DI FRANCESCO: “Under titolare. Futuro? Io non mollo. Serve una scintilla per...

DI FRANCESCO: “Under titolare. Futuro? Io non mollo. Serve una scintilla per ripartire. Voglio vedere la Roma dare tutto, siamo in debito con i tifosi”

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CONFERENZA STAMPA – Queste le dichiarazioni di mister Eusebio Di Francesco alla vigilia di Roma-Inter:

Come stanno Perotti e Pastore?
“Sono tutti e due disponibili, ma non saranno utilizzati dal primo minuto. Faremo l’ultimo allenamento, ma se saranno della partita, non lo saranno dall’inizio”

Come sta lavorando per rafforzare l’aspetto psicologico?
“Non ho mai smesso, è un continuo lavoro che non da sempre i suoi frutti, ci sono tante assenze, ci sono dei problemi mentali, ma dobbiamo tirare fuori tutti qualcosa in più, dobbiamo uscire mentalmente da queste difficoltà. Perchè dopo un primo tempo importante col Real, poi cadi alla prima difficoltà, ricadi nei soliti errori, fa capire che c’è qualcosa che non va. Ci vuole anche un pizzico di fortuna in più”

Florenzi di nuovo esterno alto?
“Si ma darei dei vantaggi a Spalletti, non parlerò di formazioni. E’ possibile, perchè l’ho fatto anche in passato. In questo momento abbiamo poche alternative in quel ruolo, Diego Perotti ha giocato 910 minuti in meno rispetto all’anno scorso, questo c’ha tolto qualcosa in attacco. Averlo con noi è un grande vantaggio, deve crescere sulla condizione”

Schick alla quarta da titolare, cosa si aspetta? Si gioca un pezzo di futuro?
“Schick ha giocato 500 minuti in più rispetto allo scorso anno, quando l’ho fatto giocare a Udine sono stato criticato. Io vorrei capire cosa si vuole? Noi abbiamo bisogno di tutti, con giocatori che siano al topo, in questo momento tante scelte non le posso fare, Patrik deve dare qualcosa in più, credere di più nei suoi mezzi, è fondamentale l’aspetto mentale, su questo deve migliorare e crescere”

Con questi calciatori la Roma che destino ha?
“Al di là dei discorsi precedenti, abbiamo bisogno di uomini forti, o per lo meno dobbiamo cercare di aiutare chi si sente più debole. Devo dare più forza a questo gruppo, se pensassi il contrario dovrei mollare, invece credo che da questa squadra si possa tirare fuori qualcosa in più, in questo momento ho poche scelte e quindi dobbiamo fare tutti di più. Noi siamo in debito con i tifosi giallorossi, a cui bisogna ridare qualcosa, ma abbiamo anche bisogno del loro sostegno, capisco l’amarezza, ma noi indossando questa maglia dobbiamo dare tutto per questi tifosi”

Fazio può giocare contro l’Inter?
“Non lo so, fa parte di una rosa di giocatori dietro ho più possibilità, non so se ci sarà. Potrei anche giocare a tre o quattro, in base al sistema di gioco, sto lavorando su due ipotesi, chiaramente a tre avranno più chance”

El Shaarawy?
“Non bene, è infortunato, non ci sarà nemmeno la prossima come Dzeko potrei vedremo”

La Roma ha rimontato solo 3 volte una volta andata sotto. Come mai?
“In tante occasioni non siamo riusciti a venirne fuori, per questo è fondamentale andare in vantaggio, per mettere la partita in un certo modo, perchè poi viene fuori il discorso che facciamo fatica a recuparare, come successo a Firenze dove per mezz’ora abbiamo protestato con l’arbitro. Io cerco di trasmettere i pensieri che avevo da calciatore, il desiderio, la rabbia di riprendere sto pallone portarlo a centrocampo per recuperare. A volte non funziona, nel nostro mondo il tempo è sempre poco, è come nella famiglia, quando ti arrabbi con i figli”

Ha recriminato a più riprese per la sconfitta con l’Inter alla seconda giornata. Quella partita può essere importante per non ripetere certi errori? Si aspettava le difficoltà di Nainggolan?
“E’ un grande giocatore, ha un pizzico di sfortuna con gli infortuni, si è allenato poco, si vede quando gioca che non ha la solita brillantezza e la solita forza, deve solo ritrovare la condizione. Non posso pensare alla partita di un anno fa, è cambiato quasi tutto per mille motivi, mi auguro di giocare meno bene di quella volta ma vincere, per noi è determinante portare a casa una vittoria in questo momento”

Sulla questione infortuni, che cosa avete riscontrato?
“C’è uno studio UEFA che parla di statistiche legate agli infortuni tra ottobre e novembre, molto alto il numero per chi gioca più competizione. La differenza nostra è che li abbiamo avuti tutti nello stesso momento, questo dato c’ha fatto riflettere. Pastore e Perotti ad esempio hanno avuto delle situazione pregresse, che andavano gestite con più tempo. Dzeko avevo visto che era stanco prima di Udine. Oggi si gioca molto di più di quando giocavo io, non tutti riescono ad assorbire tante partite, non tutti sono in grado di giocare 100 partite di seguito, pur guadagnando tanto. L’intensità del calcio si è alzata. El Shaarawy ha giocato molto di più rispetto allo scorso anno e questo probabilmente ha inciso. Quest’anno per molti motivi, per tanti ragazzi non prontissimi, ho dovuto schierare sempre gli stessi col rischio di aumentare gli infortuni. L’infortunio al flessore in particolar modo è sempre dietro l’angolo”

Si ripetono sempre gli stessi errori, il primo è di Manolas contro l’Atalanta, arriviamo a Fazio tre mesi dopo, errori su cui un allenatore che può dire? Avete pensato di cambiare qualcosa dal punto di vista psicologico? Sentite troppo quello che viene detto su di voi, anche lei…
“E’ inevitabile non sentire, bisognerebbe tapparsi le orecchie il più possibile. Io più giustificare, amo spiegare. Quando uno fa un lavoro, non deve giustificare, perchè si da sempre il meglio. Il fatto di subire tutti questi discorsi che a volte lasciano il tempo che trovano, è facile dire l’avevo detto, la differenza è che io da allenatore devo cercare di risolvere le situazioni e prevenire. La palla di Fazio è un attimo, poi arriva il gol, ma quanto tempo hai per leggere quella situazione? Un secondo. Tutta la concentrazione avuta nel primo tempo è smarrita in un attimo. Spesso mi capita di analizzare un errore singolo, più che di reparto e nel primo caso l’elemento fondamentale è quello mentale, sto cercando di smuovere la situazione, lavorando tutti i giorni su questo, cercando di rischiare meno in campo. Io insegno quando, come e dove fare una cosa, non so fare altro. Non sono capace a nascondere i miei sentimenti, non sono capace a non dire ciò che penso, ma lo faccio sempre con grande onestà”

Politano, un suo giudizio su questo ragazzo? La Roma poteva crederci un po’ di più?
“Sono stato uno di quelli che l’ha mandato via dalla Roma, nel senso che a Sassuolo l’ho voluto subito e l’ho fatto riscattare. Veniva a vedere le partite di nascosto quando giocava a Sassuolo, è venuto a vedere quella col Barcellona, ha grandi potenzialità, ha lavorato benissimo, si sta togliendo grandi soddisfazioni, è cresciuto tantissimo, purtroppo ora è altrove, sono veramente affezionato a lui”

L’importanza della partita di domani? Ci sono tante voci sul suo futuro, su altri nomi per la panchina. Come si arriva a questa gara? Inter più forte della Roma?
“Attualmente hanno mostrato di esserlo in campionato, per quanto riguarda ai risultati, sono cresciuti tanto, hanno data continuità a determinati giocatori, Spalletti sta facendo un ottimo lavoro, la squadra è più aggressiva, ha grandi potenzialità. Io cercherò sempre di dare il massimo per questa squadra, mi girano tanto le scatole per mille motivi, ho il desiderio di vedere una Roma col sangue agli occhi, serve una scintilla per far scattare qualcosa nella testa della squadra”

Come si batte quest’Inter?
“Abbiamo dimostrato di poter fare di tutto, come farci gol da soli o farne 3 agli avversari. Dobbiamo far tesoro degli errori, affrontare l’Inter con determinazione. Nella difficoltà, voglio vedere i ragazzi dare tutto”

Visto il ritardo accumulato in campionato, servirebbe un cambio di passo deciso, con medie punti importanti. E’ convinto che questa Roma possa farlo? Ha delle soluzioni diverse?
“In fase offensiva siamo mancati nell’andare a chiudere, ma nel fatto di essere sempre dall’altra parte è sinonimo di voler fare la partita. Poi se si sbagliano gol da un metro, bisogna ovviamente migliorare. Bisogna guardare anche dietro, prendiamo a volte dei gol banali, come a Udine da rimessa laterale. Sul ritardo è vero, c’è il tempo di poterlo fare, ma poi c’è sempre una partita di meno, quattro punti dalla Champions non sono tanti, ma possono diventarlo se non cambiamo marcia”

Quanto è importante costruire una manovra con una circolazione palla di qualità?
“L’Inter è una squadra che cerca anche di fare la partita, anche noi siamo stati bravi a ribaltare l’azione in velocità quando trovi squadre che vengono a giocare. Dobbiamo essere bravi a sfruttare le situazioni che creeremo, serve anche un pizzico di serenità in più. Nel calcio vince chi sbaglia meno”

Dopo l’errore di Champions, Under è sembrato triste. Come l’ha visto?
“Non ho molte soluzioni a disposizione, giocherà titolare Under, ieri gli ho dato uno schiaffo affettuoso, ha bisogno di sostegno, ma è uno che si prende sempre l’iniziativa, che si da da fare, che a volte sbaglia delle scelte, ma ha 21 anni, ci stiamo lavorando per migliorarlo. Noi possiamo dare delle soluzioni, ma la differenza la fa chi fa poi la scelta finale, noi a volte commettiamo degli errori su questo. Domani Under giocherà titolare”

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