Collina lascia. In Uefa arrivano Rosetti e la Var

Collina lascia. In Uefa arrivano Rosetti e la Var

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IL MESSAGGERO (R. AVANTAGGIATO) – Pierluigi Collina si è dimesso da designatore Uefa. L’ex arbitro italiano, capo anche dei direttori di gara della Fifa, lascia per motivi personali, come fa sapere la stessa l’Uefa attraverso una nota. «È stato un privilegio lavorare come arbitro capo della Uefa negli ultimi 8 anni», ha spiegato Collina, senza entrare nei dettagli della motivazione alla base della scelta, che lo porterà sicuramente a stare di più in famiglia. Una motivazione, quella personale, che non basta però a giustificare quello che è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno. A generarlo, in realtà, sarebbe una divergenza di vedute sull’accelerazione che bisogna dare all’applicazione della Var nelle coppe europee. E, in parte, anche dalle polemiche che si sono scatenate dopo le due semifinali di Champions, terminate con un carico eccessivo di contestazioni per le designazioni e per gli errori arbitrali. Polemiche che hanno investito proprio Collina, e con lui il presidente dell’Uefa Ceferin, ritenuti colpevoli di ostacolare l’avvento del Var nelle coppe europee. Collina, però, in Russia ha dimostrato che per lui la Var non è un problema. Anzi, l’ha lodata, contrastando quasi quanto detto nel suo ruolo all’interno dell’Uefa: «Non ci sono ancora le condizioni», è andato spesso ripetendo a supporto del pensiero del suo presidente (lato Uefa) Ceferin. Pensiero che però non si sposa con quella voglia sfrenata di Var dell’altro suo presidente, Infantino, capo della Fifa. Voglia alimentata dal successo che, con il grande contributo degli arbitri italiani e di Irrati in particolare, la video assistenza ha riscosso nell’ultimo Mondiale in Russia.

IL SUCCESSORE Le dimissioni di Collina, tuttavia, non rappresenterebbero un freno all’idea che anche l’Uefa debba piegarsi all’arrivo della Var. Anzi, proprio la scelta di Roberto Rosetti per la sostituzione di Collina, (che lascia l’Uefa dopo otto anni, essendo stato o chiamato da Platini nel 2010) vuole essere un segnale di apertura proprio per l’introduzione della Var. «Roberto è stata la scelta naturale. So che presiederà il Comitato con passione ed entusiasmo», ha spiegato Ceferin. Rosetti, che ha smesso di dirigere proprio nel 2010 (dopo essere stato, nell’Europeo del 2008, il primo arbitro a dirigere la gara di apertura e chiusura di una competizione internazionale) è infatti l’attuale responsabile del progetto Var in Italia (ruolo che forse dovrà lasciare) ed è stato al fianco di Collina e dello svizzero Busacca all’ultimo Mondiale. Chi meglio dell’ex arbitro torinese (già in Svizzera per prendere possesso del suo nuovo ufficio…) può dunque portare anche l’Uefa nel mondo Var. «Per me è un grande onore ricevere questo incarico. Non vedo l’ora di affrontare questa nuova sfida», le prime parole di Rosetti da designatore Uefa.

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