Cufrè: “L’affetto dei tifosi? Perchè ho sempre dato tutto. De Rossi e...

Cufrè: “L’affetto dei tifosi? Perchè ho sempre dato tutto. De Rossi e Totti straordinari. Lainez? Non era pronto per la Roma”

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“Ho sempre dato tutto per la Roma” – Queste le dichiarazioni di Leandro Cufrè ex difensore della Roma, ai microfoni di Centro Suono Sport, nel contenitore pomeridiano ‘1927 on air’:

“E’ un piacere per me ricordare i tempi di Roma, ringrazio i tifosi perchè ogni volta che vengo a Roma mi abbracciano e mi fanno sentire il loro affetto. Credo di aver sempre dato tutto per questa maglia meravigliosa. Quando sono arrivato, nella Roma che aveva vinto da poco lo Scudetto, trovai poco spazio, perchè c’erano grandissimi campioni Ero giovanissimo, a 22 anni, era difficile trovare continuità. Ho aspettato, sono andato in prestito a Siena, poi sono tornato e ho trovato il mio spazio. Tornerò a Roma a novembre per festeggiare i 20 anni di matrimonio con mia moglie, quando ci sarà la sosta qui in Messico”

La tua nuova carriera?
“Sono allenatore da qualche anno, ho fatto già due esperienze, l’ultima al Santos Laguna, dove abbiamo vinto il campionato messicano. Ora sono libero, aspetto un’opportunità, mi hanno chiamato dalla Dinamo Zagabria, ma voglio rimanere qui in Messico almeno per un paio d’anni, anche per far crescere le mie tre bambine”

C’è qualche nome interessante in Messico?
“Si qualche calciatore c’è, ma qui al contrario di altri paesi, i giocatori sono pagati molto bene e quindi difficilmente vogliono venire in Europa. Recentemente Lainez è stato comprato dal Betis Siviglia, ho sentito dire che la Roma lo seguiva, forse per l’Italia ancora non è pronto, è giovane, ha 18 anni, penso che un domani per i giallorossi possa essere una buona opzione”

Qual’è l’allenatore più importante che hai avuto qui in Italia?
“Ho preso un po’ da tutti, penso che un tecnico debba avere la propria idea. Sicuramente ho appreso molto da Capello, anche se non giocavo. Da Spalletti sicuramente anche tanto, da lui ho appreso l’idea basica della settimana d’allenamento. Poi ho avuto Voeller, Bruno Conti, Prandelli. Ho parlato tanto con Bruno, anche se è stato poco sulla panchina giallorossa, è una persona straordinaria, con cui parlavo di calcio spesso e volentieri”

De Rossi? Quanto è cresciuto in questi anni?
“L’ho conosciuto da ragazzo, poi ha fatto la storia della Roma, giocando tantissime partite. Sono suo amico, mi sento ancora con lui, è un ragazzo straordinario, si vedeva sin da piccolo che il suo progetto era quello di restare per sempre a Roma e fare la stessa strada di Francesco Totti. Daniele ha la Roma dentro, come Francesco, mi hanno aiutato tantissimo”

Pastore, cosa potrà fare a Roma?
“Javier è un giocatore che ha grandi qualità, forse al Psg non ha trovato gli stimoli giusti, perchè il campionato francese, pur essendo competitivo, non è all’altezza del campionato italiano, inglese e spagnolo. Ha abbassato un po’ il suo livello, ma ha fatto bene. Spero possa dare il suo contributo anche alla Roma, ma deve ritrovare gli stimoli giusti, deve ritrovare se stesso, le qualità le ha”

Quel Roma-Juve famoso dello schiaffo a Del Piero?
“Si lo ricordo, fu una cosa clamorosa: un rigore su Zalayeta fuori area di 3 metri, poi il gol in fuorigioco di Cannavaro, quella sera ci fu l’episodio dello schiaffo ad Alex, ma prima mi diede un cazzotto nello stomaco, a distanza di tempi forse non lo rifarei, ma in campo a volte può succedere perchè l’adrenalina è tanta…”

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