DI FRANCESCO: “Schick titolare. Al mercato non penso. 4-2-4 alternativa al 4-3-3,...

DI FRANCESCO: “Schick titolare. Al mercato non penso. 4-2-4 alternativa al 4-3-3, ma Nainggolan non tornerà trequartista. Dobbiamo crescere in cattiveria e determinazione” (VIDEO)

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CONFERENZA STAMPA – Queste le parole di Eusebio Di Francesco in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Sassuolo:

Domani ultima partita dell’anno. Bilancio dei suoi primi mesi alla Roma?
“Ne mancano 2, quella che non abbiamo potuto giocare influisce tantissimo sulla classifica. Non vediamo l’ora di metterci a pari. Siamo cresciuti tanto, ci mancano ancora alcune cose per renderci competitivi con tutti, mentalizzare determinati concetti per poterci esprimere con maggiore continuità”

Emozioni per la prima sfida da ex? Iachini?
“Non ho mai fatto dichiarazioni o lettere per ringraziare, ho ancora l’emozione addosso per quello che ho vissuto a Sassuolo. Vi assicuro che è un amore veramente grande, è stato un percorso bellissimo. Rivedere il gol di Missiroli quando abbiamo vinto il primo campionato in B…un bellissimo ricordo. Su Iachini credo si stia anche sfruttando il lavoro fisico fatto da Bucchi, ha dato solidità difensiva”

Defrel e Pellegrini, che tipo di impatto stanno avendo nella Roma?
“Lorenzo è un 96′, sta giocando tanto anche se qualcuno pensa che dovrebbe giocare sempre. E’ in continua crescita, ha maggior personalità in quello che esprime ora. Defrel è stato sfortunato, ha ripreso la scorsa settimana una botta nello stesso punto e sta cercando di smaltire questo piccolo problema. Ci auguravamo di recuperarlo per questa partita ma non sarà convocato”

La concretezza, che risposte stanno dando gli attaccanti?
“Dirlo oggi lascia il tempo che trova, si fanno solo chiacchiere. Dobbiamo portare in campo concretezza, superare questo periodo di difficoltà più che nel creare, nel fare gol. Anche la partita col Torino è stata emblematica per la mole di gioco. Il risultato cambia i giudizi, fa parte del nostro lavoro, e noi dobbiamo rispondere sul campo. Mi auguro di creare le stesse occasioni o molto meno ma di concretizzare come ci riusciva in passato”

Per inserire Schick partirai sempre dal 4-3-3?
“Quando parli di 4-2-3-1, bisogna avere qualche nozione in più, i moduli li fanno le caratteristiche dei calciatori. Quello che ho messo in campo a Torino era un 4-2-4, il 4-2-3-1 lo abbiamo fatto col Napoli e col Milan a tratti con un trequartista. Perché abbiamo difficoltà a concretizzare allora cerchi di mettere uomini bravi in area. Buttare gli equilibri per due partite sarebbe un errore. Se dovessi cambiare, farei 4-2-4, non col 4-2-3-1”

Si potrebbe partire dall’inizio col 4-2-4?
“Potrei ribaltare le cose, è tutto e il contrario di tutto. E’ sempre il risultato che fa fare la differenza. Sicuramente Schick giocherà dall’inizio ma non vi dico come partirò”

Le piace il nome di Badelj?
“Parlare di mercato non mi interessa assolutamente, ho tanto da sistemare i miei e portare a casa 6 punti. Dobbiamo migliorare se vogliamo mantenerci competitivi, poi magari ne parleremo più avanti. Si può avere un pensiero e poi cambiare in una settimana no? Me lo avete insegnato voi, in questo siete maestri…”

Come si supera questo periodo difficile a Roma?
“Abbiamo fatto qualcosa di straordinario in Champions, in campionato siamo in corsa per essere competitivi che è quello che ho sempre detto. La mia forza è saper prendere le sconfitte nel modo giusto, capire dove possiamo far meglio. Ma questo è successo anche durante le vittorie perché non tutte le vittorie sono arrivate come dico io. In questo momento abbiamo bisogno di vincere al di là dell’avversario che avremo davanti”

De Rossi ha parlato della parola ‘vincere’. Si abusa della parola vincere secondo lei?
“Non credo…a livello motivazionale è una parola che mi piace tantissimo. Vincere può essere vincere lo scetticismo, far migliorare i giocatori, portarli in Nazionale, valorizzarli. Vincere sul campo è quella che ci piace di più. Non vincere a tutti i costi ma attraverso una mentalità, un’idea. Per vincere bisogna anche imparare un po’ dagli altri, avere determinazione, cattiveria agonistica che non abbiamo dimostrato di avere sempre e che invece ha avuto la Juventus”

Che voto si dà per questi primi mesi?
“Voti non me ne dò. Sono contento di quello che è cambiato, però è troppo sottile la linea tra il bene e il male. Per me la partita di domani è molto importante. L’esperienza qui è totalmente diversa da prima, mi sento veramente integrato, sono stimolatissimo, l’esperienza di Sassuolo credo sia stata basilare per arrivare qui. Mi piace quando sento dire da tanti “famiglia”, stiamo cercando di far diventare questo ambiente, Trigoria, una famiglia”

Come ha reagito Schick alla fine di Juventus-Roma?
“Ho avuto un occhio di riguardo a dirvi che gioca solo lui…pesa un errore al 94′ contro la Juventus ma deve avere la forza di superarlo, in questo momento gli sono vicino perché un patrimonio della Roma ed è forte. Lui ancora non è campione, l’aspetto fondamentale su cui deve lavorare è psicologico. Non deve passare che non abbiamo pareggiato a Torino per colpa di Schick, la sconfitta passa attraverso una prestazione di squadra nella quale potevamo rimediare. Davanti ad una squadra forte, che ha ancora qualcosina in più di noi”

E’ ancora convinto che Nainggolan possa fare 18 gol da mezzala? I centrocampisti in generale segnano poco, perchè?
“Quanti pali abbiamo preso…? Però non è sfortuna, Nainggolan lo scorso anno tirava da 25-30 metri e segnava, l’anno prima quanti gol aveva fatto? Anche Di Francesco un anno fece 7-8 gol…un fenomeno. Mi auguro faccia molti gol, mi auguro che i centrocampisti e in generale la squadra torni a segnare con regolarità. E’ riduttivo parlare solo di Nainggolan, ci sono annate particolari, con me dietro la punta non ci gioca, ci arriverà a giocarci mentre si sviluppa la manovra”

Secondo lei la Roma non dovrebbe impegnarsi di più nel non cedere i propri gioielli alla Juventus?
“E’ un discorso societario. Da quando ci sono io non credo che ci sono giocatori che sono passati alla Juventus. In certi meandri del mercato gli allenatori c’entrano davvero poco ma questo succede anche alla Juventus, ve lo assicuro”

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