Castan: “Ringrazierò per sempre Garcia e Sabatini che mi hanno tenuto qui”

Castan: “Ringrazierò per sempre Garcia e Sabatini che mi hanno tenuto qui”

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Castan 2Questa la lunga e commovente intervista di Leo Castan a RomaTV, nella trasmissione SlideShow, dove gli sono state mostrate alcune foto personali e altre legate alla sua carriera da calciatore:

Da bambino
“E’ emozionante guardare questa foto, lì è iniziato il sogno. Guardavo giocare mio padre con mio fratello e lì è iniziato il sogno di poter diventare un calciatore. Ringrazio Dio e la mia famiglia per avermi aiutato”.

Da ragazzo, in azione.
“Questo è stato un momento bello. Ho fatto la Primavera in una squadra non di Serie A, poi sono andato all’estero ma non è andata bene. Questa è la squadra, il Gremio che mi ha riportato in Brasile e ho un rapporto molto bello con la città: lì ho conosciuto mia moglie e per me è iniziata una nuova vita. Questa squadra sarà sempre nel mio cuore”.

La vittoria della Libertadores.
“Questa è una delle gioie più grandi della mia vita. Era un sogno giocare nel Corinthians: lì ho fatto molto bene ed è stato un momento felicissimo”.

Con Franco Baldini all’arrivo a Roma.
“Anche questo è un momento felice: ho realizzato il sogno di venire in Europa a giocare. Baldini è venuto in Brasile a parlare con me, Sabatini lo faceva tutti i giorni per convincermi. Li ringrazio, insieme al Presidente, per avermi portato qua fidandosi di me. Devo ringraziarli perché mi hanno permesso di giocare in Europa in una grande squadra”.

Sabatini.
“Che posso dire di lui? Gli voglio molto bene perché mi ha portato a Roma e anche nel momento difficile che ho passato di recente mi è stato molto vicino. Lo porterò sempre con me perché ha cambiato la mia vita. A febbraio hanno mandato una persona in Brasile per parlare con me, poi parlai con lui al telefono: voleva convincermi a venire a Roma e siamo stati in trattativa 3-4 mesi. Il Corinthians voleva più soldi, ma io ero in scadenza di contratto e volevo andare a Roma. Lui ha fatto di tutto per prendermi, perché si fidava di me. Alla fine ho chiuso con la Roma perché ho capito che mi volevano fortemente e questo mi ha dato molta fiducia”.

Con Pallotta.
“Grande Presidente! E’ uno che fa di tutto per farci stare tranquilli e per non farci mancare niente. Voglio molto bene anche a lui perché è una bravissima persona, fa di tutto per far diventare questa squadra tra le più importanti al mondo. In questi tre anni è cambiato tanto, anche nella struttra, ma sono convinto che lui sia responsabile per tutto questo.”

Zeman.
“Non posso dire che avevo un buon rapporto o un brutto rapporto, perché non ce l’avevo. Ero appena arrivato e non parlavo italiano: non capivo molto bene quello che mi chiedeva, ma l’ho sempre rispettato, anche perché sono educato e rispettoso nei confronti di compagni e allenatori. Mi dispiace perché non abbiamo fatto bene”.

In allenamento con Taddei e Marquinho.
“Questi sono i miei amici. Sento ancora spesso Marquinho, che quando sono arrivato mi ha aiutato molto. Non è facile cambiare paese. Rodrigo è un campione, un esempio: quando sono arrivato lo guardavo sempre in allenamento. Qui c’è anche Lucca, un giovane che è venuto per fare una bella carriera. Sono bei ricordi, perché loro sono amici a cui voglio tanto bene”.

In America con Dodò e Marquinhos.
“Sono bravissimi ragazzi. Marquinhos è diventato un top-player, ma già si vedeva. Dodò è mio fratello minore, che posso dire? Lo porto sempre con me. Quando viene a Roma mi chiama e lo stesso faccio io. E’ davvero un fratello e sa che può contare su di me per qualsiasi cosa”.

Il gol alla Fiorentina.
“Questo è stato il primo gol, anche se un po’ confuso l’ho segnato io. E’ un bel ricordo, in una partita difficile. E’ stato un inizio di campionato particolare per me, perché realizzavo il sogno di giocare in Europa, ma i primi tre mesi sono stati davvero magici”.

Il derby di Coppa Italia.
“Questa è la finale. E’ stato forse il momento più brutto della mia carriera. Volevo tanto vincere la Coppa, però forse è stata anche la partita più brutta che ho mai giocato. Mi dispiace molto per questa gara, difficile da digerire, ma dopo questa sconfitta a Roma è iniziata una nuova era e so che un giorno la rigiocheremo”.

Con Garcia.
“Il Mister è difficile da descrivere. E’ quello che ha cambiato tutto per me. Quando è arrivato, dopo il primo anno difficile con Zeman, avevo voglia di tornare in Brasile anche per la Nazionale, ma lui mi ha convinto a restare insieme a Sabatini e mi ha fatto diventare grande. Mi ha dato la fiducia di tornare ai miei livelli e anche in questo momento difficile mi è stato molto vicino. Lo ringrazierò per tutta la vita”.

Il gol di Balzaretti al derby.
“E’ stato un gol importante. Balzaretti è un fenomeno, perché ha voglia e grinta. Tutto quello che sta passando ci accomuna: per me è un esempio. Se riesco ad avere il 50% della sua grinta sono felice”.

Una preghiera in campo.
“Questa è una bella foto. Io sono uno che crede che Dio è accanto a me in ogni cosa, quindi lo ringrazio sempre”.

Il salvataggio sulla linea contro l’Udinese.
“Questo è un bel salvataggio. E’ stato un inizio di stagione pazzesco. Medhi è diventato un amico e noi due insieme avevamo una forza incredibile. Prima del campionato mi ricordo che tutti i giornali dicevano che non potevamo giocare insieme, ma noi abbiamo parlato e ci siamo detti che dovevamo dimostrare a queste persone che non capivano niente. Anche queste critiche ci hanno dato tanta forza: ci guardavamo a sapevamo che per tutti sarebbe stata dura segnarci. Questo salvataggio è stato bellissimo”.

Con il Brasile.
“Questa è un’altra emozione grandissima. Guardando questa foto sembra facile, ma arrivare a indossare questa maglia è stato difficile. Stare vicino a questi campioni è stato un sogno: voglio tornare in Nazionale e giocare i Mondiali. Perché no?”

Con Ronaldinho.
“Questo è un altro sogno. Io sono fortunato, perché arrivare a fare tutto questo è magnifico. Lui è un idolo per me: fare riscaldamento con lui che guardavo in televisione… Sono fortunato ad aver giocato con giocatori così forti, perciò li guardo attentamente perché possono insegnarmi molto”.

Il matrimonio.
“Questa foto è speciale: la mia famiglia, mio fratello, manca un figlio che sta per venire… Mi piace la famiglia così grande. Io voglio dare orgoglio a tutti quanti ed essere un esempio”.

Con il figlio.
“Questa è stata l’emozione più bella della mia vita: lui è Gabriel, il mio primo figlio. Ho capito che avevo delle responsabilità. Voglio essere un esempio per i miei figli, un grandissimo uomo per loro”.

Con i due figli.
“Eccoli! Questi due sono tutto per me. Ringrazio Dio per avermi regalato mia moglie e ringrazio lei per avermi regalato questi due gioielli. Senza di loro non so cosa avrei fatto”.

Con la moglie.
“Grandissima Bruna! Mi ha fatto il regalo più bello del mondo. Sono davvero fortunato ad aver incontrato una ragazza così. Lei è stata una persona fondamentale nella mia vita, nei momenti belli e in quelli brutti. Sono con lei fino alla fine”. 

Con il medico che lo ha operato.
“Grande foto! Prima parla del mio procuratore, che ringrazio tanto per avermi portato in Italia: mi è sempre stato vicino e mi fido tanto di lui. Quell’altro è Roberto, un caro amico a cui voglio molto bene, che sta sempre con me. Il professore Giulio Maira… ringrazio Dio per avermelo fatto conoscere, mi ha fatto continuare a vivere. E’ un fenomeno. Dobbiamo fare ancora un paio di visite, ma lo ringrazierò per sempre. Avevo molto paura, ma lui mi ha tranquillizzato”.

La frase: “io posso sopportarlo”.
“Ho visto che ho una forza dentro di me che nemmeno sapevo di avere, che mi sta facendo diventare un uomo migliore, quindi posso dire che posso sopportare tutti i dolori del mondo. Ho passato un momento brutto e posso dire di averlo sopportato”.

Lo striscione “dai Castan vinci anche questo tackle”.
“Questo striscione è bellissimo. Ero allo stadio. Devo ringraziare tutti i tifosi che mi hanno dato il coraggio. Non sapevo di avere tutto questo rapporto per questa sfida difficile. A loro dico che hanno meritato tantissimo: dopo tutto questo affetto, mi hanno dato una forza incredibile e li porto sempre con me”.

Con Strootman,
“Kevin è un amico, mi dispiace per lui che sta passando un momento difficile. Ora siamo quasi sempre insieme in palestra. Voglio tornare in campo con lui, perché giocare con Kevin è facile: è un campione. Voglio vincere tante cose insieme a lui, che è un grand’uomo oltre che un fenomeno”.

In allenamento in palestra
“Questa foto è di ieri. Ho fatto riscaldamento con il gruppo. Che posso dire? Sto tornando. Ho imparato una parola: “superare”. Ogni giorno imparo di più perché non è stato facile. Sto lottando contro il mio corpo, ma ho la mentalità giusta, gli amici, la famiglia e sono sicuro di vincere. E’ stato veramente difficile imparare tutto di nuovo, ma sto lottando molto. Io sono già lottatore nella vita. Per arrivare in questa squadra ho lottato. Ora la voglia non manca. Sono sicuro che tornerò, ancora non so quando, ma tornerò più forte di prima”

Con Aldair e Zago
“Grandi! Fare la difesa a tre con questi due era facile! Sono due campioni, due vincenti. Voglio fare anche io quello che hanno fatto loro: vincere uno scudetto a Roma. Sono sicuro che ci riuscirò anche io, perché non sono venuto qua per passeggiare. Voglio vincere come loro, sono un esempio per me. Se faccio il 50% di quello che hanno fatto loro qua sarà comunque molto”

Lui in allenamento che mostra i pollici
“Io porto con me l’allegria. Sono sempre felice e allegro, perché un giorno stai male e uno bene, ma anche nei giorni negativi so che tutto passa nella vita. Devi essere pronto per stare bene anche nei momenti brutti”

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