Cagliari-Roma, Match Winner: Daniele Verde

Cagliari-Roma, Match Winner: Daniele Verde

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10868139_810385312355618_1812855467704398507_nDue assist, tanta corsa e qualità, mettendosi al servizio della squadra per tutti i 90 minuti. Nel momento più difficile di questo anno e mezzo di gestione Garcia, vengono fuori gli uomini veri, i leader del gruppo e la loro voglia di risalire la china e di affrontare le difficoltà. Solo con l’esperienza se ne può venir fuori. O forse no. Forse la freschezza, la sfrontatezza e un po’ di “ingenuità” possono essere gli ingredienti migliori per la ricetta del riscatto. La dimostrazione viene da Daniele Verde. Il ragazzo, classe ’96, ieri a Cagliari ha debuttato dal primo minuto, dopo aver disputato scampoli di partite, soprattutto a causa dell’emergenza, degli infortuni che hanno falcidiato il reparto avanzato dei giallorossi. Se nelle prime apparizioni l’attaccante napoletano non aveva lasciato molta traccia di se, ieri il numero 53 ha trascinato i compagni con le proprie giocate, figlie delle invenzioni di un giovane di sicuro talento, che ha fatto impazzire la difesa cagliaritana, incapace di porre rimedio alle folate sulle due fasce, che hanno spezzato il ritmo di una gara altrimenti piatta, dalla quale la Roma doveva uscire solo con i tre punti per continuare a credere nel massimo traguardo, difendendo con le unghie e con i denti la seconda posizione, in attesa dei recuperi imminenti. Oltre agli aspetti positivi della fase offensiva, con 5 tiri verso la porta rossoblu, Verde si è fatto apprezzare per l’aiuto enorme che ha dato ai terzini, prima Torosidis poi Holebas, che hanno certamente beneficiato del supporto di questo brevilineo giovanotto, rapido di gambe e spesso anche di testa. Più o meno tutti siamo rimasti interdetti alla lettura delle formazioni, stupiti dal coraggio col quale il tecnico francese ha gettato nella mischia Daniele. Osservandolo tutta la settimana, il mister avrà sicuramente tratto le giuste conclusioni, studiando le caratteristiche degli avversari che bene si sposavano con quelle dell’attaccante della Primavera. La giocata che manda in porta Ljajic, un tocco sotto a tagliare i centrali sardi, è da piedi raffinati. La tenacia con la quale rincorre il pallone che crossa lungo tutta l’area di rigore e che si spegne sul destro di Paredes, che insacca al volo con uno splendido diagonale, è solo da ammirare e lodare. Nell’attesa che tornino i titolari del ruolo, sperando che i tempi bui siano a breve destinati a finire, senza alcun tipo di pressione si lasci lavorare il ragazzo, sapendo di poter contare, al momento del bisogno, su di una freccia in più nella propria faretra.

Voto: 7.5

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