Queste le parole di Eusebio Di Francesco ai microfoni di Premium Sport dopo la vittoria contro il Genoa per 2-1:
Che fatica alla fine avete rischiato?
“Abbiamo fatto molto bene nella prima mezz’ora, siamo stati meno lucidi nel concretizzare. Col passare del tempo è cresciuto il Genoa, poi siamo un po’ masochisti ed abbiamo riaperto la partita, pensando a quello successiva. Potevamo chiuderla, peccato, ce lo portiamo dietro da tempo.”
Se non chiudi partite così rischi il patema d’animo fino all’ultimo…
“Non posso dire che non hanno cercato di fare quello che chiedo. Mi sono rimesso nel 3-4-3 ed abbiamo ritrovato situazioni importanti. Quando cerchi di giocare e perdi palla in mezzo, abbiamo riaperto una gara che sembrava chiusa.”
C’era il Liverpool nella testa?
“Gira più intorno alla partita, c’era poca gente. Hai vinto 2-1, dovevi fare questo, se non vinci 4-0 stai pensando al Liverpool. Roma non è abituata a fare una semifinale di Champions è normale che ci pensano, io no. Dobbiamo fare bene ora per fare bene col Liverpool.”
C’è il rischio di gestire male l’eccesso di euforia?
“E’ meglio euforia che depressione. Dobbiamo arrivarci nel modo giusto, anche come abbiamo giocato oggi, Sono piccoli errori, oggi dovevamo tornare a vincere creando situazioni pericolose, non l’abbiamo chiusa ma sono contento.”
Sei soddisfatto del centrocampo?
“Sì, specialmente nella prima mezz’ora. Un po’ poco lucidi nell’ultimo passaggio per concretizzare l’ultimo passaggio. Hanno aggredito bene gli avversari e concesso poco possesso al Genoa. Siamo mancati nel concretizzare le occasioni che creiamo davanti.”
Sabato farà riposare tutti contro la Spal?
“C’è un equilibrio in tutto. Cambierò qualcosina, ma faremo di tutto per portare a casa i tre punti, cercando di mettere la formazione migliore per la partita, ma non do vantaggi a Semplici che è già molto bravo.”
DI FRANCESCO A sky sport:
Partita di stasera appena sufficiente?
“Si anche perchè ci portiamo dietro tanti errori del passato, la squadra oggi è partita benissimo, come concetti e voglia di giocare, specialmente nella prima mezzora, siamo stati poco concreti, con tante trame di gioco interessanti. A volte ci concretizziamo la vita da soli, potevamo chiuderla, invece concediamo pochissimo e prendiamo gol. Partita più che sufficiente, la sofferenza finale ci sta perchè non l’abbiamo chiusa, ci prendiamo i tre punti che sono importanti”
Errori individuali nell’ultimo passaggio?
“In alcune partite abbiamo abbassato il margine d’errore, a volte meno, quando ci sono tante partite ravvicinate, c’è il rischio di metter dentro qualcuno che ha poca continuità, però con l’ampio turnover fatto ho avuto tante risposte. A volte manchiamo nella continuità dentro la partita, la vittoria resta importante contro una squadra che ha una delle migliori difese da quando è arrivato Ballardini, soprattutto in trasferta”
Complimenti doppi per le rotazioni che partono da settembre. Hai gestito alla grande il turnover, utilizzando 15-16 giocatori quasi con le stesse partite…
“Si è una filosofia importante, per poter ambiare a fare più competizioni e ad essere competitivi. In campionato potevamo ottenere di più, al di là della Coppa Italia, ma in generale per competere bisogna avere più giocatori e farli sentire tutti importanti”
Il gap si poteva colmare con la vetta?
“Secondo me a livello di Scudetto non eravamo pronti, potevamo avere 6-7 punti in più per poter avere maggiore serenità per giocare in Champions, in tante gare meritavamo qualcosa in più, ma se non le abbiamo vinte è demerito nostro, a volte abbiamo avuto dei cali di tensione che non possiamo permetterci”
Come si fa a tenere la squadra concentrata ora?
“E mica solo i giocatori (ride ndr)… Vi assicuro che è difficile veramente, oggi più che far vedere le partite, si vedevano le file ai botteghini per il Liverpool, per far capire da quanto tempo questa gente aspetta queste partite che non capitano spesso qui e in generale in Italia, però bisogna capire che per rigiocare queste grandi gare dobbiamo arrivare terzi o quarti in campionato”
DI FRANCESCO in CONFERENZA STAMPA
“Sull’errore del gol loro ci siamo un pochino impauriti, però poi abbiamo ripreso a giocare creando altre occasioni da gol. Bene, molto bene nella prima mezz’ora, siamo mancati per l’ennesima volta sotto porta, siamo poco cinici, non è un problema di oggi. Erano tre punti importantissimi, visto che tutti stavano pensando a Roma-Liverpool e ai biglietti, noi dovevamo concentrarci su questa partita e vincerla, ci siamo riusciti. In mezzo al campo hanno fatto una buona gara anche nelle pressioni, poi abbiamo sbagliato quella palla e si giudica così negativamente un giocatore. Gonalons ha fatto 3-4 assist bellissimi, non impreziositi perchè non abbiamo fatto gol. Oggi ho cambiato di più e abbiamo vinto, con la Fiorentina ho cambiato poco e abbiamo perso, così è troppo facile. Dovevamo vincere e lo abbiamo fatto, molto bene sulle catene esterne. Non sono stupito della competitività di Lazio e Inter, l’Inter non ha altre competizioni, si allena con continuità questo per loro è un vantaggio, lo è anche per la Lazio ora, noi abbiamo la bellezza e la fortuna di giocarci la semifinale di Champions, da giocare con grande entusiasmo senza sottovalutare il campionato e non lo stiamo facendo, perchè oggi siamo scesi in campo per vincere, ricordando che il Genoa subisce pochissimo. Siete dipendenti da Under? Immobile 27 gol, Icardi più di 20, per vincere servono giocatori importanti, che segnino, è normale che ci sono giocatori più bravi a determinare, noi creiamo tanto, ma manchiamo in concretezza, stiamo diventando noiosi con le stesse situazioni da spiegare. Sprecate occasioni per egoismo? Non lo posso dire perchè quando sei in campo, nel finale, puoi essere anche poco lucido, Florenzi poteva darla a Dzeko era più facile, ma anche nel primo tempo con El Sha che poteva giocare palle più importanti, dobbiamo migliorare su queste situazioni, però oggi sono contento dei tre punti, considerando il calendario che non ci aiuta in questo momento, andremo a giocare a Ferrara, è difficile so cosa significa giocare su certi campi”
