Dopo la scalata all’Everest rappresentata dalla rimonta con il Liverpool, per la Roma la trasferta di Cagliari – contro una squadra in crisi di fiducia e priva di alcuni titolari – sembrerebbe una sgambata. Non solo. Se si pensa che la squadra giallorossa in trasferta ha sempre dato il meglio, la sensazione si acuisce. Media punti all’Olimpico pari a 1,88 e in trasferta 2,11. Basta come viatico per la qualificazione in Champions League, tanto più che il rapporto di gol è 28 fatti-9 subiti fuori casa e 31-19 in casa? Non ditelo a Di Francesco, perché ringhierebbe. «Temo il Cagliari perché ha necessità di fare punti. Quello è stato sempre campo ostico per la Roma negli anni. Sarà una partita durissima, sia dal punto di vista fisico sia emotivo. Loro sono in ritiro da più giorni, ci aspettiamo una vera battaglia, con noi che abbiamo speso tante energie in settimana. Essendo stato al Sassuolo, poi, conosco la mentalità delle squadre che lottano per salvarsi. Per la qualificazione Champions dobbiamo ragionare nell’ottica dei 6 punti da conquistare, fra cui i 3 di Cagliari. Perciò dobbiamo essere pronti ad affrontare la gara con grande determinazione (…) De Rossi suggerisce di non smantellare? È giusto dare continuità quando si fa qualcosa di positivo, sono pienamente d’accordo, ma bisogna capire se chi non vuole smantellare è all’interno della squadra. E il desiderio dei giocatori non lo posso sapere da qui alla fine. Perciò è fondamentale arrivare in Champions, poi potremo parlare».
Fonte: Gazzetta dello Sport
