Coric suda e spera. A lezione di regia dal maestro De Rossi

Coric suda e spera. A lezione di regia dal maestro De Rossi

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Coric appena una presenza fino a questo momento, tracce di sé nella Roma vuole lasciarle. Soprattutto in un ruolo in cui a Trigoria, quando smetterà De Rossi – se non sarà nel 2019 sarà 12 mesi dopo –, bisognerà cercare un regista all’altezza. E lui, che sta facendo letteralmente un corso accelerato di tattica con Di Francesco, vuole giocarsi le sue occasioni. Monchi, in estate, era convinto che fosse pronto per entrare subito nelle rotazioni, mentre aveva qualche dubbio in più su Zaniolo. Dopo pochi allenamenti, la situazione si è ribaltata. Coric ha avuto e ha bisogno di più tempo e la Roma glielo sta dando. Almeno fino a gennaio, quando poi si deciderà se farlo restare ancora a Trigoria oppure mandarlo in prestito. Come riporta la Gazzetta dello Sport, ventidue anni da compiere, alto poco più di un metro e 70, vive a Casal Palocco e comprende bene l’italiano. Non lo parla ancora perfettamente, ma la lingua non è un problema. Lo è di più il fisico, non ancora strutturato, e un’attitudine, soprattutto di pensiero, ai ritmi del calcio italiano che non è stata così immediata. Sta lavorando tanto in palestra, si sta rinforzando e anche per questo Di Francesco ha pensato di arretrare il suo raggio d’azione. Non ha il fisico per giocare trequartista pressatore come Pellegrini – in questo senso è più simile a Pastore –, ma ha i piedi e la visione di gioco per essere un regista. E ha anche l’età per imparare i segreti del mestiere, soprattutto con accanto due campioni del Mondo come De Rossi e Nzonzi. Daniele, soprattutto, cerca di aiutarlo e di spiegargli movimenti e idee.

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