ESCLUSIVA CGR Virtus Roma, Dalmonte: “Gruppo giovane ma con tanta voglia. Siamo...

ESCLUSIVA CGR Virtus Roma, Dalmonte: “Gruppo giovane ma con tanta voglia. Siamo sul mercato”

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Dalmonte ACEA ROMA 1Il coach della Virtus Roma, Luca Dalmonte, ha parlato in esclusiva ai microfoni della trasmissione TimeOut (sulle frequenze di SporTime Radio) in collaborazione con corrieregiallorosso.com, facendo il punto della situazione in casa Acea, spaziando dalle difficoltà di questo ultimo mese di Campionato, al trionfale cammino compiuto dalla Virtus nella prima fase di Eurocup. Qualche riferimento anche sul mercato imminente, sia in entrata che in uscita.

Queste le sue parole:

Coach, è bello tornare in palestra dopo una vittoria fondamentale come quella contro Bologna. Quali sensazioni si porta dietro dalla serata di ieri?

“La vittoria contro la Granarolo è stata vitale per noi. Ha dato fiducia al gruppo che ultimamente era un po’ giù di corda. E’ chiaro che tornare in palestra dopo una gara così è sempre bello, ti permette di approcciarti alla settimana con un sorriso in più. Gli impegni ora saranno tanti e c’è bisogno della carica di tutto il gruppo”.

Ieri ad un certo punto della partita la situazione si è fatta difficile. Lei ha deciso di fare affidamento sugli uomini più esperti del roster. E’ così tanta la paura di perdere?

“Sicuramente l’ultimo mese di Campionato ha lasciato delle scorie all’interno dello spirito dei ragazzi. Sul nostro lavoro settimanale posso garantire, c’è sempre impegno, voglia di migliorarsi da parte di tutti. E’ chiaro però che nei momenti difficili, come la rimonta subita ieri, Jones e D’Ercole sono venuti fuori con le loro qualità di leader. Assieme a Stipcevic sono stati in grado di trascinare gli altri compagni fuori dalle difficoltà e quando il pallone si è fatto pesante si sono assunti le responsabilità necessarie per portare a casa i 2 punti”.

Capitolo mercato. Cosa può dirci riguardo le voci che si rincorrono in questo periodo, in merito ad un possibile taglio di alcuni giocatori per inserirne degli altri?

“Ormai la notizia è trapelata e ha i crismi dell’ufficialità, siamo alla ricerca di giocatori che possano esser pronti subito ad aiutarci. Il mio ruolo però è quello di pensare alle prossime partite, soprattutto le due successive, nelle quali il nostro roster rimarrà intatto. Altri argomenti potrebbero distrarci creandoci ulteriori problemi che non vogliamo assolutamente prendere in considerazione”.

Si notano delle difficoltà del gruppo a recepire i suoi dettami tattici soprattutto in uscita dai timeout. E’ d’accordo?

“Il problema è nei tempi di apprendimento. Ci sono delle concause che rallentano il processo di crescita della squadra. Non tutti, per ragioni di esperienza e di vissuto nel basket europeo, viaggiano alla stessa velocità di conoscenza. Rok (Stipcevic, ndr) conosce praticamente tutti gli avversari contro i quali ci scontriamo settimanalmente, altri hanno bisogno di giocarci contro per sapere bene chi siano e quali caratteristiche abbiano e quindi faticano ad affrontarli pronti e con la testa giusta sin da subito”.

Qualcuno definisce Morgan un centro non adatto alla nostra pallacanestro. Cosa può dirci?

“Morgan non deve essere paragonato a chi lo ha preceduto, mi riferisco a Lawal e Mbakwe. Sarebbe non rispettoso nei suoi confronti ed un esercizio inutile. Sono tre giocatori diversi. Io ho allenato solo Mbakwe e posso parlare di lui e di Jordan (Morgan, ndr). Il nostro rookie ha delle caratteristiche che lo rendono estremamente mobile e meno ingombrante di Trevor. Per quanto mi riguarda sta andando anche oltre le aspettative di inizio stagione. Deve però essere più cattivo dando più certezze a se stesso. anche lui viene dal basket del college e alla prima esperienza lontano dagli Stati Uniti è normale possa incontrare dei problemi”.

Lo scorso anno l’esperienza in Eurocup è stata disastrosa, quest’anno estremamente positiva. Come si spiega la differenza?

“Nella passata stagione non eravamo pronti ad affrontare l’avventura europea. Avevamo difficoltà fisiche, con giocatori come Jordan Taylor che non ci davano affidamento e certezze e le sconfitte ci hanno abbattuto. Quest’anno è successo l’opposto. Abbiamo sfruttato il perentorio successo della prima gara in Belgio contro Charleroi per acquisire fiducia. Poi le vittorie si sono accumulate e ci siamo resi conto man mano che potevamo ottenere qualcosa di importante. Ora nelle Last 32 l’asticella si alzerà inevitabilmente, dato anche che non ci sarà più la differenziazione geografica nella composizione dei gironi. Le squadre dell’Est Europa per ragioni economiche sono meglio attrezzate di quelle della parte Ovest, quindi sarà un’esperienza bella ma altrettanto difficile per noi. Faremo di tutto per continuare il trend positivo della prima fase”.

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