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Conte-Roma, un flirt che dura da oltre 6 mesi: in gioco tutti i ‘centri di potere’ giallorossi

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(di Francesco Oddo Casano) – La Roma e Antonio Conte, un vecchio amore che ciclicamente ritorna. Sì, perchè i giallorossi rincorrono l’idea di arrivare all’ex Ct della Nazionale da almeno 4 anni. Nell’estate 2015, quando Pallotta sfiduciò Rudi Garcia, Walter Sabatini si convinse che l’uomo giusto per vincere – a fronte di un undici composto da gente del calibro di Salah, Dzeko, Pjanic, De Rossi, Totti, Manolas, Rudiger, Szczesny etc… – fosse proprio Antonio Conte, lusingato, contattato, voluto fortemente dall’ex ds giallorosso a tal punto da difendere in corso di stagione, strenuamente la panchina di Garcia, con l’obiettivo di portare a Roma il leccese nel giugno successivo. Alla fine la Roma esonerò Garcia e prese Spalletti per evitare l’esclusione da tutte le competizioni europee e Conte scelse poi il Chelsea per provare a vincere la Champions. Le strade, che sembravano congiungersi si divisero, ora si è aperto un nuovo varco.

 – l’anticipazione di fine novembre

La Roma pensa realmente ad Antonio Conte per giugno. I dettagli

La Roma ritenta il colpo che riporterebbe entusiasmo, credibilità al progetto tecnico e speranza di vittorie. Difficile, difficilissimo, ma non impossibile. Il primo incontro vero tra la Roma e Antonio Conte, risale allo scorso 27 Novembre: in occasione del match contro il Real Madrid, non solo all’Olimpico ma anche in un noto ristorante dell’Eur ci fu un vertice tra le parti. Conte – invitato dalla dirigenza romanista a seguire la gara poi persa malamente contro il Real – non ha chiuso le porte alla Roma, per la sua voglia forte di tornare ad allenare in Italia e perchè considera affascinante l’ipotesi di vincere in una piazza dove lo Scudetto manca da 20 anni.

Nei mesi successivi ci sono stati contatti informali tra le parti, con Conte presente in diverse occasioni all’Olimpico alla visione dei match dei giallorossi. Dopo l’esonero di Di Francesco e la ‘fuga di Monchi’, il presidente della Roma James Pallotta ha messo in cima alla lista dei suoi desideri il nome di Conte, convinto della necessità di portare a Trigoria un sergente di ferro. Ecco il nuovo incontro: nella giornata di lunedì – nonostante le smentite ufficiose di rito – l’ad giallorosso Guido Fienga ha incontrato Antonio Conte a Siena. Un lungo vertice mattutino, con tappa in un famoso istituto di credito toscano. Poi ci sarebbe stato anche un nuovo contatto informale a Londra nelle ore successive, tra Baldissoni, Baldini e lo stesso Conte presso il nuovo stadio del Tottenham, a margine del match di Champions tra Spurs e City. Dunque l’ex ct azzurro non avrebbe chiuso le porte ai giallorossi e persone vicine allo stesso sostengono che l’ipotesi di un suo approdo nella capitale non sia assolutamente un miraggio.

Tra il dire e il fare però ci deve essere la proposta giusta, più che economica, legata al progetto tecnico: Conte è assetato di vittorie. Inoltre l’ex Chelsea ha più offerte sul tavolo, su tutte quelle dell’Inter (nella quale però ci sarebbero tre anime e tre pensieri diversi: da una parte Marotta che spinge per l’arrivo di Conte, poi la corrente ‘morattiana‘ che vorrebbe il ritorno di Mourinho e poi chi vorrebbe la riconferma di Spalletti) e c’è chi giura a Torino che se Allegri dovesse lasciare i bianconeri, la Juventus riporterebbe di corsa il leccese sulla propria panchina. La partita è aperta, ma persone vicine a Conte confidano in camera caritatis l’assoluta voglia di Conte di tornare a respirare l’aria della nostra Serie A e di considerare valida l’ipotesi giallorossa. La corsa è aperta, entro fine mese forse si capirà chi l’avrà spuntata.

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