Europa League, Spalletti: “Totti genio del calcio. Farò dei cambi di formazione....

Europa League, Spalletti: “Totti genio del calcio. Farò dei cambi di formazione. Siamo noi che dobbiamo coinvolgere il pubblico”

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Queste le dichiarazioni di Luciano Spalletti in conferenza stampa alla vigilia di Viktoria Plzen-Roma:

Vedremo qualche calciatore nuovo domani?
“Si noi abbiamo a disposizione più di 11 titolari, è una rosa allestita per poter cambiare qualche elemento senza usurare sempre gli stessi, lo faremo chiaramente ma sarà fondamentale mantenere un livello di buon calcio e cercare di vincere”

Che ruolo ha nella stagione della Roma la partecipazione all’Europa League?
La Champions è la competizione più pregiata, più importante che c’è, come ci ricordava lei l’abbiamo persa. L’Europa League sta sotto, ma è un’altra competizione importante e diventa bellissima se riusciamo ad andare avanti. In questo momento qui il paragone stride, ma se riusciamo ad andare avanti può diventare bellissima e ci teniamo a maggior ragione per ciò che è successo”

Nelle ultime 31 partite su 32 d’Europa la Roma ha subito gol, anche in campionato ne subite: sulla difesa, quanto c’è ancora da lavorare?
“Si è vero, dobbiamo migliorare non solo per i dati che ricorda lei, ma anche per il comportamento evidente: siamo stati costretti a cambiare spesso giocatori in difesa, alcuni sono arrivati all’ultimo momento, nonostante questo dovevamo e dobbiamo fare meglio. E’ uno dei reparti sul quale stiamo lavorando forte, sappiamo quanto è importante avere una difesa forte compatta e solida. Domani avremo altri giocatori forti, come Fazio, è un ragazzo serio, è un calciatore molto buono, gli ho dato poco spazio e nel contesto della partita non sarà affiatatissimo con i compagni, perchè ha giocato poco, sarà una difesa nuova”

Giocherà Francesco Totti?
“Anche da noi è quello più conosciuto, non posso promettere niente, dipenderà dalla partita, ho diversi giocatori forti, non ho solo lui, non posso prometterlo a tutti di farli giocare. Francesco è un giocatore forte, è un genio del calcio, il talento è colui che fa cose che agli altri non riescono, il genio è colui che fa le cose che al talento non riescono. Fa piacere vederlo, c’è solo il problema dell’età e questo dispiace a tutti, bisogna saperlo usare e non è facile”

Come sta Vermaelen fisicamente? Giocherà ancora con il rombo?
“Vermaelen è a disposizione, ma rischiare di farlo giocare subito potrebbe creare dei problemi in funzione della prossima partita. Per cui se gli si danno altri due tre giorni, una tempistica diversa, è probabile averlo a disposizione anche domenica. Non vorrei farlo giocare dall’inizio, devo valutare la condizione complessiva, anche Jesus ha giocato domenica ma ha un problemino alla caviglia, Manolas ha fatto tutta la partita, Fazio lo faccio giocare, se posso non lo faccio iniziare Vermaelen, caso mai lo metto dopo. Va valutato lo stato di condizione di Jesus che ha giocato con una caviglia non in ordine, avendolo visto poco, ha riposato, questo dolore però un po’ rimane, ci sono ancora 24 ore, grosso modo l’intenzione sarebbe quella di usare, Jesus a sinistra, Fazio e Manolas. Domenica abbiamo rivisto il calcio della Roma, il rombo lo sappiamo usare. Per quel che abbiamo visto, abbiamo fatto vedere che può farci ritrovare quello che deve essere il calcio della Roma, quello del secondo tempo con la Samp. Loro col 4-4-2 ci porteranno a sgranarci in orizzontale, dovremmo essere bravi a comandare il gioco mantenendo la nostra idea di stare in campo. Bisogna vedere se ci sarà altrettanta disponibilità di quello che hanno fatto De Rossi, Strootman e Nainggolan domenica perché nel secondo tempo sono stati bravi a chiudere sui terzini e riconquistare palla. La nostra squadra, sembrerà assurdo, nel primo tempo domenica ha corso più del secondo tempo. Sono stati bravi i centrali a stare corti, se si tiene la linea difensiva alta la corsa del centrocampista avversario diminuisce. L’idea di stare dentro con quel modulo li c’è ma altrettanto di essere disponibili a sacrificarsi e mantenere le distanze giuste per non fare delle corse lunghe”.”

Possibile che questa squadra è così umorale, che se sente dei fischi si inchioda e viceversa, alla luce delle parole di Nainggolan di ieri?
“Spesso ci si domanda se lavorare a Roma è una cosa particolare. A Roma è tutto più intenso, è tutto doppio, è un cuore più grosso, un sentimento più grosso, è tutto doppio, per cui devi essere in grado di raddoppiare te stesso sulle qualità da mettere in campo. Dipende tutto da noi, noi non dobbiamo chiedere niente al nostro pubblico, siamo noi che dobbiamo coinvolgerli tirandoli dentro come fatto nel secondo tempo contro la Samp, attraverso un comportamento forte, e allora stai tranquillo che il pubblico parteciperà. Radja ha detto che si sente un calciatore forte e lo ha fatto anche vedere non l’ha detto e basta. Il mio discorso va nella direzione che se quando entra Francesco riesce ad accendere qualcosa nell’animo della gente, è chiaro che la ricerca mia è quella di ritrovare giocatori che sappiano far nascere qualcosa nel cuore della gente, il paragone è con lui: riuscire nel determinare lo stesso effetto. Se noi si fanno passi decisi, precisi, intensi come nel secondo tempo, viene tutto più facile, la tifoseria poi partecipa a quello che fa la squadra, come ciò che ci da quando gioca Francesco”

 

 

 

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