Conferenza Garcia: “Vogliamo accorciare sulla Juve. Ljajic? Diamante grezzo”.

Conferenza Garcia: “Vogliamo accorciare sulla Juve. Ljajic? Diamante grezzo”.

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1 GARCIA 2Queste le parole di mister Rudi Garcia, alla vigilia della sfida del Sant’Elia contro il Cagliari di domani alle ore 15:00

La Roma non vince a Cagliari da parecchi anni, che difficoltà si aspetta?
E’ sempre difficile vincere in trasferta ma le statistiche sono fatte anche per cambiare, e quindi proveremo a cambiarla”

La Juve è favorita per lo Scudetto e  per l’Europa League?
“Ovviamente, sono primi con  8 punti di vantaggio, faremo in modo che domani lo scarto sia di 5 punti alle 17:00, noi faremo il nostro e dopo aspettare, sull’Europa già ho detto che loro hanno una squadra per vincere la Champions, quindi è ovvio che per l’Europa League sia lo stesso”.

Fase delicata per la Roma, che momento è?
“Perchè dovrebbe essere più difficile adesso?Per me non cambia nulla, rimane un mese e mezzo alla fine della stagione, quando ci sono meno partite, la squadra che rincorre non può sbagliare, per questo andremo per prendere i tre punti, è il modo migliore per avere uno scarto sul terzo e provare a rosicchiare qualcosa sulla Juve”.

Si dice che assomigli a Conte, ritiene sia vero? Sulla litigiosità del calcio italiano, è meravigliato?
“Non posso rispondere a questa cosa. Mi conosco abbastanza bene, ma sugli altri allenatori solo sul fatto di parlare poco tempo prima di una partita, non posso parlare di Conte, non lo conosco bene, le migliori persone per rispondere su un allenatore sono i giocatori, loro si che ci conoscono bene. Sul resto non ho niente da dire, mi interessa solo l’avventura della Roma  e andare avanti con il mio club”.

Ha rivisto la gara dell’andata o le ultime del Cagliari?
“No le ultime del Cagliari, io l’ho rivista quella dell’andata ma da solo”.

Nonostante il grande campionato, si criticano giocatori come Ljajic e Destro, lei si aspettava questo tipo di ambiente?
“Avevamo un obiettivo matematico: di tornare in Europa, questa cosa è già fatta e adesso ci restano delle partite per cambiare l’obiettivo, saremo in Champions ma vogliamo arrivarci in modo diretto, primi o secondi, sul primo posto non abbiamo il destino nelle nostre mani. Avevamo un altro obiettivo, giocare per la felicità dei nostri tifosi, come dissi quando arrivai, quando vedo Taddei segnare e festeggiare con la gente, credo che da diverso tempo abbiamo ridato orgoglio, sorriso ai nostri tifosi e ai nostri giocatori, l’immagine di Taddei è un esempio clamoroso sul fatto che abbiamo raggiunto questo obiettivo, per me più importante della classifica, perchè questa avrebbe seguito l’obiettivo iniziale”.

DESTRO E GARCIA-AS4_1362Ljajic, lei ha detto che può diventare come Hazard, ma la segue come il Belga?
“Adem è come un diamante grezzo, Hazard era uguale quando arrivò a Lille e dopo 4 anni era cresciuto, Adem può fare la stessa strada. Lui si impegna, ha segnato 5 gol e fatto 5 assist, ha un grande talento”.

Quanto in alto vuole che la Roma arrivi lei?
“Questo anno il più in alto possibile, bisogna credere fino alla fine di arrivare più in alto possibile, poi sarà comunque eccezionale: questa stagione non è finita. Dopo parleremo con il presidente, con i direttori e vedere quello che possiamo fare, ma bisogna prima raggiungere questo finale di campionato, e fare in modo di arrivare più in alto possibile, perchè sarà tutto più facile poi alla fine della stagione di pensare alla nuova annata, non posso parlare oggi di mercato se siamo concentrati sul finale di stagione, sarebbe sbagliato, non voglio cadere in questa trappola”.

Quella di domani per Nainggolan sarà una partita diversa, che settimana ha vissuto?
“Si ne abbiamo parlato, ma è sempre così quando un giocatore ha giocato tanto tempo in una squadra ed è stata bene, sarà una particolare per lui ma farà il massimo per la Roma, per vincere con tutto il rispetto necessario per il Cagliari”.

Rispetto ad inizio stagione, fate molto più pressing, la difesa è più alta, è una scelta dettata dalla stanchezza delle altre squadre o è un lavoro in preparazione della Champions?
“Lo abbiamo fatto sempre, dopo dipende dal momento se giochiamo ogni tre giorni, come stanno i ragazzi, ma c’è sempre un momento in ogni gara dove c’è questa strategia di alzare il baricentro, dare fastidio al portatore di palla avversario e provare a rubare palla alti, ma in alcuni  momenti bisogna essere più intelligenti e creare degli spazi che non esistono”

Rispetto a quando arrivò quando le furono imposte cessioni importanti, si sente oggi in una posizione di forza maggiore per chiedere qualcosa in più?
“Ho lavorato di concerto con Sabatini sin dall’inizio e continueremo a farlo. In un club viene prima l’aspetto economico, vedremo che succede a fine stagione, l’unica cosa che sappiamo è che abbiamo avuto il  bisogno di vendere di più la scorsa estate, ma abbiamo fatto in modo di costruire una rosa per raggiungere l’Europa e ci siamo riusciti, questo significa che le scelte sono state giuste, lo faremo anche la prossima estate, quando c’è un mercato non esiste una statistica di dire che nessuno sbaglia, ognuno fa sempre il 100% di successo, perchè nel mercato ci sono tanti parametri, non conta solo il talento, bisogna vedere come si inseriscono i giocatori, che personalità hanno, alcuni vanno bene subito, altri hanno bisogno di tempo, anche per questo miglioreremo la rosa, senza rivoluzionarla”.

Questa Roma è in grado di superare un ipotetico girone di Champions?
“Vedremo, ma la rosa non sarà la stessa, ogni rosa del Mondo, tranne il Barcellona, cambia almeno un giocatore. Siamo tutti d’accordo per avere la migliore Roma possibile, quella di quest’anno non è per niente male”.

Quale delle prossime partite ritiene più insidiosa? Ha predisposto contromisure per Conti?
“Non parlo mai delle gare successive alla prossima, mi interessa solo Cagliari ad oggi, hanno giocatori forti, anche il figlio di Bruno Conti è forte, anche in attacco sono forti, sono pericolosi, ma noi abbiamo le nostre armi e andremo a Cagliari per vincere, sarà difficile ma ci proveremo”.

De Rossi con l’82% di passaggi riusciti è il centrocampista più utile della Serie A, ha pensato mai di spostarlo più avanti?
“Daniele è un grande giocatore, uno dei più grandi centrocampisti che ho visto nella mia carriera, per questo nel mio gioco tocca molti palloni, ma non la perde quasi mai, stando basso agevola l’uscita del gioco dai difensori, se giocasse più alto prenderebbe più rischi e avrebbe meno passaggi riusciti, ma quando hai uno come Pjanic davanti lui deve provare il rischio, sono due giochi diversi. Comunque Daniele lo può fare, però perchè schierarlo più alto, perderemmo equilibrio dietro, ma nelle ultime settimane abbiamo giocato con 2 mediani e un trequartista.”

 

 

 

 

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