Ed Lippie, insieme al fido compagno Darcy Norman, è un altro che lascerà la Roma a breve. Il preparatore atletico ha raccontato la sua esperienza giallorossa ai microfoni del Daily Hampshire Gazette. Queste le sue parole:
“È stata una grande avventura per me e la mia famiglia, ma adesso è ora di tornare a casa, anche se non sarà facile. Quando sono arrivato, eravamo molto indietro perché i livelli di allenamento in America sono più avanzati. Lentamente abbiamo fatto grandi progressi. Abbiamo dovuto portare tutto nel 21° secolo. Quando sei con una squadra e fai parte dello staff, è una mentalità completamente diversa. Devi convincerli che quello che stai chiedendo loro di fare li aiuterà come professionisti. È un modo completamente diverso di raggiungere le persone, con cui mi sento molto a mio agio nella mia stessa lingua. Il mio italiano è buono per gli allenamenti, mentre ho più difficoltà per le questioni extracampo. Ho legato molto Salah, ho speso molto tempo per aiutarlo a raggiungere il massimo del suo potenziale. Il ricordo più bello? Roma-Barcellona. Un momento surreale, nessuno credeva che potesse accadere. Sono stati i minuti più lunghi della mia vita, giocavamo contro una delle migliori al mondo. I 13-14 minuti successivi sono stati tra i più lunghi della mia vita. Stavi ancora giocando con una delle migliori squadre al mondo. Sono stato nel mondo dello sport per tanto tempo, ma quella è stata la serata più importante che ho mai avuto. E’ stata quella sensazione dei bambini che scoprono il calcio e non possono più restare con il football americano, e sono quasi imbarazzato ad ammetterlo ora. Personalmente, pensavo che il football fosse di gran lunga lo sport migliore, ma mi sono ricreduto. È stata la serata più emozionante mai avuta”.
