Se sono di passaggio possiamo salutarli, a patto che vengano pagati il giusto. Come noi amiamo questa squadra, vogliamo che lo facciano. Non dei mercenari, mettessero più impegno, che in questo periodo ne abbiamo visto poco”.

Risponde Baldissoni: “L’età media che lei richiama è la media, non significa che non ci siano giovani, ma che c’è un mix tra i due. La capienza delle seconde squadra non è un tema aleatorio. C’è una graduatoria, la Juventus era prima, noi terzi. Il fatto che la Juventus già partecipi significa che avremo più chance rispetto a quest’anno”.

16.42 – Baldissoni risponde agli interventi di Palma e Musco sui ricavi e sul vivaio: “I ricavi totali sono di 320 milioni. Il tema lo affrontiamo ogni anno ed è bene tornarci ogni volta perché ci sono commentatori disattenti. Come sapete costi alti sono necessari per una performance alta. I costi sono alti ed i ricavi devono esserlo altrettanto alti per sostenere la continuità sportiva, non economica. Bisogna tener conto di regole imprescindibili economiche, perché siamo quotati in Borsa e perché ogni società deve far conto di questi principi. Se i ricavi non superano i costi, bisogna operare anche nella vendita di calciatori, con costi meno alti si è meno competitivi. Una riduzione di ricavi come la mancata partecipazione alla Champions League implica una riduzione dei costi, scelte più complesse, che mantengano la continuità. I costi saranno sempre al limite. Siamo orgogliosi di commentare un record di ricavi della società. Un bilancio che continua ad essere in perdita, perché i costi rimangono alti. Le scelte di gestione sono le stesse. Voi che siete azionisti avete la soddisfazione di avere una rosa competitiva ma anche un valore crescente della società. Consideriamo l’idea di puntare sul vivaio, ma non siamo noi che dobbiamo ricevere questa valutazione, perché la Roma investe 15 milioni ogni anno sul vivaio. Conoscete le regole dell’Uefa che prevedono dei giocatori, otto, cresciuti in Italia e quattro nel proprio vivaio. La Roma può ricoprire interamente le quattro caselle dei giocatori cresciuti nel vivaio. Anche qui siamo l’eccezione o tra le poche che possono farlo in Italia. Aggiungo poi in merito alle scelte del direttore sportivo, che gli investimenti fatti dalla società sui giovani sono superiori, anche se stranamente oggetto di critica. Raccogliamo l’invito ma confermiamo che gli investimenti sul vivaio sono di primo livello”.

Baldissoni replica poi a Staderini sulla questione dello stadio: “Ricordo che questa è l’assemblea della AS Roma, non dello stadio della Roma. Mi associo anche ad un’osservazione del socio Cuscusa. Nel bilancio dell’AS Roma le spese sono di circa due milioni di euro che sono stati spesi ed anticipati nella fase preliminare del progetto. Pur non essendo attinente, rispondo molto volentieri alle sue osservazioni, a titolo di cortesia e trasparenza. Riteniamo la situazione identica, ahimé, che l’indagine penale non è sullo stadio della Roma, ma su persone ed atti che secondo la Procura della Repubblica sospetti di reato. Questo è ciò che è stato detto, anche se leggiamo che si scrive che è un’indagine sullo stadio, in maniera impropria. Le attività vanno avanti con il Comune di Roma riguardo la discussione sull’urbanistica, che si è chiusa positivamente a dicembre scorso. I diritti acquisiti su questo progetto sono pieni, non è una speranza di realizzarlo, ormai è un diritto. Siamo abbastanza vicini alla convenzione urbanistica, che verrà presentata all’Assemblea Capitolina insieme alla variante. Rimaniamo ampiamente fiduciosi, anche se c’è stato qualche ritardo, in virtù del fatto che l’indagine penale ha portato a degli arresti. Non abbiamo titolo per costituirci parte civile per il risarcimento dei danni. Se mai ci sarà un comportamento dannoso che ha portato danni non mancherà la valutazione di conseguenza, cosa che ad oggi noi non riteniamo essere il caso. I terreni sono attualmente nella disponibilità della società Eurnova e nella verosimile possibilità che Eurnova non potrà sviluppare la sua quota di progetto, che riguarda la parte del business park, immaginiamo che stia pensando di cederlo a terzi, con l’obiettivo di portare avanti il progetto nella massima sicurezza. Trigoria è di un’altra società, che non fa parte di questo bilancio e senz’altro il management dell’intero gruppo farà tutto ciò che è necessario per mantenere nella disponibilità della Roma questo elemento per la continuità come fatto fino ad oggi.

La replica poi al socio Marini a proposito della seconda squadra: “Siamo d’accordo, lo riteniamo un passaggio essenziale per completare il percorso dei giovani prima della prima squadra. Non abbiamo partecipato perché c’era un’incertezza regolamentare fino a poco prima dell’iscrizione. Nell’incertezza, abbiamo ritenuto più opportuno aderire all’iniziativa avendo il tempo di prepararla in maniera adeguata, cosa che non è stato possibile fare nell’anno in corso”.

16.31 – Riprende l’assemblea, presenti in 24 con diritto di voto. A rispondere alle domande ci sarà il dg Mauro Baldissoni, con gli azionisti che si riservano il diritto di replica.

16.08 – I dirigenti si ritirano per deliberare e rispondere alle domande degli azionisti.

16.02 – Parla l’azionista Gianluca Marini“Bisogna far rispettare le regole tassativamente a tutti per poter competere a vincere. Mi sono ricordato e sono andato a ricontrollare l’archivio. Nello staff medico c’è stato un miglioramento, ma c’è un peggioramento sulla squadra B. No, non un peggioramento. La Juventus l’ha creata, ma noi no. Per una società che fa trading di calciatori è fondamentale averla e fa parte della mentalità vincente. La Juventus vince, noi no. Una proposta: come preparatore atletico vorrei Paolo Bertelli. Per vincere serve lui, se vogliamo partecipare serve lui”.

16.00 – Segue l’intervento dell’azionista Giuseppe Causcusa: “Esprimo la solidarietà a Totti per la campagna denigratoria che ha subito ieri”.

15.55 – Questo l’intervento dell’azionista  Mario Staderini: “Volevo alcuni chiarimenti in merito al bilancio, in particolare rispetto allo stadio. Il primo appuntamento è la variante urbanistica, che è tutto da vedere, c’è un procedimento penale che è prossimo alla decisione sul rinvio a giudizio, non abbiamo certezze in merito. Sappiamo che ci sono state delle osservazioni importanti dal Comune, che comporteranno verifiche sulla validità degli atti ma anche spiegazioni del Comune. Non abbiamo certezze sulle opere necessarie e ho letto che l’Authority ha chiesto informazioni sul ponte di Traiano al Comune.
Non insisto sulla tesi iniziale, ovvero che lo stadio non si sarebbe potuto fare. C’è un problema di tempo e di aleatorietà. Abbiamo visto come è andata”

“Vado alle domande: ritenete la possibilità di esito positivo dell’intera procedura sia identica o inferiore a prima dell’apertura del procedimento penale? Chiedo che la società AS Roma si costituisca parte civile nel processo, anche per i danni che la società ha subito nell’essere coinvolta in questo procedimento. E’ vero che il presidente Pallotta intende rilevare Eurnova o la parte della costruzione dello stadio? C’è qualche altra società? Chiedo anche se ritenete di poter prendere in considerazione delle alternative al progetto a Tor di Valle. Lo chiedo per comprendere se lo stadio è l’elemento per salire il proprio valore o se come fanno le altre società, si vince per farlo salire”

15.55 – Prende la parla l’azionista Fabio Palma: “E’ bello ritrovarsi qui puntuali ogni 12 mesi, se non foste obbligati ne fareste volentieri a meno. Siamo qui a constatare che il numero dei soci si va riducendo, ma ancora resistiamo e possiamo constatare che il nostro grandissimo presidente ha mancato l’occasione per farci un saluto. Non perché la sua presenza sia importante, madovrebbe portare rispetto per noi che non contiamo nulla, ma rappresentiamo il popolo giallorosso. Siamo quelli grazie al quale tutto questo esiste, perché il calcio non esiste senza tifosi e ce ne stiamo un po’ dimenticando. Dirigenti e calciatori si dimenticano che loro esistono perché noi esistiamo. Senza di noi la bella vita dei calciatori non esisterebbe”

“Siamo qui a commentare un bilancio troppo trionfalistico, mi aspettavo di meglio dopo lo scorso anno, ma siamo sempre nella situazione di grande precarietà: dipendiamo da un esito. Vendiamo i nostri migliori calciatori perché gli offrono cose che non possiamo dare, anche se gli stipendi del personale sono sempre alti, rispetto ai ricavi. Però dopo compriamo altri calciatori, ma se un giocatore non va bene per il Psg, va bene per la Roma? Dov’è la politica dei giovani? Gli unici che abbiamo sono quelli che paghiamo a caro prezzo oppure ricompriamo. Il vivaio non si valorizza, anzi, i giovani vengono distribuiti per l’Italia, ma da quei giocatori non abbiamo ricavato nulla. Compriamo invece giocatori stagionati e riteniamo che i nostri non siano all’altezza. E’ così che vogliamo fare? Abbiamo avuto ottimi ricavi, ma quest’anno ci siamo sobbarcati costi importanti e se non andiamo in Champions che succede? Vendiamo tutti? Sarà difficile liberarci di Pastore, Nzonzi o MarcanoNon si fa grande una società facendo finta di essere già grande. Abbiamo preso Direttori sportivi con le capacità di scoprire nuovi calciatori. Perché Monchi non è qui a spiegare? Ci ha portato giocatori assolutamente inadattiche non si impegnano, non hanno attaccamento e non sanno dire altro che non vedono l’ora di andare a Manchester o a Madrid. Abbiamo speso 42 milioni per Schick, che tutti hanno descritto come un campione, io ‘sto campione non l’ho mai visto. Ho visto uno che non si impegna e che non ha entusiasmo. Su loro vogliamo costruire il futuro? Perché non si incentiva il vivaio e ci ricompriamo Pellegrini a 10 milioni? O forse c’è il fatto che non abbiamo allenatori con gli attributi per far giocare i giovani? Sanno parlare solo di tattica, ma non di tecnica. Questa è la legge di Coverciano, Spalletti era bravissimo in questo. Cerchiamo di essere più concreti e di evitare di comprare calciatori inutili ed immotivati”.

15.41 – Al via la discussione sul primo ordine del giorno. Prende la parola l’azionista Alberto MariaMuscio: “Come bilancio mi rifaccio a quello che ho letto sul Sole 24 Ore, che giudica la gestione della società sana, il che ci fa essere ottimisti sul futuro. La gestione è comunque legata ai ricavi, ma c’è anche un incremento dei costi. I ricavi possono diminuire, se le cose vanno come stanno andando. Ci auguriamo che si possano raggiungere risultati in Champions League, ma se non raggiungi il quarto posto in campionato la situazione è drammatica e non potremmo vedere tanto bene la situazione

15.40 – Inizia l’Assemblea. Prende la parola il direttore generale Mauro Baldissoni: “Prima di iniziare vorrei ricordare per un momento uno degli azionisti, Lamberto Alfonsi, che è scomparso da poco. Sono 27 aventi diritto al voto”.

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