Garcia: “Momento no? Tutti responsabili. Più forti se nell’ambiente c’è fiducia” (AUDIO)

Garcia: “Momento no? Tutti responsabili. Più forti se nell’ambiente c’è fiducia” (AUDIO)

SHARE

GARCIA ALLA VIGILIA DI PALERMO ROMAQueste le parole di mister Garcia in conferenza stampa alla vigilia di Verona-Roma:

Come si fa a motivare una squadra in questo momento così delicato?

“Si motiva pensando alla gara che arriva, conta solo il fatto di vincere e mettere tutto in campo, per fare in modo di uscire da questo momento in cui pareggiamo quasi sempre. Mi sono già espresso dopo la partita di Europa League, ma la mia motivazione principale è fare in modo che la squadra e ogni singolo non perdano fiducia in loro stessi e nella forza della squadra. Altrimenti si gioca con troppa sicurezza. L’ho già detto, quando una squadra non prende più rischi , soprattutto in attacco, penso che non si hanno tante opportunità per vincere. Lavoro su questo, facendo anche vedere ai giocatori cosa hanno fatto in un passato molto recente.”

La Juve ha vinto, questo cambia il significato della partita di domani ?

“Nessuno, nella nostra posizione dobbiamo solo fare di tutto per vincere, lavorare per questa partita e stare zitti. Finché non vinciamo più partite non serve a nulla parlare del primo posto. Quello che ha detto Sabatini lo pensiamo tutti: dobbiamo fare di tutto per difendere il secondo posto, sarà il miglior atteggiamento per attaccare il primo ma per il momento, con 10 punti di distacco, non parliamo di questo ma solo di fare in modo di vincere a Verona.”

La Juve non ha giocato bene, ma ha vinto. Questa è una differenza tra Juve e Roma, visto che la squadra quando gioca male difficilmente porta a casa la partita?

“Parlo solo della Roma, la loro vittoria è arrivata da una giocata di un singolo. Concentriamoci sulle nostre forze, abbiamo anche noi giocatori in grado di fare la differenza anche se non si gioca bene.”

Perché però questo sta mancando nella Roma?

“Ognuno deve tornare al 100%, ci sono grandi uomini e grandi giocatori in grado di risolvere le partite.”

Sabatini ha parlato di tempi sbagliati nel mercato. Avrebbe preferito giocatori diversi?

La responsabilità di avere una Roma seconda in classifica è di tutti, così come dell’eliminazione in Champions. Sul mercato le scelte sono state ottime, il timing è qualcosa che non potevamo gestire. Siamo stati penalizzati anche dall’infortunio di Ibarbo. Ma come ho detto la responsabilità dei risultati è di tutti, siamo tutti sulla stessa barca. Siamo responsabilità tutti delle cose buone e di quelle meno buone.”

Le stanno arrivando le critiche, per la prima volta da quando è qui a Roma?

“Credo che parli per lei, non per i tifosi. Io devo fare in modo di portare risultati, non lavoriamo solo per questa stagione, ma per costruire una grande Roma nel futuro. Lavoriamo per questo, non per vincere uno scudetto ogni 30 anni. Forse siamo un pò in anticipo ma così più presto saremo forti. Non è che aspettiamo il nuovo stadio per essere più forti. Noi dobbiamo spingere al massimo. Il momento difficile è ovvio e mi sembra anche normale, vista la storia di questo anno. Lo ripeto, siamo molto più forti se i giocatori sentono la fiducia dell’ambiente. E ve lo dico sinceramente, mi sembra che sarebbe un’ottima cosa per tutti se la Roma abbia il successo che prevede di avere. E’ giusto avere un avviso critico, ma le cose devono essere obiettive. Tutti saranno contenti di vedere una Roma vincente, se abbassiamo la fiducia non faremo strada.”

Dice spesso che la squadra abbassa troppo il baricentro. Detto così sembra quasi che lei non riesca a ottenere quello che vuole dalla squadra o che i giocatori non la seguono.

“Bisogna parlare delle condizioni del momento, l’ho spiegato dopo il Feyenoord. E’ vero, non è che quando siamo in vantaggio e decidiamo di colpire in contropiede che dobbiamo difenderci dietro la linea della palla o non fare più pressing. Sulla partita del Feyenoord è qualcosa di umano, quando siamo andati in vantaggio è stato umano proteggere il risultato. Ma ovviamente questo ci porta più opportunità per l’avversario. Speriamo di non prendere un gol in fuorigioco ogni volta ma sono d’accordo. Andiamo troppo indietro ma serve essere più compatti, cosa che è il marchio di fabbrica di questa Roma.”

Lei parlava di “anticipo” rispetto ai programmi. Una spiegazione in più?

“Servirà tempo, lavorando. Il presidente arriverà a fine febbraio ed è la persona giusta per rispondere. C’è una relazione tra risultati sportivi e potenza economica, ma di questo deve parlare il presidente. Noi vogliamo arrivare in alto in Italia e piano piano in Europa”‏.

Lei si sente messo in discussione dai calciatori?
“Bisogna chiedere ai giocatori. Io non vedo nessun cambio di atteggiamento tra loro e me, ma chiedetelo a loro”.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.