Edin Dzeko ha rilasciato un’intervista a Roma Tv in occasione della rubrica ‘Match Preview’. Queste le sue parole:
“Roma è casa mia. Non è la prima volta che lo dico, mi sento così. Lo avverte la mia famiglia, soprattutto mia moglie e anche i miei figli che sono nati qui. Ultimamente quando siamo stati in vacanza, mia figlia Una diceva ‘Andiamo a casa a Roma’. Anche l’anno scorso a fine stagione ho parlato con la società che mi ha ribadito che mi volevano qui, che sono parte del progetto; anche negli ultimi due mesi mi hanno fatto sentire importante e alla fine siamo riusciti a fare quello che volevamo tutti. Ho firmato per altri tre anni perché sono contento di stare qui, poi cosa pensano o dicono gli altri non lo posso sapere, però qui si lavora seriamente, ci sono le persone serie che hanno fatto molto per tenermi qui. Io non posso che ringraziarli e dare tutto in campo come sempre. Sono contento quando vedo che altri sono contenti che sono rimasto qui con i miei compagni di squadra. Non li voglio chiamare solo così, perché per me sono amici, fratelli. Sono stati sempre lì a mettermi pressione dicendomi «Tu non vai da nessuna parte, resti qui». Ho un bellissimo rapporto con tutti: Pellegrini e Florenzi mi dicevano ogni giorno «Alla fine tu rimani qui, non vai da nessuna parte». Anche Alessandro mi diceva «Se firmi ti do la fascia». Poi dopo la firma mi ha detto «è tua», ma io gli ho risposto «Tu sei il nostro capitano, siamo tutti con te». Il mister? Vuole che abbiamo sempre la palla, che siamo coraggiosi. Gli piace giocare sempre tra le linee, cosa che non abbiamo fatto negli ultimi tempi. È un cosa che oggi fa la differenza. Il gruppo è unito, si lavora tanto, si suda e non è vero che non si lavora perché poi mi dispiace che tanti giocatori dicono «Roma qui, Roma lì». Secondo me devi dire queste cose quando sei qui, non quando vai via perché altrimenti è facile. Il Genoa? La prossima partita è sempre quella più importante. Conosciamo bene mister Andreazzoli, è un allenatore che vuole giocare a calcio e non sarà una partita facile. Giochiamo in casa e dobbiamo dare tutti noi stessi e speriamo che vengano tanti tifosi perché così potremo vincere. Ho sempre avuto un buon rapporto con loro, lo si è visto anche contro il Real Madrid. Ho letto su alcuni siti che mi avevano fischiato, ma sinceramente non li ho sentiti. Quando sono uscito dal campo ho sentito solo il mio nome. Di questo sono contento perché alla fine quello che si dà in campo è la cosa più importante e io sicuramente posso dire che per i prossimi anni darò tutto per loro”.
