Coni, Malagò categorico: “Il calcio italiano va riformato. Necessario il commissariamento della...

Coni, Malagò categorico: “Il calcio italiano va riformato. Necessario il commissariamento della FIGC ma legalmente impossibile”

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Nel corso del consiglio straordinario del Coni, convocato dopo la disfatta dell’Italia al Mondiale e le conseguenti dimissioni di Tavecchio, ha preso la parola Giovanni Malagò, presidente dello Sport italiano. Queste le sue parole: “Penso fosse doveroso che il presidente del Coni convocasse una giunta straordinaria. Tutti i membri di Giunta, tecnici, editoriali, olimpici estivi e invernali hanno espresso la loro opinione. C’è stata una individuazione di opionioni personali molto importanti su questa vicenda, su quella che era stata la mia narrazione dei fatti, che molto in sintesi vado a raccontare. Ci sono due problematiche, una sostanziale, oggettiva, cioè che questa vicenda del mondo del calcio sicuramente coinvolge il sistema non del Comitato Olimpico e del sistema sportivo italiano, ma il sistema Paese in un modo assolutamente diverso e imparagonabile con qualsiasi altro sport e federazione. In questi giorni c’è un onda, una piena che i media hanno riportato e coinvolge travolge tutto e tutti. Sarebbe da persone non serie fingere che non sia successo niente, soprattutto per chi ha responsabilità istituzionali e pubbliche come me e gli altri organi di Giunta. Sotto questo punto di vista la mia posizione è netta, se volete categorica, per me il calcio italiano va riformato, vanno cambiate le cose sotto tanti punti di vista. Come si deve arrivare a questo? Non si può che passare per un commissariamento”

“Un commissariamento con poteri ampi e lungo – ha proseguito Malagà – non uno che passa per i normali avvicendamenti di altre federazioni. Il male è profondo, esiste ha radici di carattere statutario. C’e’ un problema formale, amministrativo, che riguarda i pezzi di  carta. Gli uffici legali sostengono che oggi non ci sono i presupposti per il commissariamento della Federcalcio.  Cosi’ come sono scritte le regole, se noi oggi avessimo portato in Giunta una delibera di  commissariamento della Figc, saremmo stati oggetto di un ricorso da parte di uno di questi signori che vogliono evitare tale
scenario. Cosi’ come sono scritte le carte, sappiamo che il ricorso avrebbe grande possibilita’ di successo. Io non posso esporre il Coni a questo rischio, perche’ questa è un’organizzazione seria, solida, e non puoòfinire in un disastro. Ma questa situazione fa riflettere. 
So che per la Lega di Serie A è stata convocata un’assemblea elettiva il 27, so che c’è la possibilità fino al 30 di mettere le X nelle caselle. Le caselle mancanti sono ben 9: presidente, amministratore delegato, consigliere di Lega che deve essere un terzo indipendente in base al nuovo statuto, i quattro membri delle società in rappresentanza del consiglio di Lega, i due rappresentanti delle società nell’ambito federale. Se succede tutto questo, in bocca al lupo calcio, non possiamo fare niente. Noi siamo molto dispiaciuti che si debba percorrere un’altra strada ma non abbiamo gli strumenti giuridici per impedirlo. Nel caso questo non accada, dato che l’esercizio del commissario è di natura straordinaria, se non si arriva a dama, quel commissariamento non può essere procrastinato, perché si va nella straordinaria amministrazione, mentre il presidente dimissionario può solo svolgere funzioni di ordinaria amministrazione. A quel punto si riconvoca una Giunta e si faranno le dovute considerazioni.”

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