Feyenoord-Roma 1-2, le pagelle:
Skorupski 6,5 – Tra un accendino e l’altro, il polacco dimostra una crescita evidente perchè in ogni occasione decisiva si fa trovare pronto, nonostante le azioni del Feyenoord siano solo delle folate. Sul gol non può nulla, qualche errore di posizionamento in uscita, ma una prova positiva.
Torosidis 7,5 – Si vocifera che a fine gara si sia tolto la maschera e sia apparso il testone di Maicon sul suo volto, perchè il greco sfodera la miglior prestazione stagionale e sforna due assist splendidi (soprattutto il secondo) che valgono le due reti di Ljajic e Gervinho. Un greco alla brasiliana per la fascia destra giallorossa.
Manolas 6,5 – Dopo le prove a dir poco irritanti dell’ultimo periodo, sembra tornare a sprazzi il colosso greco di inizio stagione. Veloce, puntuale nelle chiusure, perfetto anche nell’uscita palla al piede. Una certezza in più per Garcia
Yanga Mbiwa 5,5 – A volte in campo sembra più simile ad un cartone animato che ad un calciatore, per le movenze e i gesti tecnici rivedibili. Non sbaglia molto, se non in quei dieci minuti di follia che portano al gol del momentaneo pareggio olandese. Nel primo tempo dice qualcosa a Kazim che poco dopo si stira, soprannominato Makumba Mbiwa
Holebas 6,5 – La guerriglia calcistica lo esalta, il campo pesante anche, così come gli insulti ricevuti dal pubblico e il terzino ex Olympiakos mette nella sua prestazione grande forza fisica e determinazione, chiudendo bene in fase difensiva e proponendosi sul suo binario al pari del suo capitano in Nazionale.
De Rossi 6 – Inizio shock con due-tre appoggi clamorosamente sbagliati, poi piano piano entra in partita e partecipa al giro palla della Roma, che insieme a Keita lì vicino diventa sempre più facile. Nella ripresa si piazza tra i due centrali e fa da scudo a qualsiasi pallone passi dalle sue parti
Keita 7 – Il maliano a tratti sembra levarsi da terra con il pallone come una divinità, passando in mezzo a due tre avversari con una facilità disarmante. Altra grande partita, altra grande prestazione da campione, in una parola: tranquillità
Pjanic 6,5 – Si rivede a sprazzi un buon Pjanic, e di questi tempi è già una notizia viste le scialbe prestazioni degli ultimi mesi. Nel primo tempo pressa alto come un forsennato e crea i presupposti per le tre palle gol decisive del match, l’ultima vale la rete di Ljajic.
Ljajic 7 – Ogni tanto scompare dalla partita, ma questa è una caratteristica tipica dei calciatori del suo talento, poi però alla prima palla utile fa gol, e questa è la novità più bella del Ljajic 2.0 romanista. Nono gol stagionale, capocannoniere della Roma e ciò basta e avanza
Totti 6,5 – Se entra il pallonetto dai trenta metri inventato nei primi minuti, forse viene giù anche il De Kuip popolato da barbari incivili. Poco dopo la dea bendata si accanisce con il capitano, visto il palo su punizione. Gioca una partita da centravanti vero, giocando di sponda e alzando la squadra quando serve. Aveva detto che sarebbe stata vittoria senza se e senza ma, così è stato (Foto @Official AsRoma)
Gervinho 6,5 – Ogni minuto che gioca sembra ritrovare lo smalto giusto, a volte esagera nel dribbling eccessivo, ma quando c’è sotto porta, non sbaglia: settima rete stagiona, quinta in Europa tra Champions e Europa League, è lui il bomber di coppa della Roma
Nainggolan 6
Iturbe 6
Paredes sv
Garcia 7 – Dopo due mesi di critiche, difficoltà, infortuni, sfortunate congiunture astrali e l’ombra di una crisi irrisolvibile, si rialza con la sua squadra, forse nella notte più complicata, per l’ambiente e l’avversario che ha di fronte. Studia nei minimi dettagli una strategia aggressiva e rischiosa, che i suoi ragazzi interpretano alla perfezione, il risultato poteva essere più largo, ma a tratti si rivede la sua Roma, spavalda e autoritaria.
