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Dal sogno Roma al rilancio Sassuolo: è De Zerbi il banco di prova di Fonseca

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FOCUS CGR – Contattato, corteggiato e poi scaricato. Roberto De Zerbi la scorsa estate ha accarezzato la possibilità di sedersi a sorpresa sulla panchina della Roma. “L’accostamento ai giallorossi fa piacere, ma la mia intenzione è di restare a Sassuolo”, aveva dichiarato con accurata diplomazia il tecnico neroverde nei giorni in cui il board della Roma stava disperatamente cercando il sostituto del duo Di Francesco-Ranieri. “Rimango a Sassuolo con entusiasmo, la società mi ha assicurato i giusti investimenti”. Quando la Roma ha annunciato Paulo Fonseca, De Zerbi ha giustamente rilanciato le sue ambizioni sulla panchina emiliana. Il club del patron Squinzi ha effettivamente confortato le richieste dell’allenatore bresciano, che al suo terzo campionato in A, vuole stupire dopo aver mostrato un calcio di qualità. Possesso palla, rapidità d’esecuzione, partecipazione collettiva alla fase offensiva, con aggressività e difesa alta. De Zerbi non ha paura di stupire, ricerca la strada del bel calcio, in controtendenza con la mentalità italiana del “tutti dietro e contropiede” che potrebbe però presto finire in soffitta.

IL RILANCIO DI BERARDI, IL RITORNO DI DEFREL – Nella scorsa stagione il Sassuolo ha conquistato un’agevole salvezza, piazzandosi all’11° posto in classifica, con due dati abbastanza chiari nei numeri: 53 gol fatti e 60 subiti. Dati che confermano la filosofia del tecnico bresciano, con sguardo rivolto costantemente alla metà campo offensiva. Il Sassuolo sul mercato ha investito quasi 60 milioni, incassandone 50. Il riscatto di Locatelli dal Milan (10 milioni) la spesa più importante; le cessioni di Politano e Demiral a Inter e Juventus (26 milioni e 18 milioni più bonus) le operazioni in uscita più onerose. Dopo alcuni anni, il club neroverde ha operato più in generale un vero e proprio restyling della rosa. Ceduti Lirola, Demiral, Sensi, Babacar, Ragusa, Goldaniga, Boateng e Di Francesco. Acquistati Defrel, Chiriches, Obiang, Caputo, Muldur, Toljan, Gravillon, Traorè, Kyriakopoulos e Romagna. Sono 26 i calciatori in rosa, con una media età di poco superiore ai 26 anni.

MODULI E DUTTILITA’De Zerbi non è un allenatore dogmatico. Nella scorsa stagione ha spesso variato dal 4-3-3 al 3-5-2, offrendo in alcuni momenti del campionato ottime prestazioni. Quest’anno la struttura di base sembra rivolta al 4-3-1-2, sistema che consente un’amplificazione del possesso palla. La forza del Sassuolo risiede certamente nella linea mediana: Obiang, tornato in Italia dalla Premier, ha portato maggiore esperienza davanti alla difesa; Traorè – arrivato via Juve – ha aggiunto freschezza, inserimenti e grande dinamismo sulla trequarti. La conferma di Duncan, motore da anni del Sassuolo sommato alla duttilità di Locatelli, completano il centrocampo neroverde. Davanti al fianco di un Berardi in grande rilancio (autore di una tripletta contro la Samp nell’ultimo match casalingo) si alterneranno Caputo e Defrel. L’ex centravanti dell’Empoli ha alimentato grazie ai 16 gol realizzati nella scorsa stagione il sogno salvezza del club toscano fino all’ultimo minuto dell’ultimo match a San Siro contro l’Inter. Per il francese – dopo un’estate di tormenti e corteggiamenti con altri club – quello del Sassuolo è un dolce ritorno a casa. La Roma lo aveva acquistato per circa 20 milioni più bonus, dopo 23 reti in 72 presenze nella prima esperienza emiliana.

 

Probabile formazione:

Consigli, Muldur, Marlon, Ferrari, Peluso; Obiang, Locatelli, Duncan, Traorè; Caputo Berardi

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