DI FRANCESCO: “Con Monchi simbiosi totale: servivano giocatori di qualità ma anche...

DI FRANCESCO: “Con Monchi simbiosi totale: servivano giocatori di qualità ma anche fisici. Lavorare con tutta la rosa dall’inizio è un vantaggio”

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RITIRO ROMA 2018 – Mister Eusebio Di Francesco ha parlato ai microfoni di Roma Tv prima dell’inizio dell’allenamento mattutino:

Come sta?
“Ho avuto un piccolo intervento, speravo che restasse privato, non è facile. Siamo tornati freschi e più giovani di prima, non per giocare con i miei ragazzi: un allenatore che gioca non vede, non lo faccio mai”

Terzo giorno di lavoro, subito grande intensità col pallone?
“I tempi sono cambiati, il calcio è sempre in evoluzione, è giusto far capire ai ragazzi che la cosa più importante è la palla, giochiamo e ci alleniamo per quella, senza trascurare la parte fisica ovviamente. Gli allenamenti sono cambiati, in passato si lavorava meno col pallone, invece oggi si avvicinano i ragazzi subito alla palla, cercando la cura dei particolari, cercando di fare allenamenti non troppo lunghi sennò diventa tutto neuro muscolare”

Ha quasi tutta la rosa a disposizione?
“Si è un grande vantaggio, il fatto che i ragazzi conoscano il mio metodo d’allenamento, l’adattamento sicuramente è più facile. L’anno scorso a Pinzolo avevo tanti ragazzi, interessanti, poi però siamo andati in America senza un allenamento con la rosa di prima squadra, non siamo stati facilitati nella fase d’apprendimento. In questo caso oggi risulta tutto più facile e scorrevole”

Monchi ha parlato del suo metodo di lavoro, della sua voglia di costruire un progetto importante?
“E’ bello sentire la stima del ds Monchi, fa piacere, lavoriamo in simbiosi con lui, come è successo l’anno scorso, è cresciuta la sintonia conoscendoci. Stiamo valutando le persone prima di prendere i calciatori, per creare un gruppo che abbia senso d’appartenenza, spirito di sacrificio, capire che quando si arriva alla Roma la prima cosa è amare la maglia che si indossa e rispettarla. Ci vuole disponibilità da parte di tutti, in tutti i momenti positivi e negativi”

Ricercati sul mercato soprattutto calciatori di qualità, di estro?
“La nostra volontà era questa, cercare di mettere calciatori che hanno qualità tecniche, ma bisogna portarli a sacrificare, attraverso gli allenamenti, attraverso la continuità quotidiana, per essere competitivi servono tutte e due le fasi allo stesso livello”

Tanti calciatori di grande fisicità anche?
“Guardate la semifinale di ieri Belgio Francia, la struttura fisica dei giocatori che erano in campo:la fisicità è importante, unita a un po’ di tecnica e cervello aiuta”

Vede più positività rispetto allo scorso anno?
“Si è un gran vantaggio lavorare a casa, c’è la conoscenza della struttura, che è stata rinnovata tantissimo. Peccato non avere contatto diretto con i tifosi, per questo abbiamo scelto di avvicinarci a loro al Tre Fontane, abbiamo scelto di lavorare a Trigoria per prepararci meglio e poi affrontare la tournèe in Usa al meglio”

Ronaldo alla Juve?
“E’ un valore aggiunto per il nostro campionato, esporti il marchio nel mondo grazie a lui. Ovviamente quando ci giocheremo contro servirà maggiore attenzione, perchè trova il gol con grande facilità”

Li fa lavorare tanto sul campo, in questo contribuisce il suo modo di allenarsi quando era giocatore?
“Secondo me fanno pochissimo, stanno lavorando il giusto (ride ndr). Una volta si stava più attenti alla quantità che alla qualità, oggi è il contrario, mi auguro di trovare il giusto equilibrio”

Ci sarà qualche variazione tattica rispetto allo scorso anno?
“I principi devono rimanere gli stessi, il fatto di poter spostare un calciatore di 10-15 metri, è un problema degli altri non mio, poi capiterà sul momento in base alla valutazione dei singoli di cambiare qualcosa, ma l’intelligenza sta nel capire i momenti, poi serve anche continuità per dare determinati principi, il cambiare tanto non aiuta”

Pastore?
“Si deve intanto allenare bene, per conquistarsi la maglia da titolare, perchè abbiamo bisogno di tutti. So già quella che potrebbe essere la squadra ideale, non sono stupido, ma il Flaco si deve allenare bene per ritrovare continuità: lui lo sa, si è approcciato bene, con grande determinazione, che sia 5 metri avanti o 10 metri indietro, l’importante è che sappia mettere quelle palle importanti che facciano male agli avversari”

Ha inculcato nella testa dei ragazzi il peso del lavoro settimanale?
“Si le partite non si preparano due ore prima, ma durante la settimana, il ritiro è fondamentale, specialmente nei primi 15 giorni per dare dei principi di base che varranno per tutta la stagione. Ovviamente ci sarà chi è più affaticato, chi meno, mi interessa portare tutti allo stesso livello in vista dell’inizio della stagione”

Ieri si è intrattenuto con Bianda e con Kluivert. Da allenatore le da più soddisfazione confrontarsi con un giocatore fatto o plasmare un giovane?
“Il giovane è una spugna, ha una capacità di apprendimento maggiore, ha meno conoscenza, quindi ha bisogno di mettere dentro tanti concetti. Ovviamente mi piace lavorare con i giovani ma hanno dei pro e dei contro, ne abbiamo un esempio l’anno scorso: Under. Ora è un giocatore che può determinare, all’inizio è servita pazienza“.

Cosa si sente di dire ai tifosi della Roma?
“Mi auguro sia un grande anno, loro hanno dimostrato di essere veramente il 12esimo uomo in campo, mi auguro lo facciano sempre, in tutte le partite, abbiamo bisogno del loro sostegno, ovviamente saremo noi a doverli trascinare”

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