Daniele De Rossi – ospite della rubrica Trigoria Night Show in onda questa sera su Roma Tv, camminando dentro il centro tecnico giallorosso ha fatto delle considerazioni sul suo futuro da calciatore e sul post carriera: “La Roma va avanti, è andata avanti dopo Di Bartolomei, Conti, Giannini, dopo le peggiori delusioni. Stiamo andando avanti anche senza Totti, che è forse la cosa più dolorosa per i tifosi, figuratevi se non si può superare il post carriera del sottoscritto. Se mi fa male il ginocchio per cinque giorni di seguito, penso che voglio smettere e dico a mia moglie che questa estate ce ne andiamo in vacanza per tre mesi. Appena sto bene, penso subito alla prossima gara. Ma sono coerente, non voglio essere un peso, non voglio essere qualcosa che toglie, ho già le idee chiare sui prossimi anni. Non lo dico mai, mi tengo la libertà di poter cambiare idea, sono un po’ egoista in questo. Fare l’allenatore? Ho grande passione per questo sport, è l’unico ruolo in cui mi vedo nel futuro. Dovrò capire se avrò voglia di sottoporre la mia famiglia allo stress dei risultati, della lontananza o degli spostamenti”.
“Gli ultimi anni sono quelli in cui mi sto divertendo di più, ho una maturità diversa e una scorza più dura. So che sia i momenti molto buoni passano, purtroppo, ma anche quelli molto negativi” 💛❤️
L’intervista integrale nel #TNS di questa sera, alle 23 su #RomaTV #DeRossi pic.twitter.com/1pgRLa7BKt
— Roma TV (@romatv) 18 ottobre 2018
Detto che De Rossi vorrebbe rigiocare Roma-Samp del 2010 perché “quella squadra avrebbe meritato lo scudetto”, sabato contro la Spal difficilmente ci sarà per via della frattura a un dito del piede: “Non so fare delle previsioni sul rientro, è una frattura, quando guarisce guarisce. Era il sesto minuto quando mi sono fatto male, non ho sentito un grande dolore ma a fine primo tempo il piede era già gonfio. Ho capito che qualcosa si era rotto, ma la partita era in bilico e in questo momento c’è bisogno di tutti. Vincendo il derby – aggiunge il capitano della Roma – si è creata un po’ più di convinzione in noi stessi, anche chi zoppicava a livello di prestazioni è rifiorito, basti pensare a Lorenzo Pellegrini. Dal momento in cui ha fatto il tacco è nato un giocatore nuovo e mi auguro rimanga così per 20 anni e con la stessa maglia”.