Caos Roma, la reazione di Baldini: “Chi ha inoltrato la mail vuole...

Caos Roma, la reazione di Baldini: “Chi ha inoltrato la mail vuole il male della Roma. Sarei troppo stupido per accollarmi pure questa”

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(…) Inevitabile pensare allora di chiedere spiegazioni al consulente di Pallotta, Franco Baldini, evocatissimo nell’ultimo periodo (come sempre succede nei periodi di vuoto di potere a Trigoria o quando le cose vanno male). E, nella dichiarata veste da giornalista, gli abbiamo chiesto presto ieri mattina, via messaggio, di condividere un pensiero sulla fonte che può aver ispirato l’articolo di Bonini e Mensurati. Lui, che aveva appena letto l’articolo, ha risposto testualmente: «Chi ha fatto questo, oltre ad essere la peggior persona possibile ed immaginabile, vuole solo il male della Roma… non si rischiarano le acque rimestando sul fondo. Per quanto io possa essere stupido, davvero non ce la faccio ad esserlo così tanto da non sapere che avrei dovuto “accollarmi” pure questa».

(…) LA MAIL – Senza voler intaccare la ricostruzione dei colleghi, evidentemente imbeccati da fonti diverse dalle nostre, non possiamo però evitare di dire che l’indagine sul tema operata da Il Romanista con tutti i possibili testimoni diretti e indiretti, ha portato ad altre conclusioni.

A partire dal nucleo centrale dell’inchiesta dei colleghi: la mail inviata da Lippie a Pallotta il 16 dicembre 2018. Che c’è, indubbiamente, e ha creato davvero un putiferio all’epoca dentro Trigoria. Ma sul contenuto le versioni di chi l’ha letta differiscono, a quanto sembra, rispetto a ciò che è stato scritto su Repubblica.

Per esempio, pare che Stefanini non fosse mai citato nella mail tra i confidenti di Lippie, così come non ci sarebbe traccia, nel report, di lamentele dirette dei calciatori (di De Rossi, in particolare) nei confronti di Totti, mentre veniva effettivamente segnalata una certa generica carenza di professionalità di Totti e nel metodo di allenamento di Di Francesco. Solo che a dirlo era Ed Lippie che riportava le sensazioni del medico sociale Del Vescovo.

Eccolo il riferimento, nel comunicato della Roma, laddove si scrive che «si ritiene che non sia attendibile trasformare in fatti eventuali opinioni espresse da terzi (Del Vescovo), e riportate a terzi (Lippie), delineando in questo modo un quadro distorto e totalmente distante dalla realtà». Quando la mail fu resa nota a Trigoria, insomma, fece molto discutere e creò qualche attrito all’interno del gruppo (e anche tra De Rossi e Totti, soprattutto in seguito all’allontanamento di Stefanini dopo l’esonero di Di Francesco), ma poi fu derubricata come un’iniziativa personale un po’ bislacca figlia semmai di eccesso di zelo.

Tutti del resto sapevano che né Lippie né Del Vescovo hanno intrattenuto mai rapporti particolarmente cordiali con Di Francesco e Totti. E di conseguenza con Monchi.

Fonte: Il Romanista

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