Candela: “Doumbia non è da Roma. Vedo giocatori fragili mentalmente. E su...

Candela: “Doumbia non è da Roma. Vedo giocatori fragili mentalmente. E su Totti…”

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vincent candela

Queste le parole di Vincent Candela ai microfoni di 1927, sui 101.5 di Centro Suono Sport: 

La responsabilità dei problemi della Roma va suddivisa equamente tra giocatori, allenatore e dirigenti. Mi sembra di vedere giocatori un po’ fragili sul piano mentale e psicologico, perchè dal punto di vista tecnico sono giocatori validi. Garcia? E’ il minimo che sia nervoso in questo momento, anche perchè era partito alla grande, credo che alla fine comunque alla Roma arriverà seconda, perchè nonostante la crisi di risultati, il fatto che giochi male, alla fine è sempre a 1 punto dalla Lazio. Tatticamente forse Garcia ha sbagliato a continuare con tre attaccanti, lasciando in campo giocatori come Gervinho e Iturbe che non hanno dato quello che tutti si aspettavano. Rudi avrebbe potuto sfruttare di più il centrocampo, mettendone uno in più, perchè davanti al di là di Francesco, nessuno sta facendo bene.”

Candela, campione d’Italia nel 2001 con la Roma aggiunge: “Cole lo abbiamo visto poco, non ha sentito la fiducia dell’allenatore, ha giocato poco e male. Holebas ha grandi capacità fisiche, ma resta troppo bloccato, a volte è un po’ timido, invece ha delle qualità tecniche importanti, dovrebbe forzare di più la giocata. Doumbia? Sabatini ha sbagliato a prenderlo, non è da Roma. La contestazione dei tifosi? E’ giusto che ci sia, come avvenne nel 2001, se uno è fragile dopo ha paura e gioca male, se uno ha personalità, si prende i fischi e ricomincia a giocare, le contestazioni sono normali nel calcio”

Sul futuro di capitan Totti, suo grande amico, Candela conclude:Da grande estimatore della persona, prima che del campione, trovo ridicolo parlare del suo rinnovo contrattuale in questo momento. Francesco ha ancora un anno e magari decide di smettere a giugno, piuttosto che proseguire. Però non dovrebbe neanche decidere lui, perchè si mancherebbe di rispetto alla società. Di concerto sicuramente decideranno cosa fare, ma parlarne oggi non serve a nulla, crea solo polemiche inutili”

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