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Di Francesco: “Mi aspetto miglioramenti sul piano del gioco e della condizione fisica. Florenzi sarà convocato” (VIDEO)

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Vigilia di campionato per la Roma, che affronterà domani alle 20.45 l’Inter allo Stadio Olimpico. Mister Di Francesco interviene in conferenza stampa per presentare il match. Queste le parole dell’allenatore giallorosso:

Contro l’Atalanta vittoria sporca. Domani che miglioramenti si aspetta?

“Ho visto una squadra cresciuta dal punto di vista caratteriale. Mi aspetto anche una migliore condizione fisica e un miglior modo di giocare”.

L’Inter nella prima giornata ha vinto 3-0 contro la Fiorentina, quello di domani sarà il primo big match di questa Serie A. Quali sono i pericoli principali dell’Inter?

“Luciano Spalletti ha fatto un ottimo lavoro per quello che ho visto nella prima partita, una squadra con grande qualità di palleggio. Il buon inizio con il 2-0 ha sicuramente facilitato lo sviluppo della partita per i nerazzurri ma allo stesso tempo ha giocatori importanti, sopratutto in avanti. Ma dove mi sono piaciuti di più è stato a centrocampo per la loro capacità di non farsi trovare mai nella stessa posizione e di roteare continuamente”.

Con Spalletti vi conoscete da molto tempo. Volevo sapere se c’è un elemento che vi accomuna nel modo di lavorare e se ce n’è uno che vi differenzia?

“Non mi piace parlare tanto di lavoro. In questo momento si parla tanto di paragoni, dico solo però che domani c’è Roma-Inter che è la cosa più importante e per quanto riguarda Spalletti non devo presentarlo io. E’ normale, io sono più giovane, per cui ho sempre cercato di rubare qualcosa dagli allenatori più bravi, tra cui lui, per cui lo ritengo anche un esempio dal punto di vista calcistico. Per quanto riguarda il rapporto personale, abbiamo lavorato insieme e siamo rimasti in ottimi rapporti”.

Jesus o Manolas, chi è più adatto a destra?

“Abbiamo ancora un allenamento, voi a volte avete più notizie di me. Non possiamo cambiare squadra ogni cinque giorni, farò la mia valutazione definitiva oggi”.

Situazione Schick? Il girone di Champions?

“Nella mia testa non c’è il mercato, lavoro col gruppo che ho a disposizione per cercare di ottenere il meglio. In Champions il girone è duro, ma sono fiducioso e affronteremo belle partite, che ci daranno l’opportunità di cresce e migliorare”.

Firmerebbe per fare i punti fatti da Spalletti lo scorso anno?

“Facendo così tanti punti, visto che il campionato si è livellato, magari sarebbero tanti punti che valgono lo Scudetto, quindi direi di si. Però anche fare meno punti e arrivare a vincere qualcosa sarebbe ottimo, perché il livellamento porta ad avere necessità di fare meno punti per vincere”.

Nainggolan non convocato dal Belgio. Può dargli ancora più rabbia?

“E’ sempre abbastanza carico, ha qualità straordinarie e può solo crescere. Deve smalitire i carichi di lavoro e mi dispiace che non sia stato convocato, non conosco le motivazioni e spero che domani faccia una grande partita e sia protagonista”.

La Roma di oggi è più forte di quando ha firmato il contratto?

“Sono arrivati tanti giocatori quindi è sicuramente più forte. Ho già detto che sono contento di allenare questi giocatori, se ci migliorassimo sarei felice”.

Spalletti dice che la Roma è favorita. Pensa sia pretattica?

“Lo sapete meglio di me se lo ha fato. Uno cerca di portare dalla sua i vantaggi, non so cosa volesse dire, penso alla mia squadra e non al pensiero degli altri. Cerco di preparare al meglio questa partita, loro mi sono piaciuti molto contro la Fiorentina”.

Florenzi è pronto per giocare terzino? La stupisce Juan Jesus?

“Per quanto riguarda Florenzi sarà sicuramente convocato e se avessi potuto lo avrei messo in campo, ma si allena con noi da pochi giorni, però a gara in corso mai dire mai. La speranza di vederlo in campo di Spalletti è anche la nostra, valutazioni saranno fatte a gara in corso. Jesus non mi ha stupito, già dal ritiro ho visto un calciatore motivato che vuole migliorarsi, sono soddisfattissimo di come sta facendo, ma non deve accontentarsi”.

Lo scorso anno un grande Sassuolo in Europa. Ci vuole tempo per il suo gioco o ci sono altre difficoltà?

“Grazie per la domanda, perché credo che quando tu alleni una squadra simile per quattro anni, la ripetitività delle cose migliora inevitabilmente le prestazioni, noi giocavamo quasi alla perfezione. Partimmo il 27 giugno, con la Roma siamo partiti il 16 luglio con i nazionali in giro per il mondo, ma non è una scusa. I calciatori scelgono quello che vogliono e quando io ti do a disposizione vari mezzi poi ci vuole tempo. Paragonare le due squadre è impossibile, è normale che quando si allenano calciatori affermati qualche difficoltà può esserci, ci vuole tempo”.

Moreno può giocare domani? In che condizioni è?

“Potrebbe giocare, è in crescita, non ha riposato dopo la Confederations e ha avuto qualche problemino. Questo calcio non consente neanche di recuperare, ha fatto fatica all’inizio. In Olanda c’è molto desiderio di giocare uomo contro uomo e io non voglio questo. Lui è molto intelligente, ma anche se non dovesse giocare non dite che al mister non piace. Non facciamo già promossi e bocciati, Moreno sta migliorando per quello che è il mio pensiero di calcio”.

Su Karsdorp.

“Sono stati rispettati i tempi per quello che è stato l’intervento, è in un’ottima fase di recupero, sta facendo quasi tutto. Poi mi auguri di poterlo utilizzare in una gara a cui tengo molto come quella contro la Chapecoense del primo settembre, non so quanti minuti. Questo è l’obiettivo, poi la speranza è averlo a disposizione per la Samp”.

Domani il suo debutto all’Olimpico, sente la pressione naturale di questa piazza? Vuole chiedere pazienza anche ai tifosi?

“Non tutti hanno un’unica opinione su qualcuno, che sia giocatore, allenatore o giornalista, non devo chiedere pazienza a nessuno. Qui non conta Di Francesco o altri ma la Roma, il tifo inciderà nei momenti di difficoltà, mi auguro grande sostegno. Pazienza? Io non devo chiedere favori a nessuno, io lavoro e credo di dare il mio meglio e trasmettere alla squadra il mio pensiero. Poi ognuno può avere il suo pensiero, a me non piace chi giudica per preconcetto. Mi piace valutare le persone per quello che vedo, Roma è una piazza particolare. Lo sapevo, ho serenità addosso, mi piace rispondere come è normale che sia. Quello che conta domani è la Roma e dobbiamo portare a casa i 3 punti. Io rappresento la Roma, devo difendere la Roma e non me stesso”.

Che emozioni sta provando? Come passerà la vigilia?

“Se ci fosse stata la presentazione l’avrei attutite. E’ una grande emozione, unica, anche per chi come me l’ha vissuta da giocatore e ha cercato di dare tutto l’obiettivo è di fare lo stesso da allenatore. E’ chiaro che la prima è sempre la prima, con la speranza che ci sia grande gioia nel finale. La prima cosa che chiedo a me e ai miei calciatori è quella di aver dato tutto”.

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