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CGR EDITORIAL – Florenzi studia da campione con un motore in più: la Curva Sud

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Florenzi Roma Genoa Sotto la Sud

A cura di Francesco Oddo Casano

Castan, Strootman, Maicon, Totti, De Rossi, Nainggolan, Iturbe, Gervinho, Pjanic… se fosse stato indetto ad inizio anno un sondaggio demoscopico nell’emisfero romanista, tutti avrebbero ricercato e individuato in questa lista ristretta di calciatori l’uomo, che avrebbe indossato le vesti del trascinatore e, difficilmente, qualcuno avrebbe indicato invece Alessandro Florenzi: lui romano e romanista, nato a Vitinia con la passione per il calcio e per Francesco Totti, capitano e simbolo ventennale di questa società, al quale da raccattapalle passava il pallone con le mani negli anni d’oro Spallettiani, sperando un giorno di poterlo fare con i piedi all’interno del rettangolo verde dell’Olimpico.
Florenzi TottiUn doppio segno del destino dunque l’esordio del 22 maggio 2011, quando subentrò negli scampoli finali di un inutile Roma-Samp, al posto del capitano e due anni dopo quel gol a San Siro, due stagioni fa, quando Zeman lo schierò da titolare per la prima volta al Meazza e Francesco Totti, proprio lui, gli servì l’assist al bacio per la sua prima gioia in serie A.

Un abbraccio lungo una vita, subito dopo la rete del vantaggio della Roma, nel quale Ale avrà mentalmente ripercorso tutte le tappe della sua faticosa carriera, nata sulle note di una vita da mediano, come cantava Ligabue, ma con le stimmate del campione.

L’excursus calcistico di Florenzi è infatti paragonabile ad una lunghissima montagna russa: lo scudetto Primavera da capitano nel ruolo di regista, l’esperienza di Crotone in Serie B che lo ha cresciuto mentalmente e tatticamente, 11 gol da ala, trequartista e all’occorrenza da terzino sinistro, il ritorno a casa con il maestro Boemo che lo ha strutturato fisicamente e gli ha spiegato quanto fossero importanti gli inserimenti senza palla partendo da mezz’ala, poi l’avvento di Rudi Garcia, che lo seguiva da mesi e che lo ha trasformato in una freccia da scagliare all’arco di Francesco Totti da ala destra, le dieci vittorie consecutive, i gol decisivi al volo di destro, di sinistro, in acrobazia, l’obiettivo Champions centrato anche grazie al suo apporto decisivo e oggi una nuova sfida: Maicon fuori a lungo per infortunio, Torosidis più volte defilato a sinistra e quella fascia destra, da terzino, da ricoprire, con lo spirito e la voglia di sempre.

ROMA  MANCHESTER CITYFlore – come ama chiamarla il mister francese – lo scorso anno ha sfiorato il sogno del suo primo Mondiale con la nazionale azzurra, sfumato all’ultimo secondo, nonostante abbia fatto parte spesso e volentieri della comitiva di Cesare Prandelli. Oggi con Antonio Conte, è diventato subito elemento imprescindibile, con l’idea di potersi ritagliare una grande carriera nel ruolo di esterno basso, nonostante la sua indole sia sempre quella di attaccare lo spazio davanti a se e pensare meno a chi possa partire alle sua spalle.

Ci sto lavorando giorno dopo giorno e devo migliorare nella fase difensiva” ripete costantemente l’umile Florenzi, ma se alle percussioni, agli assist, ai gol spettacolari sotto l’incrocio, alla forza fisica, alla corsa sfrenata, dovesse aggiungere anche una maggiore attenzione in fase di ripiegamento, il jolly di Vitinia potrebbe ripercorrere le orme di Gianluca Zambrotta, passato nell’arco di pochi mesi da buon attaccante esterno a campione da tarzino, anche se per un certo Arrigo Sacchi, Florenzi campione già lo è.

Il coast to coast di domenica è l’emblema della crescita esponenziale di questo ragazzo, che per 70 metri ha portato con se il pallone e una voglia di spaccare il mondo, scaricata poi dentro la porta alle spalle dell’amico Perin, sotto la Sud, la sua curva, che lo ha abbracciato idealmente consacrandolo forse già nell’alveo dei capitani storici della Roma.

Una cosa è certa: tra una decina d’anni, se la Sud riproporrà quella coreografia toccante esposta nell’ultimo Derby, al fianco di Masetti, Volk, Amadei, Fulvio Bernardini, Losi, De Sisti, Di Bartolomei, Conti, Giannini, Totti e De Rossi, ci sarà spazio anche per Alessandro Florenzi.

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