Purtroppo a pallanuoto la Roma ancora non ha imparato a giocare. Ma dalla palude bolognese, la Roma stava per uscire con 3 punti che sarebbero serviti a darle ancora più forza, oltre che a mandare un segnale chiaro e deciso al Campionato. Purtroppo per alcune ingenuità dei singoli viene fuori un pareggio spettacolare per certi versi, ma che il campo ai limiti della praticabilità ha contribuito a rendere una “parodia di partita di calcio” (Garcia dixit). E da una battaglia, non può che uscir fuori come migliore in campo un guerriero come Alessandro Florenzi. Riportato nell’antico ruolo di esterno d’attacco, con compiti di copertura, riesce a capire prima dei compagni che la situazione non consente di usare il solito fioretto, ma una sciabola ben affilata.
Ma predicare nel deserto è complicato, così i giallorossi si ritrovano praticamente subito in svantaggio. Ad inizio ripresa, sempre spingendo sulla fascia, mette in mezzo un cross che Mounier devia con un braccio. Rigore e pareggio di Pjanic. Poco più tardi serve un altro pallone a centro area, dopo un grande spunto in velocità, sul quale Dzeko manda di testa di poco a lato. Il centravanti bosniaco al 72′, sempre su rigore, porta in vantaggio la Roma, ma non basta perchè la sciocchezza di Torosidis rovina tutto. Florenzi si conferma anche nel pantano un giocatore a tutto campo, capace di coprire la fascia nella sua interezza, senza perdere lucidità e qualità. Durante l’assenza delle ali Gervinho e Salah, potrà essere risorsa preziosa anche in avanti, nell’attesa che la squadra trovi la giusta quadratura.
Voto: 6.5
