Capita spesso di… 1 anno ‘dopo Totti’

Capita spesso di… 1 anno ‘dopo Totti’

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Capita spesso di cercare quella maglia, di intravedere quel numero 10, di scorgere lì in fondo, a trequarti campo un passaggio filtrante, uno stop, un colpo di tacco, è capitato, capiterà ancora, per sempre. Allucinazioni, visioni, o più semplicemente, sentimenti che riemergono. E’ passato un anno, 365 giorni, decine di partite, emozioni europee, delusioni e gioie in campionato, ma al ‘romanista’ capita di ripensarci, di sperare di rivederlo toccare il pallone con la sua, la nostra maglia in dosso, ancora una volta. Un desiderio recondito, un tuffo dell’anima. Francesco Totti ha smesso con il calcio giocato e ora guarda buona parte dei suoi ex compagni dalla tribuna, con lo sguardo un po’ malinconico di chi non avrebbe mai voluto scrivere “mi mancherai” su quel pallone, l’ultimo, scagliato in Sud ma anche con la fierezza e l’orgoglio di chi sa di aver dato tutto se stesso per il suo grande amore. La sua, la nostra Roma e quella fascia, indossata per oltre 20 anni, sul braccio di un amico e compagno di mille battaglie, “nessun braccio più solido avrebbe potuta indossarla dopo di me”.


Capita spesso e ricapiterà di pensare ai gol, alle giocate, agli assist vincenti, a quei tocchi di classe che ‘l’elettricista’ (geniale soprannome coniato per lui dal compianto Lando Fiorini), ha sfornato per un quarto di secolo, con la semplicità e la leggerezza di chi sa, di essere speciale, ma non l’ha mai fatto pesare agli altri dieci. Capita spesso e ricapiterà di sognare ancora una Roma vincente, di vederlo sollevare un altro trofeo, un altro Scudetto rincorso dal 2001, sfiorato più volte ma mai più riconquistato. Capita spesso e capiterà di amarlo ancora, di nominare il suo nome, di metterlo a paragone ma è quasi impossibile che qualcuno da qui ai prossimi 200 anni potrà eguagliarlo.

Capita spesso e ricapiterà, perchè Francesco Totti “è la Roma” e la Roma è Totti, contro tutto e tutti, da qui a 200 anni, sempre e per sempre dalla stessa parte…

Grazie Francesco, un anno dopo

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