DI FRANCESCO: “Felice che Dzeko sia rimasto. Sento il sostegno della società....

DI FRANCESCO: “Felice che Dzeko sia rimasto. Sento il sostegno della società. Modulo? Pronto a cambiare per il bene della Roma. De Rossi out. I giocatori devono amare questa maglia”

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CONFERENZA STAMPA – Le parole di Eusebio Di Francesco alla vigilia di Hellas Verona-Roma:

Quali sono le insidie di Verona?
“Il Verona si è rinforzato molto dopo il mercato, inserendo Vukovic che ha messo fisicità in fase difensiva e ha fatto gol, in attacco con giocatori di qualità e di gamba che stanno dando subito risultati. Hanno vinto a Firenze, sarà una gara insidiosa, hanno ritrovato un grande Romulo sulla destra”

Voglia dei giocatori di reagire?
“Ho visto la squadra allenarsi molto bene, con la voglia di riconquistare la fiducia e la stima di tutti coloro che ci circondano, dei tifosi. Speriamo sia un punto di ripartenza a partire da domani”

De Rossi come sta?
“Daniele si è allenato con noi specialmente nel periodo iniziale, abbiamo deciso di dargli qualche giorno in più d’allenamento per portarlo al massimo per Benevento, quindi domani non ci sarà”

Potrebbe esserci senza De Rossi un cambio di sistema al 4-2-3-1?
“Tutto potrebbe essere, potrei mettermi anche 5-3-2, non so ancora quale sarà la formazione, ho provato un paio di sistemi di gioco, non sono abituato a mandare la squadra in campo senza aver allenato determinate situazioni, ho provato in settimana un paio di soluzioni diverse, vediamo, avendo poche scelte a centrocampo. Non è detto che non riproporrò il 4-3-3”

Dzeko per lei un sollievo averlo ancora qui? Come l’ha visto?
“L’ho trovato disponibile prima, molto più sereno e tranquillo adesso. Sono molto contento che il mercato sia finito”

Le sue parole sugli errori commessi durante le vacanze invernali?
“Non voglio che si creino alibi ai giocatori e nemmeno li voglio creare al sottoscritto. Intendevo dire che nella gestione generale delle cose potevamo fare tutti di più, compreso l’allenatore. Non mi piace questa sosta di 7 giorni, il dover giocare subito dopo senza preparare al meglio la gara, senza poter mettere del lavoro nelle gambe dei ragazzi. Non mi piace, vorrei che tutti avessero 4-5 giorni in più per lavorare o dare meno giorni di vacanza, sennò si va a rischiare infortuni, come ne abbiamo avuti noi, piccoli problemi che però ci hanno condizionato a causa della sosta”

Questi giorni difficili della serie negativa, hai sentito la fiducia della società?
“Si lo sento tantissimo, per quello che riguarda la società tantissimo, al di fuori mi sembra di essere tornato a quando sono arrivato. Come ho detto ai ragazzi dobbiamo andarci a riprendere la fiducia e la stima, con gli atteggiamenti e i risultati, non con le chiacchiere, io in primis”

Peres, Nainggolan e Dzeko hanno giurato fedeltà alla Roma. Questa volontà speri di vederla sul campo?
“Si le parole vanno sempre accompagnate dai fatti, c’è chi vuole fare solo parole come succede sui social e chi invece deve parlare e poi fare. Un professionista deve sentire sua la maglia, la deve amare, è quello che ho cercato di ripetere a questi ragazzi, che devono amare questi colori, questa società, è questione di serietà, professionalità, per dare tutto quello che si ha in campo. E’ sentimento che li deve accompagnare sempre”

Silva quando rientrerà?
“E’ un ragazzo che avevamo seguito anche nel mercato estivo, era tra i terzini sinistri papabili da prendere, spero e mi auguro sia a disposizione tra una quindicina di giorni. E’ un ragazzo che ha qualità specifiche, speriamo, con l’addio di Emerson, che sia il futuro di questa squadra”

La vicenda di mercato su Dzeko può aver creato una spaccatura tra lui e il gruppo oppure tra la squadra e la società? Schick come sta?
“Su Schick le notizie le avete anche voi. E’ un ragazzo sfortunato che all’inizio ha avuto un infortunio più grave, la fibrosi che ti porta il rischio di rifarti male nelle zone vicine. Abbiamo lavorato duro per rimetterlo in forma, lui si è applicato tantissimo, peccato che nell’ultimo allenamento calciando in porta ha sentito un fastidio e per evitare lesioni più gravi è meglio che si fermi una settimana. Lunedì tornerà a correre, è stato veramente sfortunato. Per quanto riguarda Dzeko, i giocatori non devono pensare a cosa fa la società, lui ha avuto atteggiamenti ottimi come sempre anche in questo periodo, non c’è nessuna spaccatura, la società ha deciso alla fine di ternerlo, ne siamo felici, ora servono i fatti, basta con le chiacchiere, dobbiamo tornare a vincere, da subito, agguantare il piazzamento in Champions e fare bene agli ottavi di finale, visto che mi sembra siamo ancora dentro a questa competizione”

Perotti tornerà titolare? Darà ancora una chance a Under?
“Non voglio sentire i numeri, sennò mi offendo io, quando li portate voi vanno bene, no scherzo, è una battuta. Credo che c’è un adattamento per un ragazzo che arriva da fuori. Under è in grande crescita, il percorso non è finito, vale anche per Antonucci, che ha fatto 10 minuti con la Samp, 10 pagine sui giornali, poi ha sbagliato un controllo è finito lì. Under si sta ambientando, sta imparando l’italiano, sta capendo ciò che gli chiedo, sta crescendo, ha dimostrato di essere utile a partita in corsa e dall’inizio, ora mi sembra pronto a giocare anche dall’inizio, domani è uno dei possibili titolari, come giocherà uno tra El Shaarawy e Perotti”

Se fosse un tifoso della Roma cosa penserebbe della squadra?
“Credo che noi abbiamo una tifoseria magnifica, che nonostante tutto c’ha sempre sostenuto anche quando le cose sono andate meno bene, dove la squadra ha raccolto meno di quanto ha meritato. Chiedo solo sostegno, come ha sempre fatto il tifoso della Roma che dice spesso “dovemo solo soffrì”. Chiedo sostegno, siamo noi a dover riguadagnare la loro stima”

A prescindere dai moduli, per la sua filosofia da allenatore, cambiare un modulo a stagione in corso sarebbe un’ammissione di colpa o una prova di maturità?
“Il 4-3-3 lo abbiamo fatto male nell’ultimo periodo, inizialmente lo hanno fatto bene, è una questione di testa, caratteristiche, situazioni. Faccio quello che mi sento di fare, se dovessi cambiare lo faccio per il bene della Roma e per cercare di vincere, io alleno la Roma, devo cercare di fare bene per la Roma, se cambio lo faccio per questo. Il sistema di gioco non è statico ma dinamico, posso dirvi che non cambiano i principi di gioco che sono alla base di un allenatore. Ho vinto un campionato con il 4-4-2, ho iniziato ad allenare con il 4-2-3-1, l’importante è non mandare in campo i giocatori che non sappiano cosa fare”

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