DI FRANCESCO: “Dovremo trascinare noi i tifosi. Qui va costruita la mentalità....

DI FRANCESCO: “Dovremo trascinare noi i tifosi. Qui va costruita la mentalità. Perotti non ci sarà, Ünder più si che no” (VIDEO FOTO)

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Dopo la pesante sconfitta casalinga contro la Fiorentina per 0-2 di sabato pomeriggio, è già tempo di Champions League. Domani, alle 20.45 sempre all’Olimpico, la Roma affronterà il Barcellona nel ritorno dei quarti di finale, provando a ribaltare il 4-1 subito sei giorni fa al Camp Nou. Mister Eusebio Di Francesco interviene in conferenza stampa per presentare il match. Queste le sue parole:

Domani oltre 60mila tifosi all’Olimpico. Una responsabilità in più?

“Ogni volta c’è una responsabilità ,al di la degli spettatori che vengono. Dobbiamo dare sempre il meglio per questa maglia e rispondere al 4-1 subito. La gente può esser un’arma in più, ma dobbiamo trascinarli noi”.

Non dovrebbe essere il momento di dare tutti il meglio senza cali?

Il mio pensiero era in riferimento agli ultimi allenamenti, ero arrabbiato perchè abbiamo fatto un lavoro di sviluppo manovra e facciamo pochi gol. La cattiveria che non abbiamo in allenamento si riporta poi in partita. La squadra però ha il giusto atteggiamento e fa ciò che chiedo, anche a Barcellona. La cattiveria non si compra al supermercato, ma noi costruiamo e non concretizziamo, è un difetto che dobbiamo migliorare. La mia squadra non si allenano con intensità? Non è vero”.

In sei giorni il Barcellona ed il Derby. Chi gioca domani può giocare anche domenica?

“Io credo che questa partita vada affrontata coi migliori, poi penseremo al derby. Dobbiamo crederci, affrontandola con amore e passione, portiamo dei colori importanti. Dobbiamo fare qualcosa di importante, perchè non dovremmo crederci? Siamo sotto di 3 gol, ma abbiamo il dovere di provarci”.

Ci credete alla rimonta?

“Certo, anche se difficile. In Champions in casa siamo stati un tipo di squadra, fuori un po’ meno. Lo stesso il Barcellona, dobbiamo dimostrarlo. Dicevano che Messi non era in condizione e domenica ha fatto 3 gol, siamo stati bravi noi a limitarlo”.

C’è qualcosa della mentalità che ancora manca?

“Della città non parlo, perchè prima di Bologna si dice che pensiamo al Barcellona, prima del Barcellona pensiamo alla Lazio. Prima di tutto la mentalità va costruita a Trigoria dando continuità al lavoro. Si parla di mentalità vincente, ma qui si è vinto poco o nulla. C’è stata in passato, noi dobbiamo dare continuità al lavoro, tu puoi trascinare la gente ma alla lunga e non con le chiacchiere che sto facendo io in questo momento, ma con i risultati. Non dobbiamo darci scusanti come per l’ambiente, le radio… Prima miglioriamo noi, poi trascineremo l’ambiente esterno”.

Come stanno Ünder e Perotti? Schick può giocare?

“Si può esserci per cercare meglio la via del gol. Schick ne ha fatti pochi in stagione, ma ha nel dna il gol. Ünder sta meglio, si è allenato e sarà certamente tra i convocati, poi valuterò se sarà in grado di giocare. Perotti sicuramente no, con l’auspicio, ma è difficile, che possa esserci al derby”.

Il Barcellona induce l’avversario all’errore. Ha studiato qualcosa per fare la cosa inversa?

“La qualità delle squadre sta nel chi sbaglia meno e loro lo fanno poco. Ma in tante situazioni all’andata li abbiamo portati all’errore, però non abbiamo concretizzato. Noi abbiamo pagato caro i nostri, più li portiamo di qua e meno sbagliano. Dobbiamo essere trascinati e fare la partita cercando di non prendere gol, magari ci sarà qualche decisone a nostro favore, cosa che ultimamente sta accadendo poco. Ci vuole qualcosa in più e in questa gara devi farlo”.

Si accontenterebbe di rivedere la prestazione dell’andata? Farà vedere qualche impresa del passato?

“Più che far vedere altre imprese dobbiamo crederci noi. Basta rivedere la gara col Chelsea in casa, con quel tipo di convinzione. All’andata bene nell’atteggiamento, ma siamo mancati nel particolare. Il Barcellona è una squadra che non ha mai perso, magari capiterà con noi. Giochiamo contro un’armata, che non è stata costruita in un giorno ma nasce dalla canterà, una mentalità creata negli anni, non con giorni o pochi mesi, è la loro forza”.

Cosa cambia nei risultati altalenanti tra Champions e Campionato?

“Gli stimoli devono essere gli stessi, ogni partita è la gara della vita ed è più importante dell’altra. Dobbiamo migliorare da questo punto di vista”.

Che partita avete immaginato domani?

“Se facciamo una grande difesa e stiamo attaccati alla nostra traversa non facciamo mai gol e non è nelle nostre caratteristiche. La fase difensiva deve essere fatta al meglio”.

La Roma sembra carica solo nelle gare più importanti. Sottovalutato il campionato? Lei si sente quello giusto per portare la mentalità vincente?

“Io non sono nessuno, cerco solo di portare le mie idee. Faccio il mio lavoro dando il massimo, con grande amore e passione, devo sbagliare il meno possibile. Si, la squadra ha dimostrato quello, a Barcellona abbiamo perso 4-1 facendo una buona gara e abbiamo preparato male la partita. Con la Fiorentina li abbiamo tenuti schiacciati per 80 minuti ma abbiamo perso 0-2, però le abbiamo preparate al massimo. Abbiamo fatto prestazioni peggiori rispetto alla Fiorentina e abbiamo vinto”.

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